di Sergio Mangiameli
Non possiamo determinare un bel niente. Avvicinarci, tentare con approssimata supponenza o tenera immaginazione il contorno e mai però osservare la nitidezza di spigolo che vorremmo e che ci farebbe comodo. Perché il manuale della vita non è stato ancora scritto, perché per determinare un uomo occorrerebbe far conto di infinita necessità, di inimmaginabili varianti e di bisogni impensabili.
Non possiamo definire l’uomo, e la più curiosa, inquietante, circostanza per uno scrittore è quella di trovarsi, suo malgrado, a essere preveggente dei fatti propri.
Chiedere nero su bianco, ma avere già scritto che la cospirazione della natura (*) ci impedisce di raggiungere una descrizione completamente deterministica dei fenomeni fisici – compreso l’uomo. Si può conoscere la velocità di spostamento dell’elettrone, ma non la sua posizione contemporaneamente. Il bacio sì, ma dove siamo no. Allora ti abbraccio e ti fermo, ma se ti abbraccio non posso baciarti.
Heisenberg aveva studiato e dimostrato quanta ragione ci fosse nel suo principio d’indeterminazione, che molti di noi abbiamo letto e ripetuto in fisica. E il problema più grande per gli uomini non è sapere le cose, ma riuscire a non dimenticarle.
Non possiamo chiuderci dentro una definizione, semplicemente perché non ci entriamo. E siamo talmente ovunque, da esser costretti a toccare i limiti del nostro ovunque per capirci, e non smettere per decifrare – questo sì, che lo possiamo – e riassumere le emozioni che ci sorreggono.
Quanta contraddizione in un uomo solo! – direbbe mia nonna. Ma che spettacolo, che imprevedibile frullato di vita, che affanno e che gusto a pizzicarne ogni velo di sapore. Perché all’opposto ci sarebbe il nulla, che non è la pace dopo lo scontro, ma il niente dove qualsiasi tempo non passa.
Non posso augurarmi tutto per il 2017, e nemmeno niente, ma due cose sì. Le stesse che auguro a voi, proprio oggi che è il due. Una lacrima, per emozionarvi, e un sorriso, per continuare.
(*) tratto da “Aspettando la prima neve”.
NOTA: lo splendido disegno in homepage è del bravissimo illustratore e caro amico Riccardo La Spina, che ringrazio di cuore
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