di Giuseppe Riggio*
I vulcani dimostrano che il pianeta è vivo anche nelle sue profondità. Gli antichi li chiamavano camini della Terra e in qualche modo è confortante pensare che grazie ai crateri possiamo provare a indovinare cosa succede nelle viscere di un enorme globo frequentato da otto miliardi di esseri umani.
Il Festival Vulcani – Etna nasce per raccontare questo pezzo di mondo dove avvengono fenomeni fuori dal comune, che da sempre catturano l’attenzione di abitanti e visitatori. Su mandato della Fondazione Trecastagni patrimonio dell’Etna, presieduta da Giovanni Barbagallo, ho concepito una manifestazione che intendiamo far diventare un appuntamento annuale, rivolto a chi ama e studia crateri e colate.
Ogni volta avremo un tema differente. L’edizione 2023, la prima, non poteva che avere come sotto-titolo, appunto, Terre Vive, perché intorno ai vulcani il suolo si rinnova continuamente e nulla resta mai uguale a se stesso. Dal 23 al 25 giugno avremo a Trecastagni ricercatori, video-maker, artisti, attori che ci aiuteranno a capire e conoscere un mondo fantastico, eppure assolutamente reale.
Il capo della sorveglianza vulcanica delle Isole Canarie, Luca D’Auria, che è un italiano, verrà apposta per presentarci la terribile eruzione avvenuta nel 2021 sull’isola di La Palma. Così come ci occuperemo di una eruzione etnea, quella del 1971, che è stata l’ultima frequentata dal popolo che vive alle pendici della Muntagna. Dopo sono iniziati i divieti per motivi di sicurezza, diventati sempre più numerosi e sostanzialmente perenni.
Tutta la manifestazione non è rivolta agli “addetti ai lavori”, ma intende divulgare le conoscenze e rendere tangibili le ispirazione che tante volte i vulcani hanno saputo trasmettere agli artisti. Nel corso delle tre giornate sarà possibile visitare anche delle mostre dedicate ai territori vulcanici di tutto il mondo, contraddistinti da caratteristiche comuni, ma anche da inimmaginabili diversità, che l’occhio attento dei foto-amatori dell’ACAF Catania ha saputo cogliere e riportare su delle splendide stampe. Ci saranno anche i video di Giuseppe Distefano, il professionista che con le sue immagini racconta l’Etna al mondo attraverso le grandi agenzie giornalistiche internazionali. E ancora vulcanologi conosciutissimi come Stefano Branca,Boris Behncke, Marco Viccaro, Carmelo Ferlito, Salvo Caffo capaci di testimoniare la vivacità della ricerca scientifica che si effettua alle falde dell’Etna. Insomma abbiamo cercato di offrire serate intense a chi parteciperà, offrendo molti buoni motivi per sentirci orgogliosi dell’essere “etnei” e quindi residenti in un territorio vulcanico. Uno di quei posti nei quali le energie interne della Terra si sprigionano creando un ambiente di straordinario bellezza e in fondo anche, solitamente, accogliente per gli esseri umani che scelgono di abitarvi.
Durante il Festival Vulcani 2023 uno spazio speciale verrà dedicato a Santo Scalia, solido cultore delle cronache vulcaniche e firma seguitissima del blog Il Vulcanico. Sabato 24 giugno alle 19,15, sul palco di Largo dei Bianchi a Trecastagni, il giornalista Gaetano Perricone condurrà una chiacchierata con Santo Scalia, per farci scoprire cosa c’è dietro le centinaia di articoli che il bravo divulgatore ha pubblicato sul web in questi ultimi anni.
* Direttore Festival Vulcani
(Gaetano Perricone). Aggiungo soltanto i complimenti di cuore a Giuseppe Riggio, giornalista, scrittore, narratore dell’Etna di grande passione, esperienza e bravura, penna prestigiosa di questo blog, soprattutto vecchio e caro amico, per questa importante, suggestiva, preziosa iniziativa a Trecastagni, alla quale auguro tanto successo e lunga vita. E lo ringrazio molto per lo spazio che generosamente ha deciso di dedicare all’interno del programma al Vulcanico, al formidabile Santo Scalia e al sottoscritto
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