di Rosario Catania
Rosario Catania e Gianluca Reale
Etna ancora una volta al centro dell’attenzione, ma stavolta con il silicio della silicon valley.
Il 4 agosto scorso, in un clima autunnale con il vulcano avvolto in un’atmosfera fantastica e a tratti spettrale, Etna Radio Observatory insieme all’ Osservatorio Etneo INGV ed ST hanno installato ed in parte testato (ma c’è ancora molto lavoro da fare) il neo battezzato ERO-ST-RMD, ovvero un Remote Multisensor Datalogger.
Si tratta di un progetto che utilizza le “Sensortile.box”, kit programmabili prodotti dalla ST Microelectronics, con all’interno diversi sensori ambientali e di movimento nello spazio, kit che ERO sta cominciando ad utilizzare sul campo. Nonostante l’infinità di quesiti da risolvere, il primo prototipo è adesso “sepolto”  dentro la faglia della Pernicana, la stessa che spinge verso il mare il fianco vulcanico e che si estende per chilometri con andamento verso est-ovest.

Ho programmato al momento i  due Datalogger al momento come vibrometro a 3 assi e inclinometro a 3 assi  (sono un tecnico informatico che lavora in ST da 25 anni); registrano i dati su una scheda SD, ma tutto è predisposto per l’invio su cloud. Stiamo lavorando con gli sviluppatori di ST ed i tecnici INGV per migliorare tutti gli aspetti legati al software e le specifiche richieste per un’analisi quanto più precisa sul campo, perché l’hardware di suo si presta ad utilizzi interessanti, seppur pioneristici.

I sensori registreranno le vibrazioni del terreno ed il cambiamento di inclinazione del suolo; il software scriverà questi dati su una scheda MicroSD inserita appunto nel kit. L’obiettivo di questo test è capire inizialmente quanto può durare un’acquisizione da remoto e che frequenza di controlli periodici serve per garantire il funzionamento nel lungo periodo, poi si affronteranno gli aspetti parametrici.

Gli aspetti interessanti di questo progetto  sono essenzialmente due: il basso costo dei dispositivi impiegati (rispetto ai sensori usati in geofisica), e la possibilità di settarli per un utilizzo low power oppure high sensitive. Questo perché  i sensori ST possono essere configurati in modo appropriato, attraverso l’uso di filtri, farli funzionare a diverse frequenze, oppure lasciarli in modalità sleep, quindi a risparmio energia/dati per poi svegliarli al manifestarsi di un evento. Le dimensioni contenute e la tecnologia presente all’interno delle board prototipo di ST, rappresentano per ERO uno strumento su cui puntare come sensore attivo, laddove la gestione remota diventa complessa e onerosa con strumenti standard.

Da sinistra: Adriano Basile (ST), il giornalista Gianluca Reale, Alessandro Bonforte (INGV-ERO), Rosario Catania (ST-ERO) e il cane Aki

Un ringraziamento particolare va al System Lab di ST nella persona di Adriano Basile per la fornitura dei sensori, Alessandro Bonforte e Roberto Maugeri di INGV-Osservatorio Etneo di Catania per il supporto sul campo.

UN PO’ DI STORIA

Il progetto, di cui questo blog si è già occupato con grande attenzione, si chiama Etna Radio Observatory (acronimo ERO), come suggerisce lo stesso termine osserva i fenomeni radio naturali sull’Etna e oggi conta ben 12 collaboratori, tra professionisti, ricercatori e appassionati. Tra questi cito  il dirigente vulcanologo del Parco dell’ Etna dottor Salvo Caffo, i ricercatori INGV di Catania Alessandro Bonforte, Roberto Maugeri, Lino Cappuccio e altrettanti ricercatori indipendenti che danno il loro contributo da tutta Italia, tra cui Renato Romero che è il responsabile del progetto VLF Open Lab, proprio sui segnali radio naturali con diverse pubblicazioni sull’argomento, Flavio Falcinelli esperto nell’analisi delle microonde e Federico Scremin, esperto in ingegneria elettronica.

Rosario Catania con Salvo Caffo nella stazione ERO al Parco dell’Etna

Circa 8 anni fa ho proposto l’dea proprio al dottor Caffo, con l’intento di istallare alcune strumentazioni sull’Etna, coinvolgendo anche il collega Alessandro Longo, elettronico in ST, che aveva già realizzato alcuni sensori per le bassissime frequenza e ho subito trovato terreno fertile. Proprio grazie alla sua collaborazione e supervisione è nata la prima stazione di ricezione dei segnali radio naturali, a Nicolosi nella sede dell’ente Parco dell’ Etna, presso l’ex Monastero dei Benedettini di San Nicolò La Rena. Abbiamo iniziato con due antenne per le bassissime frequenze, poi un geofono accoppiato ad un amplificatore costruito appositamente per il tremore vulcanico e i terremoti locali, il tutto gestito da un pc, una connessione ad internet e via, online i primi segnali!

Negli anni a seguire, il progetto è cresciuto, ha visto la collaborazione dell’ Istituto di Geofisica e Vulcanologia Osservatorio Etneo di Catania (INGV-OE), con il dottor Alessandro Bonforte, ed oggi conta altre due stazioni, una sul fianco est del vulcano e un’altra più in quota, tutte online, che pubblicano quotidianamente con una frequenza di aggiornamento oraria, dati accessibili a tutti, ricercatori compresi.

Allo stato attuale, i sensori di ERO hanno la capacità di ricevere non solo i segnali radio naturali a bassa frequenza, prossimi al fondo naturale, ma abbracciano anche le microonde, grazie ad un radiometro frutto della collaborazione con un’azienda di Senigallia, i terremoti remoti grazie alla presenza di pendoli a lungo periodo ed una serie di sensori smart tra cui accelerometri, magnetometri, giroscopi e sensori ambientali, frutto di ST partner che mi ha sostenuto sin dai primi passi.

Per maggiori dettagli consultare il sito http://www.etna-ero.it

Il Team di ERO

Rosario Catania (ST tecnico informatico)

Alessandro Longo (ST tecnico elettronico)

Nunzio Sambataro (ST tecnico elettronico)

Salvo Caffo (PARCO ETNA dirigente vulcanologo)

Salvo Spina (PARCO ETNA tecnico informatico)

Renato Romero (VLF OPENLAB tecnico elettronico)

Alessandro Bonforte (INGV-OE ricercatore)     

Roberto Maugeri (INGV-OE ricercatore)                                                                                        

Lino Cappuccio (INGV-OE ricercatore)

Luca Catania (SOGEA tecnico informatico)

Flavio Falcinelli (RADIOASTROLAB tecnico elettronico)

Federico Scremin (AIRCRAFT tecnico elettronico)

Rosario Catania

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