Jean Claude Tanguy
Jean Claude Tanguy
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Santo Scalia

La Revue de L.A.V.E,  L’Association Volcanologique Européenne, dedica nell’ultimo numero (n. 194 del 2019) alla grande eruzione dell’Etna del 1669,  ricordata quest’anno in occasione del suo 350esimo anniversario da tantissime iniziative, un articolo a firma Jean-Claude Tanguy, illustre vulcanologo francese e grande studioso dell’Etna e Santo Scalia,  vera e propria memoria storica del nostro vulcano e straordinario “contributor” de IlVulcanico.it.

Facendo riferimento alle fonti bibliografiche, sia del passato (Tedeschi-Paternò, Borelli, Recupero, Satorius, De Fiore), sia recenti (Azzaro & Castelli, Branca & Al., Corsaro e Cristofolini e Patanè, Tanguy & Patanè), l’articolo dell’importante rivista francese ripercorre i momenti più significativi della disastrosa eruzione.  Viene ricordata l’impresa del tentativo (il primo, nella storia della vulcanologia) di deviazione della colata lavica.

Nell’articolo vengono presentate le rappresentazioni artistiche dell’eruzione, opera di Giacinto Platania: l’affresco presente nella sacrestia della Cattedrale di Catania e il dipinto dell’altare maggiore della chiesetta di Santa Maria La Scala (Acireale); del pittore acese vengono riportate le notizie biografiche.

Infine, anche grazie ad una interessante carta, vengono evidenziati i progressi della colata a varie date, fino al suo arrivo nel mare di Catania.
“Un bilancio catastrofico” è il titolo dell’ultimo paragrafo, con i dai numerici relativi all’estensione e al tasso medio di emissione delle colate, dati impressionanti

Gaetano Perricone

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