di Vincenzo Greco

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Un po’ di storia

Le Guide sul vulcano attivo più alto d’Europa vantano una storia straordinaria. Vista la spettacolarità e l’unicità dei fenomeni eruttivi che alimentano il fascino e la curiosità dei viaggiatori, era necessario e fondamentale affidarsi ad abili conoscitori del territorio e delle sue insidie. Tali figure erano cacciatori, pastori e boscaioli, tra loro ricordiamo il nome di Biagio Motta denominato “il ciclope” per le sue caratteristiche fisiche. A dare la svolta fu il famoso vulcanologo Mario Gemmellaro, che nel 1804 riuscì a costruire sull’Etna a circa 3000 metri il primo Osservatorio Scientifico ad alta quota esistente al mondo, nonché a organizzare il primo gruppo delle Guide e dei mulattieri dell’Etna. Così nacquero le Guide del vulcano, la scelta e la formazione delle stesse veniva effettuata da lui e dal fratello Carlo, secondo dei criteri ben precisi che le guide dovevano possedere: adeguate capacità fisiche, integrità morale, responsabilità e, soprattutto, corrette conoscenze dell’ambiente vulcanico. Dopo settant’anni, nel 1875 viene fondata a Catania la prima sezione siciliana del Club Alpino Italiano; due anni dopo la sua costituzione venne stilato un regolamento per le guide e i portatori del CAI, questo segnò l’inizio di un’attività professionale organizzata e regolamentata in linea con i comitati sezionali che si stavano formando nel resto d’Italia.

CASETTA GUIDE
Foto storica dall’archivio fotografico di mio nonno Vincenzo Greco (Guida Alpina). Ritrae la casetta delle Guide Alpine alla base del Cratere di Nord Est, negli anni 70, totalmente distrutta dalle successive attività eruttive che hanno interessato il medesimo cratere, questo era il punto di partenza per le escursioni ai crateri sommitali dal versante nord del vulcano.

Perché scegliere una Guida Vulcanologica?

Le Guide Vulcanologiche sono quei professionisti che operano giornalmente sul nostro vulcano, iscritti negli elenchi speciali dei Collegi Regionali e Provinciali delle Guide Alpine, autorizzate alla conduzione e all’accompagnamento dei turisti nelle aree vulcaniche attive. Grazie al duro e ricco percorso formativo, sia tecnico che culturale a cui sono stati sottoposti, acquisiscono tutte le competenze necessarie nell’accompagnamento di singoli o gruppi. Il nostro compito principale è quello di trasmettere conoscenze di alto interesse geologico, vulcanologico, naturalistico, nonché parametri di comportamento, per un approccio e una lettura profonda dell’ambiente vulcanico.
La nostra figura ricopre un ruolo di fondamentale importanza: non ci limitiamo alla semplice conoscenza, ma allo studio costante del territorio e dei fenomeni ad esso associati, requisito primario che permette di limitare il rischio legato all’ambiente in cui operiamo, garantendo alti standard di competenza,sicurezza e affidabilità. Per noi la professionalità è importante come anche la passione che ognuno di noi impiega per garantire un’esperienza unica a chi decide di affidarsi a noi. Il vulcano è parte integrante della nostra vita.

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Le Guide oggi

La Guida odierna è cambiata rispetto a quella di un tempo, si è evoluta con la società adattandosi alle nuove esigenze, ma comunque custodisce i valori etici, morali e tradizionali di un tempo. Resta ben salda quella visione romantica tipica della Guida stessa, una caratteristica fondamentale che attesta la passione per questo difficile mestiere e soprattutto la capacità di trovare un perfetto equilibrio nel relazionarsi e nel trasmettere le conoscenze di un ambiente fortemente dinamico, come i vulcani attivi. Il nostro ruolo, oltre ad accompagnare è quello di far conoscere la montagna nei suoi molteplici aspetti, trasmettere conoscenze tecniche, sull’orientamento e la sensibilizzazione per una lettura profonda dell’ambiente circostante, requisito primario per la fruizione e la conoscenza dell’ambiente montano. É fondamentale condividere insieme al turista e all’escursionista la passione che ogni guida impiega giorno dopo giorno, instancabilmente attraverso racconti, regole, nozioni e aneddoti.  Le guide hanno quindi l’importante compito di legare e far conoscere al mondo se stessi, la cultura e soprattutto l’ambiente in cui operano.

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La Guida sul vulcano5 GUIDE 

La guida è colui che vive con passione ed è cresciuto sul Vulcano. Fare il nostro lavoro significa avere alle spalle una grande esperienza maturata al seguito di una costante, continua e assidua frequenza del territorio nonché delle materie scientifiche legate all’ambiente, senza trascurare il grande senso di responsabilità, che ci caratterizza, vista l’esposizione ai pericoli. Operare su un vulcano attivo significa leggere e valutare costantemente i fenomeni eruttivi in corso, apportando delle modifiche ai propri percorsi in relazione all’attività vulcanica, che spesso modifica radicalmente i versanti interessati. È fondamentale valutare tutti gli aspetti legati all’accompagnamento in aree in costante evoluzione per garantire al turista la possibilità di scoprire ed ammirare in sicurezza lo spettacolo offerto dal nostro vulcano. Essere condotti sulla vetta in prossimità dei crateri attivi per molti significa la realizzazione di un sogno. Dunque dare la possibilità di scoprire e ammirare luoghi e fenomeni unici per le guide é fondamentale e tale opportunità è possibile se ci si affida a delle figure esperte formate, abilitate e maturate al seguito di anni di esperienza sui territori vulcanici.

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Le Guide Vulcanologiche
* Accompagnano nelle escursioni sui vulcani
* Sono profondi conoscitori dell’ambiente in cui operano
* Sono professionisti iscritti negli elenchi speciali dei Collegi Regionali e Provinciali delle Guide Alpine
* Sono dotate di tesserino di riconoscimento
* Sono stati abilitati dopo un percorso formativo di durata e livello elevati
* Oltre alle Guide Alpine, sono le uniche figure che possono accompagnare a livello professionale sui vulcani, ai sensi della L.R. del 6/04/96.

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Quella con il titolo  è una delle tante fantastiche foto che mi fa capire quanto siano profonde le mie radici. Questo scatto ritrae mio nonno Vincenzo Greco alla mia stessa età ( 23 anni ) che accompagna un gruppo di viaggiatori. Mio nonno è il ragazzo in primo piano con la camicia a quadretti, il capello in testa e le mani unite a tenere le cinghie dello zaino.  Da notare le coperte che ognuno di loro portava con se, unico modo per ripararsi dal freddo in quota.
E’ un onore per me sentire il mio nome echeggiare nuovamente tra le lave del vulcano.

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