1 VINCENZO SCIdi Vincenzo Greco

Sciare sul vulcano non stanca mai, l’idea di solcare le nevi etnee di fronte ad una vista unica non ha nulla di paragonabile. La neve poi ha il potere di esaltare le forme, ammorbidisce le asperità, rende tranquillo, pacifico e silenzioso il paesaggio, riesce a racchiudere l’indole impetuosa della terra, che periodicamente ci ricorda che viviamo su una montagna viva.

 L’Etna, più di ogni altra montagna, insegna che bisogna vivere quel momento intensamente, i suoi frequentatori lo sanno bene. Il vulcano ti sta regalando quel momento, vivilo intensamente, perché tutto è in costante e continuo mutamento. Per me come per molti altri sciare, risulta essere un momento di riconciliazione con il passato a volte anche nostalgico devo dire, lì dove i nostri predecessori si sono impegnati a realizzare una stazione turistica, quella di Piano Provenzana, Etna Nord, volta alla convivenza con la natura circostante, discostandosi dall’idea dello sfruttamento. Piano Provenzana è nato così incastonato nel verde di un altopiano pianeggiante tra i pascoli e i pini della Pineta Ragabo, dove esisteva un solo edificio, il rifugio Pouchoz, prima che l’eruzione del 2002 sconvolgesse tutto.
2 ETNA CON NEVE
La Pianura della Provenzana è sosta obbligatoria non tanto per il riposo e per necessità di cibo, quanto per il bisogno di chiamare a raccontare le sparse impressioni avute lungo il viaggio, per riassumerle e potenziarle nella contemplazione di un panorama che sa di miracolo” così scriveva Santo Calì, famoso poeta, scrittore e insegnante  inguaglossese. Proprio questa sua autentica caratteristica rende questo luogo speciale, un luogo che oggi si presta praticamente ai desideri sportivi di tutti: tapis roulant, seggiovia Pouchoz Tanaurpi  per coloro che sono alle prime armi; e poi gli ski-lift: Monte Conca, Coccinelle e Anfiteatro (che oggi non sarà attivo), adatti a sciatori con un livello più avanzato di preparazione ed esperienza, che consentono di spingersi fino ad una quota massima di 2340 metri dove lo spettacolare panorama lascia davvero senza fiato, tutto appare così vicino tanto che la neve sembra si immerga nel Mar Ionio. Chi, invece, ha proprio voglia di assaporare la natura selvaggia e incontaminata che sa offrire questo luogo, può sempre optare per lo sci di fondo, presso i 5 km della Pista Poiana immersa nel verde, oppure per le spettacolari ascese sci alpinistiche per i più esperti fino alle quote sommitali (consentite dalle ordinanze in vigore per la fruizione del vulcano) e infine, per chi ama la passeggiate sulla neve, le ciaspole sono la scelta migliore.
Ovviamente per far sì che ognuno di noi possa godere di questo magnifico spettacolo naturale a stretto contatto con il vulcano in maniera sicura ed evitare problemi di sorta, bisogna seguire degli accorgimenti sia in pista che per le passeggiate in natura. Rivolgersi sempre a figure professionali abilitate quali i maestri di sci e seguire il dodecalogo dello sciatore,  per il quale rimando a questo link: http://www.montagna.tv/cms/135117/quando-sciare-in-pista-diventa-un-problema-12-regole-di-sicurezza/?r=1

Per coloro che invece volessero avventurarsi in passeggiate con attrezzatura invernale, consigliamo di :

  1. Controllare le previsioni del tempo.
  2. Valutare la direzione del gas vulcanico in caso di eventuali ricadute si cenere.
  3. Rientrare qualora le condizioni atmosferiche o vulcaniche dovessero cambiare repentinamente.
  4. Utilizzare attrezzature adeguate per la progressione in ambiente innevato.
  5. Non avventurarsi se non si conosce bene il territorio.
  6. Prestare attenzione alla morfologia del terreno innevato e alle sue asperità.
  7. Rispettare le Ordinanze Sindacali che regolano la fruizione sul vulcano.
  8. Mantenere la carica del cellulare sufficiente prestando attenzione alle basse temperature, che portano a repentini cali energetici dei dispositivi elettronici, importanti segnalatori GPS in caso di soccorso.
  9. Se desiderate un supporto o un valore aggiunto alle vostre attività,  rivolgetevi sempre a guide abilitate esperte e conoscitori del territorio.

ETNA CON NEVE

Una cosa importante, che tengo molto a suggerire, è quella di educare i figli alla cultura e al rispetto della natura, in questo caso della montagna, spiegando ai più piccoli l’attenzione che bisogna sempre avere. Oltre alla sicurezza in pista, anche chi intende semplicemente divertirsi magari nel bosco o sulle colate laviche deve sempre prestare particolare attenzione ai caratteri morfologici del suolo innevato. Spesso la coltre nevosa non è sufficientemente compatta e presenta delle bollositá, non risulta quindi sufficiente a ricoprire le taglienti rocce basaltiche, che possono dunque facilmente fuoriuscire dal manto nevoso una volta calpestato, risultando poi particolarmente pericolose non soltanto per i bambini.

Ricordiamocelo sempre: la nostra Etna è proprio una montagna unica, ricca di risorse, che accoglie tutti che sa far divertire i suoi “ospiti”, che devono sempre e comunque armarsi di buonsenso.

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