di Sergio Mangiameli
Quando un libro vive nelle menti dei lettori, ha raggiunto il suo scopo. E’ quanto è successo sabato scorso con i ragazzi di primo e secondo anno del Liceo Scientifico “Antonino Russo Giusti” di Belpasso , per “Etna, patrimonio dell’umanità – Manuale raccontato di vulcanologia” (Salvo Caffo, Sergio Mangiameli, illustrazioni di Riccardo La Spina, Giuseppe Maimone editore.). Guidati dalle professoresse Anna Policano Campisi, d’inglese, e Finuccia Castro, di lettere, dopo aver letto il manuale, hanno prodotto elaborati scientifici, letterari e artistici dai tratti così intensi da suscitarmi imprevista meraviglia e vera speranza, e fare in modo che rispondessi alla domanda “Raccontateci un mito” così: “Il mito siete voi, siate orgogliosi di voi stessi e dei vostri professori”.
Che l’Etna venga disegnata straordinariamente bene metà maschio e metà femmina, o sia gay, che si riproponga con estro e passione la storia di Encelado con le ombre cinesi, che si riporti passo dopo passo su mappa ricostruita il percorso di Vulc e Geo alla scoperta dell’Etna, che si estrapoli anche la vita e la morte della colata più importante di epoca storica (quella del 1669), che si tratti con sapere scientifico il confronto tra il Vesuvio e l’Etna, è insperatamente tanto e riempie la gola di emozione per quella cosa che ogni scrittore si augura in silenzio: le proprie parole siano legna per falò d’immaginazione creativa altrui. Vivere altrove trasformate è il destino migliore.
La consapevolezza, questi ragazzi, ce l’hanno. Possono difendere quello che credo sia entrato nei loro cuori: il nostro ambiente, l’orizzonte di tutti. Ho la prova della mia convinzione: un taccuino con gli appunti di Geo. Vi riporto la premessa:
“Nel dirvi grazie per averci raccontato in modo originale il nostro vulcano, vogliamo farvi dono di questo taccuino, dove abbiamo raccolto tutti i passi in cui Geo appunta i propri dissennati pensieri, usando le parole e unendole tra loro, per scrivere e liberarsi così del peso a tratti insopportabile. Abbiamo però voluto farli nostri e per questo ve li riproponiamo dopo averli tradotti in inglese: nel nostro taccuino troverete quindi la nostra versione in inglese con il testo originale in italiano a fronte. Vogliate perdonarci se troverete qualche imprecisione: d’altronde appartiene alla natura del taccuino di viaggio una certa spontaneità di realizzazione”. Firmato: gli alunni della II B.
Questi sono i nostri ragazzi e questa è la nostra scuola: guai a trattarli male.
Buona domenica a tutti.
(Gaetano Perricone). Solo per aggiungere, alle parole come sempre emozionanti di Sergio e alla mia gioia di esserci stato accanto ad amici straordinari e studenti e insegnanti speciali, che per il Vulcanico anche questa splendida mattinata scolastica è il modo ideale per celebrare la Giornata della Terra. Perché i ragazzi, più che mai loro, come osserva mirabilmente Sergio Mangiameli: “Possono difendere quello che credo sia entrato nei loro cuori: il nostro ambiente, l’orizzonte di tutti”.
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