di Sara La Rosa
Ha chiuso i battenti domenica scorsa con un buon successo la terza edizione di “Expo Food & wine”, iniziativa dedicata al buon cibo e al buon vino, tenutasi a Catania presso Le Ciminiere.
Non solo una manifestazione dedicata alla promozione del made in Italy agroalimentare ma un vero e proprio viaggio alla scoperta di sapori e tradizioni, che hanno fatto conoscere la Sicilia nel mondo e che rendono la nostra cucina un mezzo di espressione culturale. Un modo per fare squadra e confrontarsi, per creare nuove occasioni di lavoro e per aumentare la professionalità degli addetti del settore.
Tre giorni dedicati ad eventi, con convegni e seminari per fare il punto della situazione del comparto, tra tradizione e innovazione ma anche a show cooking per assaporare la Sicilia, mettendo in mostra piatti d’autore e la professionalità dei diversi chef presenti alla terza edizione.
Presentati da Andy Luotto, cuoco “prestato” alla TV con Renzo Arbore e poi ritornato all’antico amore per la cucina, gli appuntamenti sul palco diventano l’occasione per parlare di creatività. Luotto, popolare attore e conduttore televisivo, è divenuto ufficialmente cuoco nel 1981, con uno specifico diploma all’Istituto alberghiero di Civita Castellana e ha parlato della propria esperienza esortando i giovani a studiare per migliorare la propria preparazione ed offrire il meglio dei prodotti siciliani. “Un pizzico di estro e l’invito a consumare i prodotti locali offrono la Sicilia migliore”, commenta Luotto tra un appuntamento e l’altro dal palco della manifestazione, ricordando che la semplicità in cucina permette ampia valorizzazione del patrimonio agroalimentare e si rivela un’arma vincente.
Tra gli eventi in programma, spazio al teatro della cucina che ha registrato, tra gli altri, la presenza dell’Associazione Provinciale Cuochi Etnei: proposto, per l’occasione, un menù che ha valorizzato sia i prodotti dell’entroterra che il pescato siciliano.
Presentato anche un capolavoro della pasticceria conventuale della nostra regione, purtroppo oggi caduto in disuso e riproposto con l’intento di valorizzare l’antica arte pasticcera siciliana. “Il Trionfo di gola”, questo il nome del dolce a base di ricotta, pan di Spagna e pasta frolla composta di arance amare candite e conserva di cedro, preparata dal maestro pasticcere Vincenzo Monaco risulta citato nelle pagine de Il Gattopardo, nel celebre banchetto servito in occasione del Gran ballo.
Spazio anche per le proposte dedicate ad una corretta alimentazione ed ai suggerimenti per eliminare gli sprechi alimentari. Ecco così idee per i “piatti di recupero” ovvero con l’utilizzo degli avanzi di cucina, come la grandiosa cassata salata presentata dal Prefetto dell’Accademia Italiana di gastronomia storica Anna Martano che, in chiave salata per l’appunto, ha proposto una gigantesca preparazione di circa 80 kg. Utilizzando gli avanzi e che ha riscosso l’apprezzamento del pubblico in sala come idea per le prossime festività natalizie.
Nella foto con la cassata salata, da sinistra i maestri chef e pasticceri: Andrea Venturella, Massimo Giambelluca, Gaetano Mineo e Antonino Mineo, con Anna Martano, al termine della preparazione.
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