di Rosario Catania

Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, silenziosa luna?
(Giacomo Leopardi)

Quante volte l’abbiamo osservata, quante volte ci siamo domandati qualcosa…

Giacomo Leopardi, ritenuto il maggior poeta dell’ Ottocento italiano e una delle più importanti figure della letteratura mondiale, ne ha sempre fatta menzione e una delle citazioni che più mi piace ricordare recita: “Dolce e chiara è la notte e senza vento, e queta sovra i tetti e in mezzo agli orti posa la luna, e di lontan rivela serena ogni montagna”.

La Luna, unico satellite naturale della Terra che orbita ad una distanza media di circa 384400 Km dal nostro pianeta, grande abbastanza e sufficientemente vicina da essere osservabile a occhio nudo, a tal punto che sulla sua superficie è possibile distinguere macchie scure e macchie chiare. Le prime sono ampie regioni coperte da rocce basaltiche e detriti di colore scuro chiamate mari.  Le seconde, chiamate altopiani, sono come le nostre catene montuose, elevate vari chilometri rispetto ai mari raggiungendo quote di 8000-9000 metri. La Luna ruota attorno al proprio asse e orbita intorno alla Terra con lo stesso periodo. Questa coincidenza di moto, viene chiamata rotazione sincrona (vale 27 giorni, 7 ore, 43 minuti e 11,6 secondi per la rotazione e 27 giorni, 7 ore, 43 minuti e 12 secondi per la rivoluzione). E’ il motivo per cui noi sulla Terra osserviamo sempre la stessa faccia, ma il principio di questa perfezione meccanica celeste sta nell’attrito mareale causato dalla Terra, che ha rallentato la rotazione della Luna rispetto alla sua storia iniziale.

Curiosità: gli effetti di marea continuano ad agire sul sistema Terra-Luna, per cui la Terra oggi rallenta la propria rotazione al ritmo di circa 2 millesimi di secondo al secolo, e la Luna si allontana da noi alla velocità di circa 38 mm all’anno.

Un’altra meraviglia da osservare sono le fasi lunari, ovvero la porzione del disco lunare illuminato dal Sole e visto dalla Terra, che cambia durante la rivoluzione della Luna attorno alla Terra, assumendo un andamento “crescente” dalla posizione Luna Nuova (inizio del ciclo) fino a Luna Piena (mezzo ciclo) e “decrescente” da Luna Piena a Luna Nuova, con i passaggi intermedi chiamati Primo Quarto e Ultimo Quarto; un fenomeno che ha influenzato il comportamento dell’uomo fin dall’antichità. Secondo i greci questo cambiamento di intensità luminosa, era opera della dea Selene che influenzava i raccolti e determinava carestie e fertilità. Ma certamente condiziona la vita sulla Terra di molte specie viventi, regolandone il ciclo riproduttivo e i periodi di caccia; agisce sulle maree e sulla stabilità dell’asse di rotazione terrestre.

La formazione della Luna si pensa risalga a 4,5 miliardi di anni fa, non molto tempo dopo la nascita della Terra e tra le varie teorie sulla sua origine, discusse tra gli scienziati di tutto il mondo, la più accreditata è la collisione della Terra con un oggetto di grandi dimensioni (circa quelle di Marte), e i prodotti di questo evento catastrofico, si sono poi aggregati, assumendo nel tempo, la forma attuale.

Altra meraviglia sono le eclissi, fenomeni osservabili anche su altri pianeti. Riguardo la Luna, si manifestano due tipi di eclissi; quella di Sole e quella di Luna, entrambe visibili da un osservatore posto sulla superficie della Terra. Quando la Luna si frappone tra la Terra e il Sole abbiamo una eclissi solare, con la Luna che proietta un cono d’ombra sul pianeta, quando invece è la Terra che si frappone tra Luna e Sole, abbiamo una eclissi lunare, con il pianeta che oscura il disco lunare. A differenza dell’eclissi solare che al massimo dura pochi minuti, l’eclissi lunare può durare alcune ore, per via della differenza di grandezza dei corpi che proiettano l’ombra.

Curiosità: nel 270 a.C.  Aristarco di Samo sfruttò un’eclissi lunare per calcolare il diametro e la distanza della Luna.

 

Le eclissi non sono così a portata di mano, quelle solari totali ad esempio, in cui il disco del Sole si oscura completamente regalando emozioni indescrivibili, possono risultare anche rare per un determinato luogo sulla Terra (perchè l’ombra proiettata riguarda una piccola porzione del globo e per vedere il Sole oscurato bisogna trovarsi sulla traiettoria centrale dell’ombra). Quelle totali lunari sono fortunatamente più frequenti, ma spesso cadono in ore proibitive o in prossimità dell’alba, come quella avvenuta il 16 maggio 2022 e visibile in Italia. Quindi per ogni occasione vale la pena fare qualche sacrificio, come perdere ore di sonno, o subire temperature rigide.

Curiosità: poichè sappiamo che la Luna si allontana dalla Terra, probabilmente tra circa 600 milioni di anni la dimensione apparente del nostro satellite sarà parecchio ridotta rispetto a oggi e non riuscirà più a coprire per intero il disco del Sole. Non avremo mai più eclissi solari totali, ma solo eclissi anulari.

L’alba del 16 maggio ci ha regalato una di queste occasioni, con la Luna eclissata completamente dal cono d’ombra della Terra, con una totalità durata 1h 24m e 53s ma purtroppo capitata a ridosso dell’alba e con l’astro molto basso sull’orizzonte, immerso nella densa coltre della bassa atmosfera, fortemente condizionata dal calore della Terra e dall’inquinamento. E’ stata comunque un’esperienza gradevole, in parte per le temperature miti del periodo e poi per la località, alle pendici dell’Etna, in questo periodo in attività effusiva con una piccola colata che esce da una frattura sul fianco settentrionale del cratere di Sud-Est e una  debole attività stromboliana dentro lo stesso cratere, che colorano di rosso l’area sommitale del vulcano. Un mix perfetto di colori e fenomeni naturali, che suscitano emozioni a chi come noi, appassionati di Natura, cercano di essere sempre in prima fila!

Nel video montato per ricordare l’occasione, è stato utilizzato un piccolo telescopio astronomico amatoriale a cui è stato collegato uno smartphone per riprendere l’ingresso della Luna nella fase centrale, con il disco lunare contenuto totalmente nel cono d’ombra e la tipica colorazione rossa generata dalla radiazione diffusa, detta anche radiazione Rayleygh della luce solare da parte dell’atmosfera terrestre; la sua percezione è amplificata dalla rifrazione atmosferica, infatti è un fenomeno che si verifica al sorgere o al tramontare della Luna e durante le eclissi.

Curiosità: all’inizio dell’eclissi, la Luna appare colorarsi di nero, ma  è già rosso scuro, si tratta di un adattamento dell’occhio umano alla parte ancora illuminata, seppur minima, che riflette la luce verso di noi. Il bagliore, infatti, ci impedisce di vedere direttamente la colorazione rossa, che comincerà a mostrarsi progressivamente, man mano che il bagliore scompare per l’oscuramento; viceversa verso la fine dell’eclissi. Stesso discorso per gli apparecchi elettronici come le fotocamere, che sono sensibili alla luce e tendono a rendere nitida l’immagine più luminosa, mostrando una Luna che si “accende” di rosso soltanto una volta oscurata.

 Alcune pillole sulla Luna

Il diametro lunare è un quarto di quello terrestre; la grandezza apparente della Luna vista dalla Terra è quasi esattamente quella del Sole ed è per questo motivo che riusciamo a vedere le eclissi. Tra la Terra e la Luna entrano in fila tutti o pianeti del sistema solare; se potessimo viaggiare alla velocità della luce, raggiungeremo la Luna in poco più di un secondo, invece ci vogliono più di 4 giorni per noi umani!

Sulla Luna la gravità è 6 volte minore che sulla Terra; vale 1,62 m/s², contro i nostri 9,807 m/s², motivo per cui sulla Luna si è più leggeri e bisogna fare attenzione a non volare via con un balzo! Sulla Luna la temperatura di una zona illuminata si aggira intorno a +150°C, quella di una zona d’ombra intorno a -150°C; non c’è una gradualità come sulla Terra dove il calore è diffuso dall’atmosfera e dagli oceani ad una temperatura media di 15°C.

Si ringraziano per l’assistenza e l’ospitalità Cinzia Lo Certo, Paola Siracusa e Rosario Privitera.

 

Rosario Catania

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