di Gaetano Perricone

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Ci siamo: dalle 16,30 di oggi e fino alle 23,59 del 2 aprile prossimo, nella pagina di presentazione “Il Borgo dei Borghi” 2017 sul sito www.kilimangiaro.rai.it, potremo esprimere il nostro voto per eleggere il borgo vincitore di questa quarta edizione del popolarissimo concorso promosso dallo storico programma di turismo e tempo libero di Rai 3 condotto da Camilla Raznovich.

Anche IlVulcanico.it, con particolare piacere, si unisce alla grande e febbrile mobilitazione degli ultimi giorni e si esprime con i suoi lettori in modo chiaro: vota e fai votare la splendida Castiglione di Sicilia, magnifico borgo tra i venti comuni del Parco dell’Etna che si affaccia sulla valle dell’Alcantara, fascinosa e panoramica cittadina ricca di storia e di monumenti, importante città del Vino per la eccellente produzione di tante aziende del suo territorio.

Sono tanti, dunque, i motivi che ci spingono a votare e a suggerirvi di votare in massa (oltre che a visitarla) Castiglione di Sicilia per il titolo di “Borgo dei Borghi 2017”,  calando dopo i successi di Gangi, Montalbano Elicona e Sambuca di Sicilia uno strepitoso poker tutto siciliano al Kilimangiaro di RaiTre, che oggi pomeriggio farà conoscere con un ampio servizio la cittadina etnea, ultima delle serie dei venti borghi italiani finalisti a essere presentata prima dell’avvio delle votazioni. Come nelle precedenti edizioni, l’esito del voto sarà reso noto in uno “speciale” del Kilimangiaro su Rai Tre, in prima serata, la domenica di Pasqua 16 aprile.

Oggi presentiamo Castiglione di Sicilia ai lettori del Vulcanico con una bellissima sequenza di foto – per le quali ringraziamo l’Ufficio del Turismo del Comune e il collega Michele La Rosa – e con la eccellente scheda a seguire, intensa e completa, dalla guida ufficiale “Parco dell’Etna”, realizzata dal grande, compianto, Francesco Alaimo per Fabio Orlando editore.

Castiglione di Sicilia (621 m s.l.m, 3182 residenti). Posto su un ardito contrafforte roccioso, a dominare la splendida vallata dell’Alcantara, il sito ove oggi sorge Castiglione di Sicilia è stato da sempre abitato; alcuni recenti scavi archeologici, infatti, danno prova che il territorio era già densamente popolato nel Neolitico e soprattutto nelle Età del rame e del bronzo. In seguito, la storia della cittadina si identifica con quella dei grandi avvenimenti che videro Siracusa espandere il proprio dominio territoriale verso la costa nord della Sicilia; distrutta Naxos da Dionigi da Siracusa, i Calcidesi che avevano abitato l’antica colonia greca si rifugiarono verso l’interno, fondando, intorno al 496 a.C., Castiglione; poi, come il resto dell’Isola, essa ne avrebbe vissuto le alterne vicende.

L’attuale cittadina sorge in pieno Medioevo, in seguito alla cacciata degli Arabi da parte dei Normanni, attorno al Castello che si snodava in tre roccaforti collegate da passaggi sotterranei e la cui posizione dominava un ampio tratto del fiume Alcantara. L’importanza strategica  di questa roccaforte fu tale che il paese stesso fu nominato Quastallum, cioè semplicenente “Castello”, da cui i successivi toponimi Castellum e Castellione. Il XII secolo, poi, fu il periodo di maggiore slendire per la cittadina, tanto che Federico II di Svevia le concesse nel 1233 l’appellativo di Animosa.

Nonostante la furia devastatrice del terremoto del 1693, rimangono ancora oggi significative tracce della vicenda storica di Castiglione nei resti di una acropoli greca, in quelli di un tempietto bizantino, in una torre saracena, nello svettante Castello normanno e in alcune chiese che ne arricchiscono il centro storico. Ci riferiamo principalmente alla grande Chiesa Madre, alla Basilica della Madonna della Catena, a quella di Sant’Antonio. La prima, dedicata ai Santi Pietro e Paolo, sarebbe stata fondata dal Gran Conte Ruggero nel 1105, anche se l’abside, realizzata con conci regolari perfettamente tagliati, farebbe piuttosto pensare all’ultimo periodo della dominazione normanna. All’interno, fra le numerose opere d’arte, vi si possono ammirare il secentesco Crocefisso in legno d’arancio, alcune tele, quali la Visione di San Paolo e Sant’Anna ed una meridiana, l’unica esistente nella Valle dell’Alcantara, costruita dall’astronomo palermitano Temistocle Zona nel 1882.

La Basilica della Madonna della Catena, risalente alla metà del XVIII secolo, ospita all’interno il pregevolissimo simulacro della Madonna della Catena, in marmo di Carrara, realizzata intorno alla metà del XVI secolo probabilmente da Giacomo Gagini: la statua, di rara bellezza, ha a tratti fatture michelangiolesche. La Chiesa di Sant’Antonio Abate, una delle più interessanti di Castiglione, solo alla fine del XVIII secolo è stata completata con la facciata barocca che contrasta, in un raffinato gioco di luci e ombre, con lo svettante campanile in pietra lavica. All’interno, rilevanti sono le variopinte tarsie marmoree, eseguite intorno al 1712 da Tommaso Amato, un grande arco che divide l’abside dall’unica navata, le lesene laterali e due mensole raffiguranti una Scena di caccia e un Pappagallo che divora dei frutti e infine l’altare maggiore, nel cui paliotto spicca un medaglione raffigurante Sant’Antonio Abate.

Su una caratteristica ricca d’arenaria si erge il Cannizzo, simbolo della cittadina, una torre circolare risalente al periodo normanno-svevo, da dove i soldati controllavano l’accesso all’abitato. Da ricordare, ancora, i ruderi del tempietto bizantino a croce greca (VIII-IX secolo) di Santa Domenica, detto Cuba, dalla singolare struttura architettonica: l’impianto quadrangolare, innalzato con mura perimetrali in pietra lavica e cocciame, rivela una straordinaria varietà dei sistemi di volte impiegate per la copertura.

Sono tanti, dunque, i motivi per visitare e conoscere la bellissima e ospitale Castiglione di Sicilia. E soprattutto per votarla  e farla votare in massa per il gran titolo di “Borgo dei Borghi 2017″ !!!

 

 

 

 

Gaetano Perricone

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