Fonte: INGVVulcani

di Boris Behncke e Marco Neri

Negli ultimi giorni ha preso sempre più vigore l’attività stromboliana ed effusiva alla bocca orientale del Nuovo Cratere di Sud-Est dell’Etna. Favorita da ottime condizioni di visibilità, questa particolare attività eruttiva è stata ripresa con immagini e video molto suggestivi. Qui facciamo il punto sulla situazione eruttiva attuale, inquadrandola in un contesto di avvenimenti un po’ più ampio che inizia dalla scorsa estate.

Dopo la modesta ma spettacolare eruzione al Nuovo Cratere di Sud-Est dell’Etna avvenuta tra il  23 e il 29 agosto 2018 , il vulcano non si è mai completamente assopito. L’attività ai crateri sommitali è continuata con esplosioni stromboliane all’interno dei crateri Bocca Nuova e Nord-Est e sporadiche, modeste esplosioni al Nuovo Cratere di Sud-Est.

Da circa un mese, però, si osserva nuovamente un graduale aumento dell’attività al Nuovo Cratere di Sud-Est, in particolare alla sua bocca più orientale, quella apertasi il 25 novembre 2015, che era fra le bocche attive durante l’eruzione di fine agosto e che, nel seguito dell’articolo, chiameremo “Bocca-E”. All’inizio di novembre 2018 le esplosioni stromboliane avvenivano ad un ritmo di una ogni 15-20 minuti e cominciavano a costruire un conetto minuscolo all’interno della Bocca-E (figura 1).

Bocca orientale del Nuovo Cratere di Sud-Est
Figura 1 – Il piccolo cono di scorie all’inizio della sua crescita all’interno della bocca orientale (chiamata anche “Bocca-E” in questo articolo) del Nuovo Cratere di Sud-Est, visto da Est. Foto aerea del 9 novembre 2018, scattata da Stefano Branca (INGV-Osservatorio Etneo).

 

Nelle settimane successive, la frequenza delle esplosioni è gradualmente aumentata e la sera del 20 novembre, una piccolissima colata di lava si è riversata dal conetto verso il fondo della Bocca-E, arrestandosi dopo poche ore e dopo avere raggiunto una lunghezza di alcune decine di metri. Nei giorni seguenti, dal fianco orientale del conetto si sono frequentemente staccati blocchi lavici incandescenti che, rotolando verso il basso, hanno prodotto scie luminose che potevano dare l’impressione di una ripresa dell’attività effusiva. Tuttavia, solo la sera del 28 novembre si è osservata la formazione di un vero piccolo flusso lavico. Molto lentamente questa colata si è espansa verso il basso, superando l’orlo orientale della Bocca-E e riversandosi sul fianco del Nuovo Cratere di Sud-Est per una lunghezza di un centinaio di metri. Lungo tutto il percorso della colata, continuavano a staccarsi numerosi blocchi lavici incandescenti che sono rotolati a valle, creando l’impressione di una colata molto più estesa nelle foto diffuse sul web e sui vari social media (figura 2).

Attività stromboliana al Nuovo Cratere di Sud-Est
Figura 2 – Attività stromboliana ed emissione di una piccola colata di lava dalla bocca orientale del Nuovo Cratere di Sud-Est, vista da Est all’alba del 29 novembre 2018. La colata lavica è molto corta, ma il distacco e il rotolamento di numerosi blocchi incandescenti dal fronte e dai lati della colata generano l’impressione che la colata stessa raggiunga la base del Nuovo Cratere di Sud-Est. Si nota anche che il conetto di scorie dentro la Bocca-E è cresciuto notevolmente rispetto a quanto osservabile nella figura 1. Foto di Giò Giusa.

 

Fra le peculiarità dell’attività eruttiva, ancora in corso al momento di pubblicazione di questo articolo (7 dicembre 2018), sono i frequenti cambiamenti nella direzione delle colate di lava, che solitamente si espandono per poche centinaia di metri sul fianco orientale del Nuovo Cratere di Sud-Est e poi si arrestano. La stessa sorgente delle colate è diventata una struttura ormai complessa, formata in parte dalla spinta del magma che inarca verso l’alto una parte del conetto piroclastico, e in parte dall’accumulo di lava molto viscosa in superficie, che spesso non riesce a fluire ma produce il rotolamento di numerosi blocchi incandescenti. Questa struttura cambia aspetto in continuazione e rimane distinta dal conetto di scorie che è sede dell’attività stromboliana, anche se vicinissima a quest’ultimo (figura 3).

Schema del teatro eruttivo alla bocca orientale del Nuovo Cratere di Sud-Est
Figura 3 – Schema del teatro eruttivo attivo alla bocca orientale (Bocca-E) del Nuovo Cratere di Sud-Est. La foto sullo sfondo è stata scattata il 5 dicembre 2018 da Gianni Pennisi.

 

Così come l’attività effusiva, anche l’attività esplosiva mostra delle fluttuazioni: spesso si osservano sequenze di 5-10 esplosioni in rapida successione, separate da intervalli di alcuni minuti di sostanziale quiete. In altri momenti l’attività diventa continua per qualche ora, con esplosioni stromboliane ogni 3-5 secondi. In linee generali, questa attività al momento è di intensità piuttosto modesta, abbastanza simile all’attività stromboliana del Cratere di Sud-Est avvenuta tra il 1996 ed il 1998.

Infine, c’è da notare che continua anche una vivace attività stromboliana all’interno della Bocca Nuova e del Cratere di Nord-Est, per cui al momento sono in attività tre dei quattro crateri sommitali dell’Etna (figura 4). Anche questa situazione ricorda quanto osservato  alla fine degli anni ’90, quando l’Etna stava vivendo un lungo periodo di continua attività sommitale durato 6 anni.

Attività stromboliana in area craterica sommitale dell'Etna
Figura 4 – Attività al cratere Bocca Nuova (a sinistra) e alla bocca orientale (Bocca-E) del Nuovo Cratere di Sud-Est (a destra), nelle prime ore del 5 dicembre 2018, vista da Tremestieri Etneo sul versante meridionale dell’Etna. Foto di Boris Behncke.

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Con il titolo: uno scatto di stasera di Boris Behncke da Fornazzo di Milo

Gaetano Perricone

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