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Domani, giovedì 14 febbraio 2019, a Palermo,  con inizio alle ore 15, all’Aula Fici dell’Ospedale Cervello, presentazione del libro “Diversamente nonno”, Gaetano Perricone, Algra Editore, 128 pagine, (euro 12), nell’ambito dell’importante incontro-dibattito “Storie di nonni, tra spazio interno e relazioni sociali”, promosso e organizzato dalla S.I.P.Ped, Società Italiana Psicologia Pediatrica e che analizza, con gli interventi di relatori qualificatissimi, ruolo e figura dei nonni sotto il profilo psicologico e sociale. Dalle 17,15 alle 18, la dott.ssa Antonella Postorino, psicologa e consigliere dell’Ordine professionale, intervisterà l’autore.

di Gaetano Perricone

Eccoci arrivati al momento che, quando scrissi “Diversamente nonno” definendolo  con  autoironia “un non libro di un non scrittore” e decisi comunque di autopubblicarlo per lasciare un piccolo regalo per la vita a mio nipote Andrea (lo ricorderanno bene tutti quelli che mi hanno seguito con grande affetto fin dall’inizio di questa splendida avventura), non avrei mai immaginato, pur sognandolo: domani quello che è diventato un libro a tutti gli effetti, con tanto di editore, veste grafica piuttosto elegante, prefazione di lusso, vetrina in libreria, sarà presentato in grande stile a Palermo. E, cosa che mi riempie di emozione, questo avverrà nella mia amata città d’origine e davanti a tanti amici della vita, che già mi hanno molto amabilmente preannunciato la loro presenza.

IO E LIBRO

Sta proprio qui la mia grande emozione, al di là della presentazione in pubblico, alla quale da vecchio giornalista e uomo della comunicazione sono abituato: a Palermo, domani, in occasione e insieme ad un evento per me così importante e prestigioso, si riannoderanno i fili di quelle che io definisco sempre “le mie due vite”, la prima palermitana di oltre 40 anni, la secondo alle pendici dell'(amatissima) Etna di oltre 20. E ciò avverrà – proprio nel giorno di San Valentino – attraverso e grazie a una storia d’amore meravigliosa, quella di un “diversamente nonno” con  il suo delizioso nipotino, che io racconto nel libro e che la mia vita l’ha totalmente cambiato. In meglio.

Per tutto ciò devo ringraziare alcune persone e voglio farlo qui prima di domani, in pubblico: il mio editore, Alfio Grasso, che ha creduto nel libro e ha deciso di pubblicarlo, nonostante l’handicap commerciale della precedente autopubblicazione, che ha riscosso parecchi consensi; la S.I.P.Ped, Società Italiana Psicologia Pediatrica, che ha organizzato e promosso il meraviglioso incontro di domani (lo fa spesso, affrontando temi di grande interesse sociale) che dà lustro e prestigio al libro e in particolare la presidente Giovanna Perricone, con la quale condividiamo cognome e affetti, alla quale sento di esprimere profonda gratitudine; la dottoressa Antonella Postorino, che mi dedicherà nella pubblica intervista (e mi ha già dedicato in fase di preparazione) parte del suo prezioso tempo; tutti gli amici che hanno letto “Diversamente nonno” e hanno manifestato su Facebook il loro apprezzamento, dando al libro una spinta importante; ActionAid Italia Onlus per avermi concesso l’onore del logo, perché  parte del ricavato della vendita di questo libro andrà in beneficenza a questa grande organizzazione internazionale, con la quale  sostengo da tempo una bimba adottata a distanza; e, dulcis in fundo, il mio dolcissimo Andrea e con lui i suoi genitori e la sua adorata e adorabile nonna, senza la quale non avrei mai potuto raccontare questa fantastica storia.

Copertina-G-Perricone CORRETTA

Per anticiparvi qualcosa sui contenuti del libro, riporto alcune delle meravigliose parole, profonde e infinitamente gratificanti, scritte dalla professoressa Perricone nella sua recensione. “Un testo che ti mette l’aquilone nella mente e ti trascina il cuore ridefinendo una storia del “famigliare” che, cominciata tanto tempo fa all’interno di affetti trigenerazionali, oggi si sviluppa nella relazione con Andrea, un diversamente nipote che consente al diversamente nonno di esprimere e dare corpo ad una condizione di generatività e gli permette di essere origine e creazione di legami veri e autentici … L’autore riesce a dare al racconto sia il potere di esprimere che di promuovere euforia, quella euforia della giovinezza dell’anima, che dà un senso alla quotidianità e definisce il meraviglioso approccio alla relazione tra un bambino e un adulto molto adulto che Gaetano Perricone chiama nonnite” .

E poi mi piace molto riportare anche le appassionate e bellissime riflessioni di alcuni nonni, carissimi e affettuosi amici ma anche persone di grande spessore culturale, che mi hanno fatto l’onore di leggerlo e di pubblicare poi su Facebook i loro pensieri.

IN LIBRERIA

LAURA BARBARINO

Caro Gaetano, grazie per avermi concesso il privilegio di entrare nel tuo mondo privato. L’ho fatto in punta di piedi e con il dovuto riguardo. Leggendo le pagine di “Diversamente nonno”, ho avuto la conferma delle mie percezioni e intuizioni sulla tua persona.

Il libro è la confessione sincera e disarmante di un uomo che, spogliandosi di ogni sovrastruttura, mette a nudo il suo animo e i suoi sentimenti d’amore verso una creaturina, Andrea, che con la sua venuta al mondo ha spezzato tutti i canoni delle ovvie relazioni parentali e ti ha reso Nonno. Il tuo rapporto con Andrea è la realizzazione piena e totale del tuo bisogno d’esserci per donare amore e il piccolo lo ha compreso fin dal primo abbraccio. Andrea ha trovato in te tutte le risposte ai suoi bisogni primari: tu ti realizzi in lui e lui si realizza in te in una relazione perfettamente biunivoca. Attraverso Andrea tu porti a compimento la tua esigenza di trasferire in lui il tuo ricco patrimonio culturale, le tue esperienze, le tue memorie e tradizioni familiari.

Gaetano, tu sei il valore aggiunto al suo patrimonio genetico e mi sento autorizzata ad affermare che non sei Diversamente Nonno, ma molto di più “Nonno d’elezione”. Il tuo libro consacra dunque il ruolo unico di tutti i “Diversamente Nonni”.

Copertina G-Perricone (piatto)

FRANCESCA CURCURUTO

Ho appena finito di leggere il meraviglioso libro dal titolo “Diversamente nonno”, scritto dal mio carissimo amico Gaetano Perricone, e con grande sorpresa (mi aspettavo la narrazione di una storia che rendesse l’ idea di un modo diverso di “essere” nonno), ho scoperto un libro di sociologia vera, autentica, e autorevole, perché tratta in modo straordinario, singolare e unico un tema di grande attualità: quello delle famiglie allargate, che sempre più frequente riscontriamo nella nostra società.

Descrive, in modo egregio e inconsueto, il repentino cambiamento verificatosi nella nostra società e nei nostri comportamenti sociali in questi ultimi anni; cambiamento che ha comportato il trasformarsi dei ruoli nell’ ambito familiare. Ho ritrovato la narrazione, appassionante e travolgente, di due persone che pur non avendo nessun legame genetico e di parentela, si attraggono e si completano in modo straordinario che supera e oltrepassa ogni legame di sangue.

È per me doveroso esprimere la mia gratitudine e riconoscimento per avermi dato la possibilità e l’ opportunità di riflettere su un argomento che ci accomuna tutti, in quanto di straordinaria attualità. Mi auguro inoltre che questo volume possa trovare la più ampia diffusione per dare l’ occasione, non soltanto a tutti quelli come me che abbiamo la fortuna e il privilegio di essere “amici” di Gaetano, ma a tutti coloro i quali, e sono tanti, interessati all’ argomento. Infine voglio dire a Gaetano: COMPLIMENTI !!!!

I MIEI LIBRI

CARMELO MIDURI
Caro Gaetano,
Ho finito di leggere il tuo “Diversamente nonno”.
La cosa più immediata,  a caldo, che mi viene da dire è: da augurare a tutti i bambini di avere un nonno come te!
Il tuo bel diario  è un messaggio nella bottiglia del tempo per il tuo Andrea.
Mi ha ricordato anche la bella lettera inviata alla nipotina Matilde da Andrea Camilleri nel suo recente  “Ora dimmi di te”.
Il tuo scritto, un diario rivolto al futuro uomo Andrea, dimostra , se ce ne fosse ancora bisogno, come il ruolo non lo da’ la genetica ma l’affetto, l’amore,  ed in questo caso lo spirito giocoso di una complicità fra generazioni. A prescindere e al di fuori di ruoli ufficiali, derivanti dal DNA.
Il tuo scritto dimostra anche la grande voglia di “rapporti” che ha la nostra generazione che, a volte delusa nei propri sogni, vuole rivedere gli stessi sogni nel quotidiano vissuto con le persone che si amano, anche nelle situazioni più “diverse”, come le hai definito tu.
Che dire più ? A tutti i cari lettori del Vulcanico, nonni e nipoti, meno giovani e giovani: se avete curiosità, voglia e tempo, acquistate e leggete il mio libro (in libreria c’è già, ma potrete farlo pure online), contribuirete anche alla causa di ActionAid e del sostegno e adozione a distanza di tanti bambini; ai miei cari amici palermitani, vi aspetto in tanti con “Diversamente nonno” domani pomeriggio all‘Ospedale Cervello. Per riabbracciarvi e vivere insieme questo momento per me così importante.

Gaetano Perricone

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