FONTE: INGVterremoti (https://ingvterremoti.wordpress.com)

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La sismicità registrata dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV negli ultimi 90 giorni

 

I comuni più vicini all’epicentro (entro 20 km) sono riportati nella tabella che segue.

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Dopo circa 2 ore dall’evento è stata localizzata una sola replica, alle ore 2:59, di magnitudo 2.5. L’evoluzione della sismicità dell’area può essere seguita nella pagina del CNT, a questo link.

L’evento ha avuto una vasta area di risentimento, come visibile nella mappa delle segnalazioni arrivate attraverso il questionario macrosismico online di Hai Sentito Il Terremoto.

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Mappa del risentimento sismico in scala MCS (Mercalli-Cancani-Sieberg) che mostra la distribuzione degli effetti del terremoto sul territorio come ricostruito dai questionari on line. La mappa contiene una legenda (sulla destra). Con la stella in colore viola viene indicato l’epicentro del terremoto, i cerchi colorati si riferiscono alle intensità associate a ogni comune. Nella didascalia in alto sono indicate le caratteristiche del terremoto: data, magnitudo (ML), profondità (Prof) e ora locale. Viene inoltre indicato il numero dei questionari elaborati per ottenere la mappa stessa.

La mappa del risentimento viene aggiornata in tempo reale con le segnalazioni degli utenti. La versione aggiornata può essere visualizzata a questo link.

Il terremoto è avvenuto in una zona ad alta pericolosità sismica, interessata sia dalla sismicità legata all’attività del vulcano Etna sia da eventi di origine tettonica che possono raggiungere magnitudo elevata, come nel caso del 1818 quando si ebbe un evento di magnitudo pari a 6.3. Il catalogo macrosismico dell’Etna ci offre l’immagine della sismicità dell’area.

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Sismicità storica dell’area etnea dal 1832 al 2013. I colori e la dimensione dei simboli si riferiscono all’intensità massima dei terremoti.

Per maggiori informazioni sull’evento: http://cnt.rm.ingv.it/event/20845861

Aggiornamenti sull’evoluzione saranno pubblicati appena disponibili.

Gaetano Perricone

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