FONTE: INGVVULCANI
di Boris Behncke
Dopo il suo risveglio a partire dal mese di luglio e la graduale intensificazione dell’attività eruttiva ai crateri sommitali, l’Etna ha iniziato a produrre un nuovo episodio di attività stromboliana ed emissione di colate di lava nella notte fra il 23 e il 24 agosto 2018 (figura 1).
Nel tardo pomeriggio del 23 agosto, un repentino aumento dell’ampiezza del tremore vulcanico (figura 2) ha annunciato l’inizio di una debole attività esplosiva dalla cosiddetta “bocca della sella”, che si trova esattamente a metà fra il vecchio cono del Cratere di Sud-Est e quello del Nuovo Cratere di Sud-Est.
Questa attività è rapidamente diventata quasi continua, con lanci di bombe laviche incandescenti fino a circa 100-150 m sopra il cratere. Verso le ore 20:30 (locali), si è osservato un piccolo flusso lavico che veniva emesso da un’altra bocca del Nuovo Cratere di Sud-Est, quella ubicata sull’alto fianco orientale del suo cono; l’emissione di lava è stata accompagnata da sporadiche e deboli esplosioni dalla medesima bocca. Questo flusso si è lentamente allungato in direzione della Valle del Bove (versante orientale), rallentando dopo aver percorso poche centinaia di metri. Poco dopo, è iniziato anche un trabocco lavico dalla “bocca della sella”, che si è riversato sul fianco settentrionale del cono del Nuovo Cratere di Sud-Est, raggiungendo la sua base in tarda serata (figura 3).
Nelle ore successive, l’attività è andata avanti senza variazioni significative. All’alba del 24 agosto, l’ampiezza del tremore vulcanico ha cominciato a diminuire leggermente e l’attività stromboliana era meno intensa. Tuttavia, in mattinata, si è osservato anche un nuovo, piccolo trabocco lavico verso l’alto versante meridionale del cono del Nuovo Cratere di Sud-Est, che ha raggiunto una lunghezza di poche decine di metri. Dopo le ore 09:20, è iniziata anche una continua emissione di cenere (figura 4), che ha alimentato un pennacchio alto diverse centinaia di metri sopra il cratere.
Figura 4.Emissione di cenere dal Nuovo Cratere di Sud-Est, registrata dalla telecamera di sorveglianza visiva dell’INGV-Osservatorio Etneo sulla Montagnola, a 3 km a sud dalla cima dell’Etna, alle ore 09:54 locali (07:54 UTC).
Durante la giornata del 25 agosto l’intensità dell’attività stromboliana alla bocca della sella è gradualmente diminuita. L’emissione di cenere è diventata debole ed occasionale. L’unico flusso lavico rimasto attivo, alimentato dalla bocca della sella, è quello che si sviluppa in direzione Nord e rimane confinato nella parte alta della Valle del Leone. L’ampiezza del tremore vulcanico è rimasta invariata su livelli medio-alti. I fenomeni eruttivi sono costantemente monitorati dall’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
La “bocca della sella” si era formata inizialmente durante un episodio parossistico a fine gennaio – inizio febbraio 2015 e si era riattivata durante una serie di episodi eruttivi tra febbraio e aprile 2017. Quest’ultima attività ha costruito un piccolo cono piroclastico esattamente nell’area dove una volta una profonda sella separava il vecchio cono del Cratere di Sud-Est dal Nuovo Cratere di Sud-Est. In realtà, l’ultimo episodio, del 26-27 aprile 2017, aveva creato due altre bocche accanto a quella originale; è la più settentrionale fra esse ad essere la fonte dell’attività in corso. Per alcune settimane, a maggio-giugno 2017, questa bocca ha prodotto piccole emissioni di cenere e rare esplosioni stromboliane; rare emissioni di cenere sono anche avvenute fra ottobre 2017 ed aprile 2018.
La bocca sull’alto fianco orientale del Nuovo Cratere di Sud-Est, invece, si è formata a fine novembre 2015 ed è stata la fonte di un episodio di attività stromboliana ed emissione di colate laviche il 6-8 dicembre 2015. Nell’inverno 2017-2018, ha prodotto numerose piccole emissioni di cenere e, da inizio agosto 2018, piccole esplosioni stromboliane.
La figura 5 mostra l’ubicazione dei crateri sommitali e delle loro varie bocche (in particolare nel caso del complesso Cratere di Sud-Est – Nuovo Cratere di Sud-Est) evidenziando le due bocche in attività dalla sera del 23 agosto 2018.
Figura 5. Mappa dei crateri sommitali dell’Etna (modello digitale del terreno di base del 2014, Laboratorio di Aerogeofisica-Sezione Roma 2, modificato). Le due bocche eruttive del Nuovo Cratere di Sud-Est attive dalla sera del 23 agosto 2018 sono evidenziate con la scritta in rosso-giallo. I pallini rossi indicano le bocche eruttive che negli ultimi giorni sono stati sede di attività eruttiva, quello in arancione una bocca con possibile attività eruttiva, e quello giallo una bocca degassante ma senza attività eruttiva.
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Nel video l’attività eruttiva com’era all’alba del 24 agosto (fonte: Comunicazione social INGV)
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