di Gaetano Perricone
Non spenderò moltissime parole per raccontare la bella, intensa e calorosa serata, nel suggestivo ex palmento della Delegazione comunale di Mascalucia per presentare il bellissimo, delizioso libro Catanesi per sempre (AA.VV, Edizioni della Sera, 12 euro). A scrivere di più e meglio di me ci penseranno altri, almeno lo spero; io voglio dire che, da “ossimoro vivente” come più volte mi sono definito in quanto palermitano per sempre, mi sono molto appassionato, entusiasmato, divertito nel condurre, con la doverosa serietà ma anche con tanta ironia e autoironia, la presentazione insieme ai cari e bravissimi Daniele Di Frangia e Daniele Lo Porto, ai quali sono particolarmente grato per avermi coinvolto, con il prezioso contributo della eccellente lettrice Patrizia Auteri, capace di fare “sentire” e vivere ogni pagina. Se mi sbrodolassi, rischierei di sfociare nell’autoreferenzialità e nella piaggeria.
Aggiungo soltanto che Catanesi per sempre, gradevolissima e spesso emozionante antologia di 24 racconti di autori vari curata con molta professionalità e ottimi risultati da Daniele Di Frangia, è davvero, come dice il sottotitolo, un interessante e quanto mai pregnante viaggio emozionale dentro l’affascinante bellezza di Catania, con il suo legame inscindibile e speciale con l’Etna Patrimonio dell’umanità e nell’anima di una città piena di cultura, storia, spirito imprenditoriale, umanità, vita, capacità di reinventarsi. “Una città che nei secoli venne sommersa sette volte dalla lava de a’ muntagna – sottolinea nella prefazione il grande Leo Gullotta – e per altrettante sette volte venne tenacemente ricostruita, la eleva a città gioiosa, imperitura, positiva, che mai si abbatte, con un forte senso della dignità”.
Originale per la diversità degli stili e delle personalità ed esperienze degli autori, il volume propone 24 storie vere e di fantasia che riescono a sviscerare il senso profondo della “catanesità” ed evidenzia il forte senso di appartenenza e l’orgoglio catanese degli scrittori, uomini e donne che vivono con grande intensità il legame con la città da vicino e anche da lontano. Anche se ovviamente alcune mi hanno colpito più di altre, non entro nel merito delle storie per non fare torto a nessun autore e perché sono tutte assolutamente da gustare, traendone abbondante arricchimento; mi piace però citarli tutti gli autori, in ordine rigorosamente alfabetico, che è anche quello dei racconti nel libro: Andrea Aidala, Giuseppe Alario Spadaro, Valentina Carmen Chisari, Cirino Cristaldi, Simona D’Urso, Daniele Di Frangia, Salvatore Giovanni Emanuele, Salvatore Massimo Fazio, Vincenzo Grasso, Giuseppe Grossi, Tino La Vecchia, Daniele Lo Porto, Renato Maisani, Maria Grazia Miceli, Luana Paladino, Alessandro Russo, Maria Adelaide Scacco, Angelo Scaltriti, Concetto Sciuto, Manuela Scuderi, Paolo Sidoti, GianMarco Tomaselli, Simone Toninato e Claudio Volpe. Bravi, molto bravi tutti, capaci di narrare la propria città in modo davvero accattivante e con sfumature e accenti diversi.
Bel libro, certamente da leggere per tutti i siciliani e gli amanti della Sicilia e soprattutto gran bella idea, al punto da farmi già pensare a un … Palermitani per sempre, perché no ? Per me è stato davvero un onore e una gioia presentarlo e conoscere molti degli autori, catanesi speciali. Tra le tante e continue esperienze del genere che ho fatto e faccio sempre di più, questa è stata unica, una grande opportunità: un passaggio e un momento d’incontro e di incrocio importante e significativo, di notevole spessore culturale e umano, tra quelle che io amo definire le mie due vite, la prima palermitana di 41 anni, la seconda etnea, alle pendici del più bel vulcano del mondo, finora di 23 anni e spero di tanti ancora. Ecco perché ribadisco la mia gratitudine a chi mi ha ritenuto, comunque da “palermitano per sempre”, all’altezza di presentare un libro tutto, ma proprio tutto catanese.
Con il titolo: la doverosa foto ricordo dei Catanesi per sempre dopo la presentazione a Mascalucia
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