di Gaetano Perricone

Non lo posso nascondere: mi secca molto, cari amici del Vulcanico rosanero, scrivere sul primo ko per giunta casalingo per i rosanero in questa nuova stagione, sono abbastanza amareggiato e deluso. Non mi aspettavo non tanto il risultato negativo, che nel calcio è sempre possibile, ma è stata forte la scossa che ho avuto, non credo di essere il solo, dopo la partita di sabato sera: un tuffo nella dura realtà della Serie B. Ma voglio subito aggiungere che mi sembra eccessivo e inappropriato, soprattutto prematuro, quel certo clima di preoccupazione che percepisco in queste ore in molti commenti: buttare subito il bambino con l’acqua sporca, come si dice in casi del genere, credo sia quanto di peggio e più deleterio si possa fare, passare dal grande entusiasmo allo scoramento è completamente sbagliato. Siamo appena all’inizio, toccherà all’allenatore provare a rimediare subito con i buoni rinforzi messi a disposizione dalla società.

Il gol del momentaneo pareggio di Matteo Brunori

Sintetizzo il mio pensiero, come già fatto nelle precedenti partite, rilanciando il post che ho scritto a caldo sul mio profilo Facebook: “Arriva per il #Palermo la prima, meritata sconfitta nel campionato di Serie B, finisce dopo un anno e mezzo l’imbattibilità dello stadio Renzo Barbera. Gondo trascina un Ascoli superiore in campo e fa nerissimi i padroni di casa con una spettacolare tripletta, favorita dalla difesa palermitana stasera davvero imbarazzante, una banda del buco. Il solito Matteo e il neo acquisto Segre rendono il risultato alla fine meno eclatante di quanto avrebbe potuto essere. Comunque meglio che sia successo adesso, alla terza giornata: è una sconfitta amara ma salutare, che ci fa capire che il Palermo è pur sempre una neopromossa che avrà a che fare con squadre e giocatori avversari di livello tecnico nettamente superiore rispetto a quelli della C. E mister Eugenio Corini, anche lui stasera in evidente sofferenza, con l’inserimento dei nuovi acquisti dovrà dare forza e qualità a una squadra che ha comunque, lo ha dimostrato anche in questa sfida complicata, grande temperamento e voglia di lottare”.  Potrei fermarmi, in fondo ho detto tutto, ma qualcosa voglio aggiungerla – non molto perché so bene che ai tifosi non piace molto leggere chiacchiere dopo una sconfitta – seguendo lo schema fin qui adottato in questa rubrica.

Il gol di testa di Jacopo Segre

COSE BELLE – Non sono molte, a occhio e croce. Certamente lo è la più che frizzante prestazione di Nicola Valente nel primo tempo, fin quando le energie lo hanno sostenuto al meglio, anche se il fallo che gli è costato l’espulsione nel finale ha rovinato la sua prestazione. Cosa bella è anche la puntualità e prontezza con cui Matteo Brunori si è fatto trovare pronto all’appuntamento con il gol del pareggio, confermando qualora ce ne fosse bisogno l’importanza e il valore della sua presenza in area avversaria. Lo sono anche, per quello che abbiamo potuto vedere e non è molto (secondo me poteva e doveva essere di più, avrebbero potuto e forse dovuto entrare in campo già all’inizio del secondo tempo), gli ingressi nel corso della ripresa del nuovi centrocampisti Leo Stulac – si è visto subito il piede fino e la visione di gioco – e Jacopo Segre, che ha pure segnato con un bel colpo di testa e soprattutto un’ottima incursione il gol della speranza. Ha fatto benino anche Bettella in difesa ma non era difficile dopo tanti strafalcioni dei compagni, meno brillante il debutto di Di Mariano in avanti, ma non era forse per lui la partita giusta e dunque aspettiamo con fiducia alla prossima occasione.

Eugenio Corini

COSE MENO BELLE – Certamente, lo hanno detto e scritto in tutte le salse i commentatori e cronisti rosanero ben più bravi e lucidi di me, una cosa brutta e soprattutto preoccupante della prestazione del Palermo contro l’Ascoli è stata la fragilità, uso un eufemismo, della difesa, che ha preso tre gol soprattutto per responsabilità proprie, con tanto di cappello al realizzatore ivoriano Cedric Gondo che è sicuramente un bravo attaccante ma non è il mostro devastante visto contro i rosanero e ha rischiato di subirne altri dalle devastanti scorribande offensive degli ascolani, con Caligara, Bidauoi e compagni che in certi momenti sembravano inarrestabili. Le critiche più pesanti, insieme ai troppi fischi che si potevano pure evitare, sono toccate a Lancini e Crivello, sicuramente protagonisti principali di quella che nelle occasioni decisive per gli ospiti è apparsa un vera e propria banda del buco, ma non mi pare che Nedelcearu si sia salvato da questo tracollo difensivo generale, tutt’altro direi se guardiamo tutti i gol ospiti. E nemmeno il portiere Pigliacelli si può considerare esente da colpe, mentre sicuramente ha fatto un passo indietro il filtro di centrocampo Damiani-Broh. Una brutta giornata generale, insomma, resa ancora più evidente dalla forza complessiva di un’avversaria valida ma non trascendentale, alla portata di quello che dovrebbe essere il miglior Palermo al completo, ma che ha fatto brutalmente, io aggiungo fortunatamente capire presto che la neopromossa – non dimentichiamolo mai – squadra rosanero dovrà affrontare formazioni e giocatori forti altrettanto e anche di più dell’Ascoli e dovrà essere tecnicamente attrezzata per farlo. Archiviamo dunque senza drammi, con tranquillità, questa spiacevole sconfitta e guardiamo avanti: ora Corini potrà lavorare con i nuovi giocatori e il nuovo assetto che vorrà dare al suo Palermo, che dovrà provare a riscattarsi sabato prossimo alle 14 sull’insidioso campo della Reggina, con il recupero in difesa evidente importante di Marconi che ha scontato la squalifica, forse di Sala e la possibilità di utilizzare Ales Mateju, difensore della nazionale della Repubblica Ceca, sul quale l’allenatore rosanero pare confidi molto.

NOTE E CURIOSITA’ – Nella giornata che ha fatto registrare la fine della lunga imbattibilità del campo di casa dei rosanero, citerei solo il numero degli spettatori allo stadio Barbera: 22.163, di cui 10.550 abbonati, di più di quelli che c’erano nel debutto casalingo con il Perugia e che hanno fatto un tifo davvero intenso e costante fino all’ultimo. Bel pubblico, bellissimo tifo, numeri da Serie A, non dico niente di nuovo. Una valore aggiunto che la società guidata dal presidente Mirri e con alle spalle la potenza del City Group dovrà coltivare e coccolare, dando alla squadra e al suo allenatore tutto il meglio che serve quantomeno per non sfigurare in questa Serie B che abbiamo visto e molto di più vedremo di che pasta (e di quante difficoltà) è fatta.

Con il titolo: il primo gol di Cedric Gondo. Le foto dal sito ufficiale del Palermo https://www.palermofc.com/it/

 

 

Gaetano Perricone

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