Ho avuto il grandissimo piacere di conoscere il Maestro Daniele Petralia – insieme alla sua signora, il bravissimo soprano greco Alexandra Oikomonou – in occasione di un delizioso concerto, una vera chicca, organizzato qualche anno fa nella suggestiva sede del Parco dell’Etna, l’antico ex Monastero Benedettino di San Nicolò La Rena a Nicolosi. Allora diresse la “sua” orchestra, la Filarmonica di Mascalucia.
Daniele è un musicista di altissimo livello: apprezzato pianista di consolidata esperienza internazionale, oltre che eccellente direttore d’orchestra. Ma oltre ad essere un grande professionista, il Daniele Petralia che ho conosciuto è un colto e amabile gentiluomo, sempre sorridente e disponibile. E’ stato facile e molto piacevole diventare amici.
E’ dunque un onore per IlVulcanico.it ospitare questa sua breve ed elegante riflessione sull’emozionante concerto dell’altro ieri sera a Catania, nella bellissima Chiesa della Badia di Sant’Agata, dal titolo “Il canto e la parola” in Bellini e Chopin”, tenuto davanti a oltre 400 persone per celebrare il 215° anniversario della nascita di Vincenzo Bellini.
Ringrazio di cuore Daniele Petralia, con l’auspicio che sia l’inizio di una graditissima collaborazione.
Ed ecco la sua riflessione.
di Daniele Petralia
Ci sono concerti che si fanno apprezzare per la bellezza della musica o per l’abilità degli interpreti; ma quando si uniscono una meravigliosa cornice come la Chiesa della Badia di Sant’Agata, una ricorrenza così densa di significati come il 215º della nascita di Vincenzo Bellini, il 30º della fondazione del Lions Club Catania Bellini ed un pubblico meraviglioso come quello intervenuto il 3 Novembre 2016, allora si può parlare di un evento magico.
L’artista, in quanto interprete, ha innanzitutto bisogno di comunicare e di farsi veicolo del messaggio musicale e, ove egli trova un’empatia con il pubblico che lo ascolta, lì si crea un’affinità che da luogo ed emozioni straordinarie. Lo scambio osmotico di sensazioni riempie allora di gioia l’esecutore e stabilisce una relazione artistica con il fruitore dell’evento musicale.
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