Non servono commenti alle fantastiche immagini di Michele Mammino, che raccontano in modo semplice, emozionante e pieno di suggestioni tutta la Potenza e la Bellezza dell’ultimo parossismo dell‘Etna Patrimonio dell’Umanità.
Per dovere di corretta informazione, aggiungiamo l’ultimo comunicato dell‘Ingv Osservatorio Etneo della sera del 16 febbraio 2021.
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che dopo la fine dell’episodio di fontana di lava (ore 17:00 UTC), è gradualmente diminuita l’emissione lavica dal Cratere di Sud-Est. Attualmente le colate laviche non appaiono più alimentate, e nella loro porzione più avanzata procedono lentamente. In particolare, il flusso lavico principale si sta dirigendo verso la parte centrale della Valle del Bove, avendo percorso alcuni chilometri. Le altre piccole colate laviche, che si sviluppano verso nord e verso sud, stanno avanzando lentamente e hanno raggiunto una quota di circa 2900 metri. Contestualmente prosegue invariata l’attività esplosiva intracraterica ai crateri Voragine, Bocca Nuova e Sud-Est. L’ampiezza media del tremore vulcanico continua a mostrare una tendenza al decremento. Al momento ha raggiunto valori che rientrano nell’intervallo medio. La sorgente del tremore risulta localizzata al di sotto del Cratere di Sud-Est nell’intervallo di profondità compreso tra 2800 e 2900 metri al di sopra del livello del mare. Anche l’attività infrasonica mostra un trend in chiaro decremento, con valori bassi sia nel tasso di accadimento che nell’ampiezza media dei transienti infrasonici. I dati di deformazione della rete GPS non hanno mostrato variazioni significative, mentre si sono fermate le contenute variazioni (0.1 – 1 microradianti) rilevate dalla rete clinometrica.
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