Oggi è tornato a splendere il sole, dopo tanti giorni di pioggia.
Spinto da questa giornata finalmente … sorridente, Ilvulcanico.it ha voglia di lanciare oggi una bella rubrica dedicata al mare, a cui tiene tanto. Ci racconterà le sue splendide esperienze e i suoi viaggi in barca a vela il nostro amico Paolo Martinez, che è un esperto marinaio e che ha percorso molte miglia a mare, con il suo “piccolo veliero” Snoopy III.
Per avviare la rubrica, che si intitolerà “Paolo e il mare”, gli ho chiesto di spiegarci come è nata la sua passione per il mare.
di Paolo Martinez
La natura persegue i suoi scopi, ogni volta che è libera di scegliere, nei modi e nei tempi che crede più opportuno e conveniente. Le piante producono frutti, i quali contengono dei semi che verranno diffusi, a distanza della pianta madre, dagli animali che si nutrono di tali frutti. Alcuni semi restano in quiescenza anche per molti anni. Nel momento in cui le condizioni climatiche diventano favorevoli si “risveglia” la loro germinabilità e, quasi magicamente, si ha una nuova pianta.
Provengo da un paese vicino a Catania. Nei mesi estivi, come da consuetudine, affittate due cabine “abitabili” in un lido della Plaia, tutta la famiglia ci si trasferiva per trascorrere le vacanze. Amando il mare trascorrevo molto tempo vicino la battigia a dialogare con il bagnino, un bell’uomo con pantaloncini e cappello alla marinara bianchi che facevano risaltare la sua abbronzatura. Durante le pause della conversazione ascoltavo lo sciabordio del mare, che leggevo quasi fosse il canto di sirene, mentre l’onda, che avanzava e rientrava, mi diceva: vieni !!! …
Un giorno accadde che il bagnino ci invitò ad uscire con la barca di legno. Superati a remi i bassi fondali, egli mise a riva la vela rossa (che adesso so si trattava di una vela latina) e navigammo per alcune miglia. Il vento leggero faceva avanzare quasi in silenzio la barca, il che mi fece provare una indescrivibile sensazione di libertà, una fuga verso “l’infinito”. Il mare aveva “piantato” il suo seme nel mio fertile terreno.
Dopo diversi anni, dovendo proseguire gli studi, ci siamo determinati a trasferirci in città. Quasi per una prova generale, abbiamo affittato una casa di pescatori, ad Ognina di Catania, per trascorrervi il periodo estivo e potere continuare ad abitarvi anche durante l’inizio dell’anno scolastico. Questa esperienza è stata determinante per rafforzare il mio amore per il mare e forgiarmi quale marinaio.
Essendo diventato amico di Masi, figlio del pescatore, ho ottenuto l’imbarco sulla “lampara” con la qualifica di “secondo”. La sera, all’imbrunire, ultimati i controlli di rito, si salpava. A remi, avanzando con fatica, si raggiungeva il luogo prescelto dal capobarca, già al buio. Come da rito, si provvedeva ad accendere la “lampara,” per attirare i pesci, finalmente eravamo pronti a consumare il desiderato pasto. Dopo avere cenato ci concedevamo qualche ora di “vigile” riposo. Così ogni notte …
Nel 1983 un evento imprevisto ha fatto si che ci trovassimo, per la prima volta, con un “gruzzolo” in banca. In “agguato” c’era il sogno del mare !. Siamo riusciti a resistere, io e la mia compagna, solo pochi mesi; ma il seme era già germogliato e, da “saggiamente folli”, abbiamo svuotato il “salvadanaio” acquistando una barca a vela: il glorioso e bellissimo Snoopy III. Come si leggeva nel “corriere dei piccoli”: qui comincia l’avventura …
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