di Gaetano Perricone
Dedicato a Giuseppe Famiani, 30 anni, di San Teodoro, diventato in pochi giorni una vera celebrità grazie al suo grandissimo amore per l’Etna e alla sua passione per la fotografia. Dedicato ai tanti ragazzi che, come lui, hanno fatto e fanno del legame affettivo con il magico Vulcano un pezzo fondamentale della loro vita …
“Invito i giovani come me a credere nei propri sogni. Questa inaspettata vittoria, in quanto ottenuta in un contesto ancora più prestigioso rispetto a Bressanone (45.000 foto in gara di fotografi di 127 paesi nel mondo), è la riconferma che qualsiasi cosa fatta con passione, con il cuore e la determinazione, può ottenere risultati che sembrano impossibili”.
Queste parole, dense di emozioni, Giuseppe Famiani me le ha scritte stanotte tramite chat facebook a conclusione della una nuova, trionfale serata di Siena, che lo ho visto vincitore anche dell’International Photo Awards, un concorso fotografico di assoluto livello mondiale, dopo il recentissimo, altrettanto grande successo all’International Mountain Summit di Bressanone. Mi ha anche scritto, aggiungo con molto piacere: “Grazie Gaetano, mi porti fortuna, devo dire”. Perché quando ci siamo visti, appena mercoledì scorso, a fronte delle sue perplessità gli ho pronosticato convinto che, con quella formidabile foto,  avrebbe spopolato anche a Siena nonostante una concorrenza molto più ampia e agguerrita rispetto a Bressanone.
La foto vincente è la stessa, straordinaria, che ha fatto davvero il giro del mondo: il momento-clou della potente, impressionante, spettacolare eruzione dell’Etna del 4 dicembre 2015, immortalato alle 10,27 da Giuseppe con uno scatto perentorio, dagli esiti incredibilmente suggestivi e affascinanti, che hanno letteralmente ammaliato le giurie di Bressanone e poi di Siena.
Il Vulcanico pensava a Giuseppe Famiani ieri nella tarda serata, dopo che lui mi aveva comunicato in tempo reale il suo nuovo, fantastico successo, guardando la copia autografata della ormai famosa foto che ho già accuratamente incorniciato e che adesso diventa sempre più preziosa.  Pensavo con grande gioia a Giuseppe, questo ragazzo estremamente mite e gentile, sofferente come tanti suoi coetanei per i problemi di lavoro ma con grande dignità, che grazie alla Muntagna, che sa essere generosissima con chi la ama, è improvvisamente diventato famoso. Mi ha fatto venire in mente il ritornello della vecchia e sempre bellissima canzone di Gianni Morandi: c’era un ragazzo, che come me, amava l’Etna … E stamattina, già sveglio da fin troppo tempo a causa del cambiamento di orario, mi sono messo a scrivere di lui, della sua storia, di quella cosa che si chiama passione per l’Etna.
E’ la stessa passione, autentica e commovente, profonda e genuina, che anima tanti altri ragazzi, belle persone, che ho avuto il piacere di conoscere in questi bellissimi anni di vita sul Vulcano, quella che io chiamo la mia seconda vita. Si chiamano Klaus, Antonio, Lorenzo, Simone, Daniele, Vincenzo, Guglielmo, Alfio, Fabrizio, Antonella, Lidia, sono i primi nomi che mi passano in mente… ma si chiamano anche in tanti altri modi. Poi ci sono anche i ragazzi più grandi: si chiamano Sergio, Giovanni, Salvo, Marco, Stefano, Rosario, Umberto, Antonella, Leonardo, Walter, Roberta, Monica, Giuseppe … sono i primi nomi che mi vengono in mente, ma si chiamano anche in tanti altri modi, questi ragazzi non più ragazzi, ma ragazzi nel cuore, che fanno cose diverse, ma sono tutti accomunati dalla stessa passione per questo luogo e questa natura unica e speciale, che ti prende e non ti lascia più. Si chiamano anche Gaetano …
A proposito di Etna, sento in questi giorni pronunciare di nuovo frequentemente una parola inglese che – metto le mani avanti dopo l’articolo dell’altro ieri … – non mi piace proprio per niente, ma che riprendo perché adesso mi serve scriverla: brand, in italiano marchio. Il marchio Etna per lanciare progetti imprenditoriali per il cosiddetto, siamo sempre lì, sviluppo del territorio.
Giuseppe Famiani con il premio di Siena
Giuseppe Famiani con il premio di Siena
FAMIANI
Famiani al Parco dell’Etna con la sua foto

Ecco, per me il vero “brand”, il marchio dell’Etna patrimonio autentico dell’Umanità, ciò che è, è stato e sempre sarà comune sentire delle persone, tantissime e di ogni angolo del Pianeta, che amano il Vulcano dei Vulcani, è proprio la immensa passione di Giuseppe Famiani e di tutti i ragazzi come lui … Senza questa forza vera e trascinante, pulita e generosa, antica e tramandata nel tempo, che viene dall’anima, dalla nostra anima, che c’è o che non c’è e non si può costruire a tavolino, non credo si possa costruire nessun progetto importante.

Il “brand”, il marchio dell’Etna nel mondo, è il Vulcano Patrimonio dell’UNESCO con la sua magica e unica natura, espressa in modo sublime dalla foto di Giuseppe Famiani, ma è anche la passione e l’amore puro che verso l’Etna nutrono Giuseppe e quelli come lui.
C’era un ragazzo, che come me, amava l’Etna …
 

Gaetano Perricone

Leggi tutti gli articoli

Commenti recenti