di Gaetano Perricone
La debilitazione e la conseguente abulia da Covid, con cui ho a che fare in questi giorni, non mi impedisce di onorare il mio impegno settimanale con il Vulcanico rosanero. Sono particolarmente contento per la preziosissima vittoria dei ragazzi di Eugenio Corini allo stadio Barbera di venerdì sera e credo di dovere spendere qualche parola su questo risultato così importante, ma anche su una prestazione assolutamente positiva contro una squadra retrocessa dalla Serie A, di grande blasone, con ottimi giocatori, dunque tra le super favorite per la promozione.
E allora, come sempre, comincio dal post che ho scritto di getto subito dopo il fischio finale dell’arbitro Francesco Cosso, che riassume con accurata sintesi il mio pensiero. “Ma che gran Palermo, forte e guerriero: batte meritatamente il #GenoaCFC, una delle favoritissime della #SerieB con una prestazione davvero notevole e guadagna 3 punti molto importanti alla fine di una partita spettacolare e combattutissima.
Infinito e onnipresente #MatteoBrunori: segna il bellissimo gol decisivo, ne manca almeno altri due per le ottime parate del portiere ospite #Martinez, addirittura salva la sua porta dal pareggio con un doppio intervento da difensore baluardo. Ma tutta la squadra di #Corini, con la difesa impeccabile e il centrocampo nuovo di zecca in netta crescita, ha fatto il meglio che poteva e una citazione particolare la merita il portiere #MirkoPigliacelli, decisivo quanto il super goleador #Matteo. Bella serata di pallone rosanero, insomma, e buone e promettenti prospettive per il futuro del campionato”.
COSE BELLE – Innanzitutto quelle appena citate: il super centravanti e l’ottimo portiere, l’ultimo giocatore e il primo, quelli che decidono il risultato nella sostanza e al di là dell’andamento del gioco e la prestazione dei compagni di squadra, il numero 1 (in questo caso il 22, che è il numero scelto da Pigliacelli per la sua maglia) che deve salvare la sua porta con gli interventi giusti al momento giusto e il numero 9 che deve fare la cosa che più conta nel gioco del calcio, mettere la palla dentro la rete avversaria. Questa cosa cosa l’infinito, ribadisco, Matteo Brunori continua a farla con impressionante e fantastica regolarità: anche contro il fortissimo Genoa ha segnato il gol vincente “al bacio”, raccogliendo con il tempismo perfetto del super attaccante l’assist altrettanto al bacio di Di Mariano e fulminando Martinez. Un gol esemplare, da manuale, una perla, che conferma le qualità tecniche di questo giocatore che non finisce mai di stupire. Magari avrà anche lui il suo momento di calo, ma saprà essere comunque prezioso, come ha confermato venerdì sera frapponendosi davanti alla propria porta con il corpo, da difensore estremo, a un attacco del Genoa che sembrava destinato al gol. Dunque Matteo non si tira indietro ed è prezioso in ogni parte del campo.
Bravissimo e decisivo, come ho scritto sopra, anche il portiere Mirko Pigliacelli, che ha risposto con i fatti, con una prestazione brillante e sicura, a qualche critica di troppo. E infine, tra le cose belle, questa volta voglio citare anche il lavoro dell’allenatore Eugenio Corini: a qualche perplessità e scetticismo sul suo operato e sulle sue scelte – il mio compreso – , più o meno dichiarate, ha risposto con il lavoro, mettendo in campo un Palermo decisamente cresciuto, dal punto di vista del gioco, del temperamento, della determinazione, della corsa di quello che ci aveva lasciato perplessi in occasione della pesantissima sconfitta di Reggio Calabria. Deve lavorare ancora molto la squadra del “Genio“, ma bisogna dargli il tempo di farlo, anche se gli impegni sono pressanti e difficili, a cominciare dalla nuova grande sfida di sabato alle 14 a Frosinone, molto attesa dal popolo rosanero per il non dimenticato e indimenticabile precedente del 16 giugno 2018, era la finale dei play off per la Serie A, la partita dei due palloni in campo, vinsero i ciociari per 2-0 con tante polemiche anche per la direzione tutta in … una direzione, scusate il gioco di parole, dell’arbitro La Penna. Insomma, tra le due squadre e i tifosi c’è vecchia ruggine, per i rosanero voglia di rivincita.
COSE MENO BELLE – Non ne cito in particolare, non mi sembra il caso dopo una vittoria così bella tutta da godere. Certo, la difesa è ancora da assestare e registrare, a parte l’ottimo Buttaro. I centrali Marconi e Nedelceauru hanno retto con l’esperienza e il sacrificio, ma anche con qualche sofferenza, alle bordate della fortissimo coppia d’attacco genoana Ekuban-Coda, di più ha sofferto il generoso Mateju. Deve crescere ancora, pur avendo evidenziato buoni passi avanti, il terzetto di centrocampo, le tre S Stulac, Saric, Segre: ho comunque l’impressione che appena anche loro saranno pienamente integrati nella squadra, il Palermo avrà uno dei reparti centrali più validi del campionato. Hanno corso e sono stati spesso incisivi, con qualche errore di troppo, le ali Elia e Di Mariano.
NOTE E CURIOSITA’ – Due parole solo sul meraviglioso pubblico rosanero. C’erano 23.643 spettatori presenti sugli spalti, con Palermo-Genoa c’è stato il nuovo record allo stadio Barbera nel nuovo campionato di Serie B. Non sono gli oltre trentamila dei play off promozione, ma sono tantissimi, gioiosi, appassionati. E andranno crescendo se il Palermo saprà guadagnarsi la loro stima e il loro entusiasmo. Mi sembra giusto, dunque, chiudere con un omaggio alla grande passione rosanero e ricordare anche, come la vittoria dei rosanero contro il Genoa ci ha confermato con quel gol annullato agli ospito all’ultimo secondo del recupero per un millimetrico fuorigioco, che la fortuna aiuta gli audaci, “audentes fortuna iuvat”. E’ sempre una componente importante del successo, un giorno tocca a uno, un giorno a un altro.
Con il titolo: Matteo Brunori scocca il tiro del gol vincente. Le foto dal sito ufficiale Palermo FC
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