di Gaetano Perricone
Ancora una passerella di dimensioni planetarie per l’Etna Patrimonio dell’Umanità. In uno scenario di valore e significato universale: la sede delle Nazioni Unite a New York, nell’ambito di una esposizione di trenta splendide immagini che raccontano la Grande Bellezza e il fascino naturalistico d’Italia e che verrà inaugurata domani sera.
Per una settimana la Muntagna farà bella mostra di sé al Palazzo di Vetro tramite la deliziosa foto che vedete qui sopra con il titolo e che, insieme all’autore Guido Caltabiano, bravissimo fotografo romano di origini siciliane, abbiamo intitolato “Il Paradiso può anche attendere”, quasi come il leggendario film di Warren Beatty. Tra sacro e profano, questo bellissimo e quanto mai originale scatto ritrae un gruppo di suore entusiaste, con le tonache svolazzanti e con gli smartphone, mentre ammirano e fotografano il più alto vulcano attivo d’Europa.
Come spiega un comunicato della Fondazione Univerde, la foto è stata selezionata per rappresentare l’Etna e il suo Parco tra le partecipanti al concorso fotografico nazionale di fotografia geografico – ambientale: “Obiettivo Terra”, promosso ogni anno dalla Fondazione UniVerde (presieduta dall’ex Ministro dell’Agricoltura e dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio) e dalla Società Geografica Italiana, per sostenere i Parchi Nazionali e Regionali italiani e le Aree Marine Protette, con l’intento di difendere la biodiversità naturale.
A Guido Caltabiano abbiamo chiesto di raccontarci l’origine e la storia di questo scatto e di parlarci un po’ di sé. Non se l’è fatto dire due volte e, con grande gentilezza e disponibilità, ci ha fatto avere questa appassionata riflessione.
“Mi chiamo Guido Caltabiano, romano ma con origini siciliane, ho 32 anni e da circa 10 lavoro come fotografo professionista specializzato in diversi settori. I miei percorsi accademici mi hanno portato ad ottenere una laurea in Scienze Geografiche con una tesi di laurea sulla sostenibilità ambientale e un master in Management e Sostenibilità nel turismo. L’aspetto umano è sempre stato al centro sia nei miei studi che nella mia carriera professionale come fotografo.
Questa foto è stata scattata nel luglio del 2011. L’Etna è stata una delle prime tappe di un viaggio, probabilmente uno dei più belli della mia vita, da Roma alla Sicilia e ritorno. Un viaggio che ricordo come fosse ieri. I colori, la luce accecante, i sapori e soprattuto i profumi sono indelebili. La Sicilia ti entra dentro. Arrivati al Rifugio Sapienza decidiamo di raggiungere uno dei crateri vicini. C’era vento. Alice arrancava con il mio zaino giallo sulla schiena. Io le camminavo dietro. Alla base del cratere chiedemmo a un signore di scattarci una foto, la nostra prima foto insieme.
Da quella posizione ricordo di aver intravisto le sagome di un gruppo di suore che camminavano sull’orlo del cratere. Decido quindi di salire fino in cima. Lo spettacolo, nonostante i numerosi turisti era meraviglioso. Raggiunto il gruppo di suore non sapevo dove guardare, dietro di me avevo il mare, davanti a me l’Etna con la sua imponenza, tutto intorno piccoli crateri, rocce e sabbia. La scena rappresentata nella fotografia è durata un paio di minuti. Le suore, mi pare di ricordare che provenissero da qualche paese dell’Europa dell’est, ridevano e scherzavano. Ho scattato più di una fotografia prima di trovare l’angolo giusto e soprattutto il momento. Di questa immagine mi piace il tempismo, il cromatismo e il bilanciamento. Sono fiero di sapere che questa foto che rappresenta il Monte Etna sarà esposta al palazzo delle Nazioni Unite a New York e voglio dedicarla alla persona che ha reso possibile tutto questo, fonte di passione, speranza e ispirazione”.
La foto sarà dunque esposta nell’ambito della terza edizione della mostra “Mission Earth” organizzata al “Palazzo di Vetro” da Fondazione UniVerde, Società Geografica Italiana e Rappresentanza Permanente dell’Italia presso le Nazioni Unite, in partnership con Alitalia, Clhub, La Fiammante e Rossopomodoro.
Il tema della mostra, che sarà inaugurata domani 10 ottobre alle 18 ora italiana, celebra l’“Anno Internazionale del turismo sostenibile per lo sviluppo”, così come è stato proclamato il 2017 dall’ONU, per riconoscere il ruolo dell’industria del turismo che rappresenta circa il 10% dell’attività economica mondiale e le potenzialità della conversione ecologica della nostra offerta turistica.
Ringraziamo ancora molto Guido Caltabiano, autore della foto dell’Etna esposta a New York e gli auguriamo le migliori fortune. Per conoscerlo meglio, potete visitare il suo sito www.guidocaltabiano.com.
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