di Antonella De Francesco

ANTONELLA
Antonella De Francesco

Cosa lasciano quelli che partono da casa e cosa ritrovano al loro ritorno ?
Come cambia chi resta e in che modo vive chi ha scelto di rimanere lontano dai propri affetti? Cosa si porta con se ?
Di che cosa priva con la sua assenza quelli che ha lasciato ?
Di quali speranze si nutre il suo ritorno per chi aspetta e ha aspettato ?
Perché chi resta è arrabbiato con chi è andato via ? …
Questo melodramma del regista canadese Xavier Dolan “È solo la fine del mondo” vi attraverserà come una lama affilata e gli occhi dei protagonisti, tutti eccellenti, guarderanno nella vostra anima e non risponderanno a parole alle domande che vi porrete: loro vi guarderanno e basta .
Vi insegneranno il valore del non detto .
Vi spiegheranno, per esempio, che il grande di casa è quello che noi decidiamo sia il più forte e la storia dello scrittore teatrale interpretato da Gaspard Ulliel, che torna a casa dopo dodici anni, sarà solo un pretesto per farci compiere un viaggio a ritroso nelle nostre vite.

Si trova tutto in questo capolavoro: rabbia, gioia, ricordi, attese, speranze.
Piangerete subito dopo avere riso (strepitoso Vincent Cassel), perché alla fine tutti avranno compreso, anche senza parole e si correrà ai ripari con un saluto fugace che nasconde una pena non detta perché non si può confessare, la pena di chi non tornerà ed è tornato per dirlo.

La madre inanella le fila di un copione familiare, che almeno per una volta deve apparire perfetto, perché lei si è preparata e ha preparato gli altri affinché tutto sia perfetto. Lei chiede al figlio che ritorna protezione per i più fragili, per chi è rimasto e si aspetta che ciascuno riceva per la sua attesa quel conforto proprio da chi quel conforto era venuto a cercarlo.

Marion Cotillard, protagonista del film
Marion Cotillard, protagonista del film

Questo è un film sugli abbracci, sulla loro durata e sulla loro intensità, sugli addii che non si vorrebbero mai pronunciare e che si leggeranno negli occhi meravigliosi di Marion Cotillard che, testimone muta e consapevole, custodirà le ragioni vere del ritorno e, forse, anche quelle che tanto tempo prima avevano determinato la partenza. Delle volte si arriva a casa dai propri cari decisi a dire quello che ci opprime, ma la nostra stessa famiglia ce lo impedisce e finiamo con l’accontentarci di parlare del più e del meno o di non parlare affatto, per non turbare equilibri che il tempo e la distanza hanno costruito a nostra insaputa .
Da vedere assolutamente !!

Antonella De Francesco

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