di Gaetano Perricone
“La musica illumina. Lo ha sempre fatto. Ha sempre portato la sua vivida luce nei momenti più bui della storia”.
Sono le semplici, bellissime e altrettanto efficaci parole del grande Maestro Shlomo Minz, 60enne israeliano nativo di Mosca, tra i più grandi violinisti contemporanei, artista straordinario e fuoriclasse della musica. Ha risposto così ad una mia precisa domanda su che ruolo la musica e la cultura possano oggi giocare in un mondo pieno di tensioni, di brutture, di violenze, di oscuri richiami al peggiore passato.
E poi, quando di conseguenza gli ho chiesto cosa può fare la musica che carezza l’anima, come quella del suo magico violino, in un mondo che alza muri e divide i popoli e le persone, mi ha risposto forte e chiaro: “La musica unisce, supera ogni divisione. Abbatte tutti i muri”.
E’ stato bello e da ricordare l’incontro, breve ma intenso nell’ambito della sua Master Class, il corso di perfezionamento per giovani violinisti che ha tenuto per tre giorni nella cornice calda e accogliente della Casa degli Esercizi Passionisti di Mascalucia, con Shlomo Minz, idolo delle più giovani generazioni di musicisti – come ha sottolineato con emozione Vincenzo Di Mauro, direttore della brillante e fertile di iniziative OSN Mascalucia Etna Philarmonic e promotore della bellissima iniziativa di cultura ed educazione musicale, insieme al Maestro Daniele Petralia, al soprano Alexandra Oikomonou e al fratello Manlio -, personaggio carismatico e quasi ipnotico. È stato davvero un onore e un grande privilegio conoscerlo, scambiare due amabili chiacchiere con lui, fare una foto insieme.
Gli ho chiesto che sensazione ha provato a lavorare all’ombra dell’Etna, il magico vulcano Patrimonio dell’Umanità. “E’ il posto e la situazione ideale per trovare la migliore ispirazione”, ha risposto con un largo sorriso. E ha aggiunto, riportandolo sul suo profilo feisbuc: “Fa caldo a Mascalucia, molto caldo.. Ma ho trovato un posto molto bello con persone intelligenti e gentili. Gente molto calda e riconoscente tutto intorno.. Felice di essere qui!. E’ stata una esperienza bella, importante e molto seria, mi auguro possa crescere bene in futuro”.
Sul contenuto della Master Class, su ciò che ha voluto trasmettere agli allievi del corso, ci ha spiegato con efficace metafora che impegno, passione, tenacia sono altrettanto importanti, nei percorsi di crescita, del talento musicale. “I giovani devono comprendere che quando si sale una scala e si crede di essere arrivati in cima, si può anche inciampare e cadere. E’ così e bisogna rialzarsi e andare avanti, per cercare di migliorarsi sempre”.
Coinvolgente ed emozionante è stato il finale della sua meravigliosa Master Class di Mascalucia, con la magnifica esibizione, una vera carezza per l’anima e un vero e proprio super concerto, dei quattro bravissimi e quanto mai talentuosi, davvero formidabili giovani violinisti selezionati per il “saggio” conclusivo: la siciliana Alessia Casalino; Alice Tomada, di Bolzano; Alessandro Di Giacomo, di Salerno e Gianfrancesco Federico, di Crotone. Sono stati splendidamente accompagnati nei loro “pezzi” dal pianista Alistar Sorley, inglese che da anni vive a Catania.
Per ringraziare il Maestro Shlomo Minz della sua prestigiosa presenza e dello straordinario contributo alla Master Class, il Maestro Daniele Petralia ha donato al grande violinista una suggestiva targa ricordo in pietra lavica ceramizzata, riconoscimento alla sua fantastica carriera, da parte della OSN Mascalucia Etna Philarmonic, che ha promosso e organizzato la bellissima iniziativa, di valore e spessore assoluto, ancora in corso per qualche giorno.
Con il titolo: il Maestro Shlomo Minz con Daniele Petralia e gli allievi che hanno partecipato al finale della MasterClass. Nella fotogallery, i protagonisti del grande pomeriggio musicale alla Casa degli Esercizi Passionisti di Mascalucia.
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