di Sara La Rosa

Sara La Rosa con Ettore Bassi
Sara La Rosa con Ettore Bassi

Un’emozione vera, grande: Ettore Bassi porta in scena lo spettacolo “Il Sindaco pescatore”, ispirato alla vicenda di Angelo Vassallo, ucciso nel 2010 in un attentato di matrice camorristica purtroppo ancora impunito.

La pièce segue la scia della fiction trasmessa dalla RAI ed interpretata da Sergio Castellitto: ma il teatro è più intimo, ha il pregio di avvicinarti alle storie vere, unisce in un grande abbraccio il mare di Capo d’Orlando a quello di Pollica. E poi c’è lui: Ettore Bassi. Un grande interprete che riesce a portare in scena un monologo avvincente, difficile per certi aspetti ma allo stesso tempo con grande leggerezza, in punta di piedi.

Accanto a lui sette giovani studenti: i ragazzi, il nostro futuro. Tutti insieme a ripercorrere l’impegno di un sindaco che ha amato la sua terra ed il proprio dovere ancora più che sé stesso e la propria famiglia. Tutti insieme per ricordare l’azione di Vassallo, pescatore figlio di pescatori, che della legge del mare fece una legge di vita.

E a Capo d’Orlando, paese che più di 25 anni fa ha tenuto a battesimo l’A.C.I.O, l’Associazione dei commercianti e imprenditori orlandini che, prima in campo nazionale nel lontano 1990,  si ribellò al racket delle estorsioni denunciando e dando vita ad un forte e sentito movimento di legalità, lo spettacolo di Bassi – andato in scena al Cineteatro Rosso di San Secondo – assume una valenza diversa.

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Un momento dello spettacolo (foto di Giuseppe Ciccia)

E’ più avvincente del previsto, ti commuove e ti infonde speranza. Peraltro lo spettacolo nasce con un intento differente. Non è rivolto al consueto pubblico teatrale ma è destinato a tutti, con l’obiettivo di far conoscere e circolare il nome di Angelo Vassallo e portare a tutti, cominciando dagli studenti delle scuole, coinvolti fin dentro lo spettacolo, il messaggio, fondamentale e positivo, del sindaco pescatore. Di quel “Robin Hood” del Cilento che aveva il vizio dell’onestà. Che rivive grazie all’umiltà di Ettore Bassi. Perché le storie che non si raccontano si dimenticano.

E che ti fa riflettere su quanto è stato fatto e quanto rimane ancora da fare: perché, per dirla con le parole di Vassallo “la differenza tra me e gli altri amministratori è simile a quella tra noi e gli altri pescatori. Usciamo tutti alle tre di notte, ma noi siamo gli ultimi a rientrare. Se lavori, ti impegni e dai tutto te stesso, quasi sicuramente farai meglio degli altri”.

 

 

 

 

 

 

 

Gaetano Perricone

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