televisione Archivi - Il Vulcanico https://ilvulcanico.it/category/televisione/ Il Blog di Gaetano Perricone Fri, 18 Nov 2022 11:26:44 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.3 Aldo Moro, martire di Stato https://ilvulcanico.it/aldo-moro-martire-di-stato/ Fri, 18 Nov 2022 11:10:29 +0000 https://ilvulcanico.it/?p=22489 di Gaetano Perricone Il giudizio che Esterno Notte, la fiction televisiva capolavoro di Marco Bellocchio, consegna soprattutto ai giovani che non hanno vissuto la tragedia che cambiò la storia d’Italia e la nostra vita mi sembra netto e chiaro: la responsabilità politica della morte di Aldo Moro, giustiziato il 9 maggio 1978 dal brigatista rosso […]

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di Gaetano Perricone

Il giudizio che Esterno Notte, la fiction televisiva capolavoro di Marco Bellocchio, consegna soprattutto ai giovani che non hanno vissuto la tragedia che cambiò la storia d’Italia e la nostra vita mi sembra netto e chiaro: la responsabilità politica della morte di Aldo Moro, giustiziato il 9 maggio 1978 dal brigatista rosso Mario Moretti 55 giorni dopo il sanguinoso sequestro di Via Fani a Roma, fu del partito che lui presiedeva, la Democrazia Cristiana, che nulla fece concretamente per impedire la sua esecuzione avendo bisogno – con il pieno sostegno della CIA e del governo americano, che dopo i risultati delle elezioni politiche del 1976 temevano il “pericolo comunista” – di un martire di Stato (come urla disperata la figlia Maria Frida in uno dei passaggi più drammatici della fiction) per bloccare il rapidissimo avvicinamento del PCI al governo, in pratica quel “compromesso storico” su cui stavano lavorando lo stesso Moro e Enrico Berlinguer.

Fabrizio Gifuni nei panni di Aldo Moro

Anche se io e tanti della mia generazione tutto questo lo abbiamo ampiamente pensato nei lunghissimi 44 anni che ci separano da quei giorni terribili, mi ha colpito molto, anzi mi ha fatto proprio una grande impressione, che la televisione pubblica italiana, per decenni sconfinata prateria di lottizzazioni da parte di quel partito prima che passasse il testimone a nuovi lottizzatori, grazie al lavoro di un grandissimo regista e straordinari attori dal curriculum superbo, abbia portato davanti ai miei e ad altri occhi di testimoni di quel tempo e soprattutto davanti a quelli di tanti ragazzi, insieme ad una ricostruzione impeccabile sotto il profilo della cronaca, questa interpretazione neanche immaginabile fino a poco tempo dell’affaire Moro – come lo definì Leonardo Sciascia in un suo celebre libro -, che arriva anche a indicare in modo circostanziato nomi potentissimi e fino a qualche tempo fa intoccabili come primi responsabili politici dell’assassinio del presidente della DC.

Fausto Russo Alesi è Francesco Cossiga

Due su tutti: l’allora presidente del Consiglio Giulio Andreotti, che nella fiction, durante l’ultimo confessione al prete prima di essere ucciso, Moro confessa di odiare perché sapeva tutto e nulla fece per fermare i tragici eventi; il tormentatissimo ministro degli interni Francesco Cossiga, poi divenuto presidente della Repubblica, “per me come un figlio tra le ultime parole di Moro, che non riuscì e forse neanche provò a salvarlo. E poi, quelle altre implacabili sulla DC: “sono diventati intransigenti per me dopo essere stati il partito dei compromessi”. Quel partito che, negli incubi in cui Cossiga lo immagina liberato e vivo in ospedale e in un altro passaggio della fiction si reca compatto a casa Moro dopo il sequestro a consolare la famiglia come se lui fosse già morto, il presidente lascia sdegnato insieme a tutti i suoi incarichi.

Fabrizio Contri è Giulio Andreotti

So già quale sarà l’obiezione, anche giusta, di chi non accetta e mai accetterà la tesi di Bellocchio e di Esterno Notte: si parla di morti che hanno portato nella tomba i loro segreti e non possono dunque replicare e difendersi. La mia sensazione personalissima e fortissima, riflettendo a mente fredda sulle tre serate televisive che mi hanno profondamente appassionato ed emozionato nonostante conoscessi perfettamente fatti e personaggi, è che questa fiction trasmessa nella fascia di maggiore ascolto sul canale principale della televisione pubblica abbia messo davvero e definitivamente la pietra tombale su quella che è stata la storia politica della Prima Repubblica. E lo abbia fatto, in modo per molti inaspettato, condannando implacabilmente l’immagine di alcuni suoi potentissimi protagonisti.

Toni Servillo è Papa Paolo VI e Margherita Buy è Eleonora Moro

Non dico altro per non “spoilerare” per chi non abbia visto Esterno Notte e non voglio farlo. Aggiungo solo, dopo avere già lodato l’immensa bravura di Fabrizio Gifuni Aldo Moro, di Fausto Russo AlesiFrancesco Cossiga, di Toni ServilloPapa Paolo VI, quella già ampiamente nota della magnifica Margherita BuyEleonora Moro e l’agghiacciante maschera dell’ottimo Fabrizio Contri – Giulio Andreotti.  Ma nessuno degli altri attori è solo comparsa: bravissimi tutti, eccellenti i brigatisti rossi Daniela MarraAdriana Faranda e Gabriel MontesiValerio Morucci, inclini al rilascio di Moro che secondo loro avrebbe giovato di più ai terroristi e l’implacabile esecutore della sentenza di morte Davide ManciniMario Moretti.

Ringrazio la Rai per questo bellissimo lavoro, spero lo vedano in tanti, soprattutto i nostri figli e nipoti. Quella terribile pagina della nostra storia, che ha lasciato tracce incancellabili, merita di essere sempre oggetto di memoria e riflessioni.

Con il titolo: il ritrovamento del cadavere in via Caetani nella fiction Tv

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Da oggi in Italia la serie “Totò e Daiana”, la strana amicizia londinese di un palermitano e una ferrarese https://ilvulcanico.it/da-oggi-in-italia-la-serie-toto-e-daiana-la-strana-amicizia-londinese-di-un-palermitano-e-una-ferrarese/ Thu, 14 Apr 2022 05:28:26 +0000 https://ilvulcanico.it/?p=21424 Arriva oggi in Italia su Amazon Prime (Italian Episodes, Terza Serie)  “Totò e Daiana (Calcio, Caffè e Fish & Chips)”, la nuova,  divertente serie TV scritta ed interpretata dall’attrice ferrarese Anna Elena Pepe e dall’attore palermitano Marco Gambino. Scritta in collaborazione con lo storico autore di Rosario Fiorello, Francesco (Ciccio) Bozzi, la serie è diretta […]

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Arriva oggi in Italia su Amazon Prime (Italian Episodes, Terza Serie)  “Totò e Daiana (Calcio, Caffè e Fish & Chips)”, la nuova,  divertente serie TV scritta ed interpretata dall’attrice ferrarese Anna Elena Pepe e dall’attore palermitano Marco Gambino. Scritta in collaborazione con lo storico autore di Rosario Fiorello, Francesco (Ciccio) Bozzi, la serie è diretta dagli stessi Gambino e Pepe in collaborazione con Filippo Guarna e Riccardo Sai. Nello scorso mese di dicembre la serie ha vinto al Digital Web Fest di Roma il premio per Best Comedy, la miglior commedia. Fondato e diretto dalla giornalista Janet De Nardis, è il primo festival internazionale nato in Italia esclusivamente dedicato a tutti i prodotti digitali.

Il progetto esplora il mondo degli italiani a Londra, in un momento delicato come quello del post Brexit, attraverso le avventure di due personaggi di generazioni e di estrazione sociale molto diverse. Totò e Daiana rappresentano un po’ ogni persona che, a tentoni, in modo un po’ maldestro e buffo, cerca il proprio posto nel mondo. Un posto che potrebbe rivelarsi molto diverso da quanto immaginato. In questo periodo storico di grande frammentazione e divisione, il progetto di Totò e Daiana vuole essere una occasione per parlare di apertura, dialogo interculturale e amicizia usando l’amicizia dei due protagonisti come metafora di un rapporto tra persone e paesi sicuramente non facile ma possibile, soprattutto se basato sull’ascolto e il rispetto.

Il primo elemento di novità del progetto è appunto il fatto di toccare il mondo degli italiani a Londra attraverso le avventure di due personaggi di generazioni e di estrazione sociale molto diverse, che probabilmente non avrebbero creato un legame di amicizia se non si fossero trovate in un paese straniero in una condizione di solitudine. La serie, inoltre, parla del calcio e dei suoi miti attraverso due persone non esperte e neanche particolarmente informate, ma che del calcio hanno fatto, per ragioni diverse, una parte importante della loro vita.

La diversa provenienza regionale dei due protagonisti, una emiliana e l’altro siciliano, sempre presente (attraverso i loro dialetti, le loro abitudini, l’amore per le loro città d’origine), contribuisce a rendere qualsiasi scambio/situazione divertente e vivace. Produttivamente la serie si inserisce sulla scia di altri progetti satirici di sketch di grande successo che usano personaggi fortemente caratterizzati come quelli Saturday Night Live, ma in chiave molto più “pizza e mandolino”, con riferimenti italiani come la satira di Mai dire Gol o i film di Checco Zalone. Il progetto di Totò e Daiana per la sua stessa struttura narrativa dinamica ed aperta offre molte possibilità di sviluppo attraverso diversi filoni narrativi paralleli (le lezioni di inglese, l’italian community e la casa, la ricerca del lavoro ecc..).

E’ sempre stato un po’ il mio sogno – dice Marco Gambino – quello di riuscire a girare con poco o nulla. La pandemia ci è in un certo senso venuta incontro limitandoci nell’uso di persone e mezzi. Speriamo di riuscire a conquistare l’interesse di qualcuno che sposi il nostro entusiasmo e ci aiuti a girare i prossimi episodi”. “Basta che ci siano belle storie da raccontare ed in questi tempi un po’ bui un sorriso da regalare!”, aggiunge Anna Elena Pepe.

SINOSSI

Totò (interpretato da Marco Gambino) è un rinomato chef palermitano che da più di 30 anni lavora a Londra come Food Consultant per i più importanti ristoranti italiani di Londra. Daiana (Anna Elena Pepe) è una ragazza di Ferrara che si è appena trasferita e per ora fa la parrucchiera da casa perché non parla bene inglese. Queste due vite molto diverse si incontrano per caso nel ristorante siciliano di Totò, quando Daiana entra all’improvviso. Ha l’urgenza di trovare un televisore per vedere la partita della squadra della sua città, la SPAL. Nasce un divertente dialogo tra i due, che non si capiscono neanche troppo bene, data la diversa provenienza e i forti accenti regionali.  È l’inizio di una strana amicizia tra due persone molto diverse e la loro storia prosegue in situazioni comico-grottesche che seguono le varie avventure comuni a tanti italiani all’estero (la ricerca del lavoro, della casa, il difficile rapporto con il nuovo paese e i suoi abitanti …). Totò involontariamente si trasforma nel “Pigmalione” di Daiana e la aiuta a inserirsi nella nuova città e nella nuova vita. E, grazie a Daiana, anche lui comincia a vedere il mondo con occhi diversi e a riacquistare un po’ dell’entusiasmo perso dopo tanti anni di vita da immigrato.

MARCO GAMBINO

Attore/Autore/Regista

Marco Gambino è un attore che da anni lavora tra Inghilterra, Italia ed altre nazioni Europee.  La sua carriera spazia dal teatro alla televisione al cinema. Marco è apparso in alcune fra le più celebri serie televisive Italiane e Inglesi: Montalbano, Il Capo dei Capi, Squadra Antimafia, Romolo e Giuly, Emmerdale. Tra le recenti partecipazioni nel cinema: The International, il Traditore. Marco è noto per i suoi monologhi teatrali che interpreta in più di una lingua: Parole d’onore, La colpa di Otello, Maria Callas the Black Pearl.

ANNA ELENA PEPE

Attrice/Autrice/Regista

Anna Elena Pepe è un’attrice e autrice bilingue Italiano-Inglese. Ha studiato recitazione e sceneggiatura durante il prestigioso diploma “European Act” (Royal Academy Londra e International Performing Arts Parigi). Come attrice lavora attivamente in teatro e al cinema. E’ stata diretta da Pupi Avati (in “Un viaggio di Cento Anni” Rai1), Daniel Percival (In “Leonardo”, RAI1 -Amazon), Aurelio Laino (in “Il Ballo delle Meduse”, Tallinn Film Festival)  e da Johan Nijenhuis (Netherlands Film Awards Winner, “The Tuscan Wedding”).

Anna è la protagonista delle Comedy TV serie “It’s not you”, “Interplay” e della campagna pubblicitaria di Desigual (Juan Costa). Come scrittrice ha diversi progetti in sviluppo sia in Italia che nel Regno Unito e ha appena girato il suo primo film da regista.

 Foto by Riccardo Sai 

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“L’Etna va vissuta passo dopo passo, pedalata dopo pedalata, foto dopo foto. Anche lei si lascerà conquistare…” https://ilvulcanico.it/letna-va-vissuta-passo-dopo-passo-pedalata-dopo-pedalata-foto-dopo-foto-e-lei-si-lascera-conquistare/ Wed, 10 May 2017 08:03:30 +0000 http://ilvulcanico.it/?p=3490 di Rosario Catania Stento a crederci quando mi arriva una telefonata: dall’altra parte c’è Alessio Zucchini, popolare giornalista RAI, volto notissimo ai telespettatori, conduttore del Tg1 e di Uno Mattina estate. “Abbiamo visto le sue imprese su internet (in particolare il Guinness World Record nella camminata nordica, n.d.r.) e ci chiedevamo se fosse possibile rilasciare una […]

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di Rosario Catania

Selfie sul'Etna per Rosario Catania e Alessio Zucchini
Selfie sull’Etna per Rosario Catania con Alessio Zucchini

Stento a crederci quando mi arriva una telefonata: dall’altra parte c’è Alessio Zucchini, popolare giornalista RAI, volto notissimo ai telespettatori, conduttore del Tg1 e di Uno Mattina estate.

Abbiamo visto le sue imprese su internet (in particolare il Guinness World Record nella camminata nordica, n.d.r.) e ci chiedevamo se fosse possibile rilasciare una intervista, raccontandoci l’Etna, il suo legame con il vulcano, i miti e le leggende, insomma ci racconti una storia di questa montagna che sarà toccata dal 100° Giro d’Italia, ci porti a toccare la sabbia vulcanica”, mi dice.

Tremolante per l’emozione, ma ancor di più per il privilegio che mi è stato offerto, dico  loro che li avrei portati dritti al cuore dell’Etna, dove i campioni del ciclismo sarebbero da lì a poco passati, per correre la quarta tappa del Giro d’Italia. Dico a Zucchini: “Andiamo a toccare con mano il vulcano attivo più alto d’Europa, patrimonio UNESCO”.

Breve incontro a Nicolosi, poi Alessio (così mi dice di chiamarlo), sale in auto con me e cominciamo a scalare i tornanti passando dinanzi la sede del Parco dell’Etna. A seguirci l’auto RAI, con gli adesivi del 100°Giro d’Italia. Ho raccontato la storia del Parco, la genesi di questo vulcano, le specie vegetali ed animali presenti, gli aneddoti, le leggende, ma soprattutto come noi viviamo quotidianamente questa terra in continuo movimento, avvolti, come stregati, in un incantesimo tra paura ed amore.

ETNA ROSARIO

Quest’ultima parte ha letteralmente emozionato Alessio, gli si leggeva in viso, ascoltando le mie parole che commentavano l’immensità del paesaggio, che chilometro dopo chilometro, ammaliava la troupe e me stesso. “L’Etna va vissuta passo dopo passo, pedalata dopo pedalata, foto dopo foto. E Lei si lascerà conquistare…”, spiego a Zucchini, sempre più affascinato dalla Muntagna.

Raggiunti i crateri Silvestri, tra sguardi incuriositi dalle telecamere che riprendevano, ci siamo fermati e posti l’uno dinanzi all’altro, con il vento che ci scagliava contro la tagliente sabbia vulcanica, siamo rimasti un attimo in silenzio, poi ho detto loro di guardare oltre il cratere, fino al mare, per capire come tutto esiste secondo una genesi continua, di distruzione e rinascita…. Ho detto loro, benvenuti nella Terra del Mito.

È stata un’esperienza indimenticabile, dal forte impatto emotivo, per lo scenario unico che l’Etna offre e per l’imponente macchina organizzativa che muove il Giro d’Italia. Un momento di confronto e crescita per tutti.

E così andando via, giù per il dolce pendio vulcanico, li ho accompagnati in direzione Bronte con il suo ‘oro verde’, poi le nostre strade si sono separate, e forse un giorno ci rivedremo ancora. Tornando a casa ho pensato a quanto sono fortunato a vivere in questi luoghi, ricchi di storia e di gente che ama questa montagna e che mi ha dato tanta conoscenza e formazione, perché oggi potessi parlare a nome di tutti, sapendo di essere visto da milioni di persone.

 

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Da stasera votiamo la splendida Castiglione di Sicilia per calare il poker d’assi dei borghi siciliani https://ilvulcanico.it/da-stasera-votiamo-la-splendida-castiglione-di-sicilia-per-calare-il-poker-dassi-dei-borghi-siciliani/ Sun, 12 Mar 2017 07:30:50 +0000 http://ilvulcanico.it/?p=2769 di Gaetano Perricone Ci siamo: dalle 16,30 di oggi e fino alle 23,59 del 2 aprile prossimo, nella pagina di presentazione “Il Borgo dei Borghi” 2017 sul sito www.kilimangiaro.rai.it, potremo esprimere il nostro voto per eleggere il borgo vincitore di questa quarta edizione del popolarissimo concorso promosso dallo storico programma di turismo e tempo libero […]

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di Gaetano Perricone

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Ci siamo: dalle 16,30 di oggi e fino alle 23,59 del 2 aprile prossimo, nella pagina di presentazione “Il Borgo dei Borghi” 2017 sul sito www.kilimangiaro.rai.it, potremo esprimere il nostro voto per eleggere il borgo vincitore di questa quarta edizione del popolarissimo concorso promosso dallo storico programma di turismo e tempo libero di Rai 3 condotto da Camilla Raznovich.

Anche IlVulcanico.it, con particolare piacere, si unisce alla grande e febbrile mobilitazione degli ultimi giorni e si esprime con i suoi lettori in modo chiaro: vota e fai votare la splendida Castiglione di Sicilia, magnifico borgo tra i venti comuni del Parco dell’Etna che si affaccia sulla valle dell’Alcantara, fascinosa e panoramica cittadina ricca di storia e di monumenti, importante città del Vino per la eccellente produzione di tante aziende del suo territorio.

Sono tanti, dunque, i motivi che ci spingono a votare e a suggerirvi di votare in massa (oltre che a visitarla) Castiglione di Sicilia per il titolo di “Borgo dei Borghi 2017”,  calando dopo i successi di Gangi, Montalbano Elicona e Sambuca di Sicilia uno strepitoso poker tutto siciliano al Kilimangiaro di RaiTre, che oggi pomeriggio farà conoscere con un ampio servizio la cittadina etnea, ultima delle serie dei venti borghi italiani finalisti a essere presentata prima dell’avvio delle votazioni. Come nelle precedenti edizioni, l’esito del voto sarà reso noto in uno “speciale” del Kilimangiaro su Rai Tre, in prima serata, la domenica di Pasqua 16 aprile.

Oggi presentiamo Castiglione di Sicilia ai lettori del Vulcanico con una bellissima sequenza di foto – per le quali ringraziamo l’Ufficio del Turismo del Comune e il collega Michele La Rosa – e con la eccellente scheda a seguire, intensa e completa, dalla guida ufficiale “Parco dell’Etna”, realizzata dal grande, compianto, Francesco Alaimo per Fabio Orlando editore.

Castiglione di Sicilia (621 m s.l.m, 3182 residenti). Posto su un ardito contrafforte roccioso, a dominare la splendida vallata dell’Alcantara, il sito ove oggi sorge Castiglione di Sicilia è stato da sempre abitato; alcuni recenti scavi archeologici, infatti, danno prova che il territorio era già densamente popolato nel Neolitico e soprattutto nelle Età del rame e del bronzo. In seguito, la storia della cittadina si identifica con quella dei grandi avvenimenti che videro Siracusa espandere il proprio dominio territoriale verso la costa nord della Sicilia; distrutta Naxos da Dionigi da Siracusa, i Calcidesi che avevano abitato l’antica colonia greca si rifugiarono verso l’interno, fondando, intorno al 496 a.C., Castiglione; poi, come il resto dell’Isola, essa ne avrebbe vissuto le alterne vicende.

L’attuale cittadina sorge in pieno Medioevo, in seguito alla cacciata degli Arabi da parte dei Normanni, attorno al Castello che si snodava in tre roccaforti collegate da passaggi sotterranei e la cui posizione dominava un ampio tratto del fiume Alcantara. L’importanza strategica  di questa roccaforte fu tale che il paese stesso fu nominato Quastallum, cioè semplicenente “Castello”, da cui i successivi toponimi Castellum e Castellione. Il XII secolo, poi, fu il periodo di maggiore slendire per la cittadina, tanto che Federico II di Svevia le concesse nel 1233 l’appellativo di Animosa.

Nonostante la furia devastatrice del terremoto del 1693, rimangono ancora oggi significative tracce della vicenda storica di Castiglione nei resti di una acropoli greca, in quelli di un tempietto bizantino, in una torre saracena, nello svettante Castello normanno e in alcune chiese che ne arricchiscono il centro storico. Ci riferiamo principalmente alla grande Chiesa Madre, alla Basilica della Madonna della Catena, a quella di Sant’Antonio. La prima, dedicata ai Santi Pietro e Paolo, sarebbe stata fondata dal Gran Conte Ruggero nel 1105, anche se l’abside, realizzata con conci regolari perfettamente tagliati, farebbe piuttosto pensare all’ultimo periodo della dominazione normanna. All’interno, fra le numerose opere d’arte, vi si possono ammirare il secentesco Crocefisso in legno d’arancio, alcune tele, quali la Visione di San Paolo e Sant’Anna ed una meridiana, l’unica esistente nella Valle dell’Alcantara, costruita dall’astronomo palermitano Temistocle Zona nel 1882.

La Basilica della Madonna della Catena, risalente alla metà del XVIII secolo, ospita all’interno il pregevolissimo simulacro della Madonna della Catena, in marmo di Carrara, realizzata intorno alla metà del XVI secolo probabilmente da Giacomo Gagini: la statua, di rara bellezza, ha a tratti fatture michelangiolesche. La Chiesa di Sant’Antonio Abate, una delle più interessanti di Castiglione, solo alla fine del XVIII secolo è stata completata con la facciata barocca che contrasta, in un raffinato gioco di luci e ombre, con lo svettante campanile in pietra lavica. All’interno, rilevanti sono le variopinte tarsie marmoree, eseguite intorno al 1712 da Tommaso Amato, un grande arco che divide l’abside dall’unica navata, le lesene laterali e due mensole raffiguranti una Scena di caccia e un Pappagallo che divora dei frutti e infine l’altare maggiore, nel cui paliotto spicca un medaglione raffigurante Sant’Antonio Abate.

Su una caratteristica ricca d’arenaria si erge il Cannizzo, simbolo della cittadina, una torre circolare risalente al periodo normanno-svevo, da dove i soldati controllavano l’accesso all’abitato. Da ricordare, ancora, i ruderi del tempietto bizantino a croce greca (VIII-IX secolo) di Santa Domenica, detto Cuba, dalla singolare struttura architettonica: l’impianto quadrangolare, innalzato con mura perimetrali in pietra lavica e cocciame, rivela una straordinaria varietà dei sistemi di volte impiegate per la copertura.

Sono tanti, dunque, i motivi per visitare e conoscere la bellissima e ospitale Castiglione di Sicilia. E soprattutto per votarla  e farla votare in massa per il gran titolo di “Borgo dei Borghi 2017″ !!!

 

 

 

 

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Belfagor, il fantasma del Louvre … Che paura !!! https://ilvulcanico.it/belfagor-fantasma-del-louvre-paura/ Tue, 01 Nov 2016 10:10:13 +0000 http://ilvulcanico.it/?p=1205 Era il giorno del mio decimo compleanno, il  15 giugno 1966. In Tv, sul Secondo canale (ovviamente della RAI, allora c’era solo “la mamma” … ) andò in  onda per la prima volta uno sceneggiato francese in sei puntate, “Belfagor o il fantasma del Louvre”, destinato a diventare mitico. Replicato parecchie volte, fu il vero incubo […]

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Era il giorno del mio decimo compleanno, il  15 giugno 1966. In Tv, sul Secondo canale (ovviamente della RAI, allora c’era solo “la mamma” … ) andò in  onda per la prima volta uno sceneggiato francese in sei puntate, “Belfagor o il fantasma del Louvre”, destinato a diventare mitico.

Replicato parecchie volte, fu il vero incubo per noi bambini o all’inizio dell’adolescenza. Ricordo che era un appuntamento imperdibile: avevo un gran paura, ma la curiosità e la voglia di vedere Belfagor era irresistibile. Me lo vedevo, poi andavo a dormire … e mi coprivo la testa con il lenzuolo, per paura di vedere comparire accanto al letto il nero fantasma ….

Mi piace riproporre oggi, il giorno dopo la notte di Halloween che turba i sonni di un po’ di bimbi di oggi, la sigla con il motivetto finale di Belfagor. Oggi ci fa molto sorridere, ma quel ricordo è ancora appassionante e ricco di suggestioni …

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