di Elena Aragona
L’Universo di Gaia, edito dalla casa editrice Ma.Gi. di Roma, presentato nei giorni scorsi a Palermo, narra il percorso di un lavoro collettaneo, nato all’interno di un gruppo di ricerca teorico-clinica, che si è costituito all’interno del Centro di Psicologia Analitica. Tra Roma e la Sicilia, in questi anni, si è attivato uno scambio culturale, fecondo e appassionante volto a rintracciare classici e nuovi scenari sull’area del Femminile, secondo una prospettiva junghiana finalizzata a rivisitare la psicologia della donna tra il passato ed il presente.
Due grandi esponenti del panorama attuale junghiano, quali le dott.sse Francesca Picone e Bianca Gallerano, hanno condotto con grande professionalità, creatività e maestria questo viaggio nel mondo del Femminile, attraversando e curando molteplici e complessi aspetti emersi sul versante storico, evolutivo, clinico e della formazione analitica.
Il libro racconta della scoperta della donna, della sua identità femminile, delle sue immagini, dei suoi vissuti, che si definiscono, si realizzano e si aprono al cambiamento, all’interno di uno scenario collettivo e nei momenti critici ed esistenziali della vita.
Numerosi autori impegnati e avvolti dalla stessa passione nel cercare nuove strade e possibilità di lettura del Femminile oggi, hanno affrontato varie tematiche: dai concetti di Animus, Anima, Eros, alla creatività e agli aspetti simbolici del femminile, alla relazione madre-figlia e padre-figlia in età evolutiva, sino alle perversioni femminili, alla formazione e alla relazione analista-paziente.
La determinazione delle curatrici del testo, la motivazione e lo spirito della ricerca, da parte di più di venti autori coinvolti, di una modalità delle donne di essere e lavorare insieme, la generosità di due analisti uomini, come i dottori Francesco La Rosa e Michele Accettella, che hanno offerto la loro esperienza soggettiva in relazione a due momenti significativi della vita delle donne, quali la gravidanza e la menopausa, hanno rappresentato gli ingredienti per la realizzazione di un testo invitante, ricco di idee e di spunti che si presenta ai lettori come un dono, il dono di sentirsi vivi per gli altri e nella relazione con l’altro.
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