(Gaetano Perricone). Mi hanno regalato grandi emozioni queste meravigliose foto della Muntagna del mio amico Joe Faro, professionista con i fiocchi dell’obiettivo e uomo sobrio e generoso, e gli ho chiesto di potere pubblicare su questo blog i suoi scatti realizzati domenica scorsa, durante la bellissima escursione dell’Associazione Etnaviva, di cui Joe fa parte insieme a tanti altri amici. Immagini splendide e spettacolari della nostra Muntagna ritrovata e riaperta alle escursioni dopo i mesi del confinamento, immagini di uno scenario “lunare”che ci fa molto piacere condividere con gli appassionati del Mount Etna Patrimonio dell’Umanità che seguono il Vulcanico, per riassaporarne tutto il fascino e la straordinaria bellezza.  “La discesa lungo i canaloni di sabbia vulcanica sotto la Montagnola ha una vista impagabile, la Valle del Bove che si apre nella sua maestosità davanti agli occhi di chi percorre quella ripida e soffice discesa. Un’emozione sempre nuova, un’esperienza unica al mondo che non si è mai stanchi di ripetere. Durante il lockdown del covid19 l’unica cosa a cui pensavo con desiderio era tornare a percorrere le vie dell’Etna, tornare a godere della magnificenza e della pace che i luoghi della nostra “Muntagna” sanno donare”, è il pensiero di Joe Faro, che ringraziamo davvero di cuore. E naturalmente non può mancare una breve, bellissima riflessione di Giuseppe Riggio, che di EtnaViva è un fondatore e della Muntagna un eccellente narratore, per farci comprendere il valore e il senso profondo di questo “rimettersi in cammino” e godersi tutto il piacere del contatto con il più alto vulcano attivo del Continente.

di Giuseppe Riggio

La nitida bellezza di queste foto di Joe Faro racconta uno dei possibili modi per rimettersi in cammino. Per provare a dimenticare l’epidemia.

In verità più che di nuovi passi si è trattato di salti. Di corse liberatorie giù per il ripidissimo pendio del Canalone della Montagnola. Le foto di Joe sono state riprese durante una delle prime attività dell’Associazione Etnaviva post reclusione casalinga. Una escursione che non poteva essere più adatta al momento.

In una tersa giornata di questo giugno che sembra ancora incerto se dare il via libera alla vera estate, con il cielo color cobalto e la Valle che accoglieva man mano nel suo grembo quel manipolo di escursionisti desiderosi di riappropriarsi della vita. Certo non poteva essere una vera festa, perché il futuro resta incerto e perché una parte della popolazione vive ancora giornate non paragonabili a quelle di prima.  Ma è confortante riscoprire il lato ludico della nostra Muntagna, che per alcuni rappresenta solo un problema di protezione civile, una minaccia incombente, un mostro dormiente. E invece queste immagini dimostrano che l’Etna sa anche offrire luoghi dove la severità del paesaggio nasconde posti in cui provare piacere allo stato puro. Quella lingua di sabbia vertiginosa che prende in giro la verticalità è un regalo che l’Etna ci fa per farci tornare bambini nei giorni difficili della pandemia.

Giuseppe Riggio

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