di Gaetano Perricone
Mi fa sempre molto piacere tornare nel vecchio e fascinoso ex Monastero Benedettino di Nicolosi, che considero sempre un mio “luogo del cuore” perché ci ho trascorso 18 anni della mia vita lavorativa, belli e appassionanti.
Lunedì scorso ci sono tornato con ancora più piacere. Non solo perché ho respirato aria di festa natalizia tra i miei ex cari compagni di lavori e amici, che mi hanno accolto con l’affettuosità di sempre, ma anche perché ho rivissuto il rinnovarsi, con iniziative di grande valore, di una tradizione consolidata del Parco: quella della solidarietà, che ha visto in passato momenti di nobile impegno dell’ente, come la raccolta di fondi per la realizzazione di quattro pozzi d’acqua nell’aridissima Guinea Bissau, il magnifico sentiero “per tutti” del Germoplasma realizzato anche per i non vedenti e persone con disabilità motorie e altre cose importanti.
Storie belle e significative, come quella davvero meravigliosa e di grande valore sociale nata (e presentata) in questa occasione, all’insegna del mix tra natura, arte e appunto solidarietà per i meno fortunati, come hanno tenuto a sottolineare il commissario straordinario dell’Ente Salvatore Gabriele Ragusa e il direttore Tiziana Lucchesi, particolarmente soddisfatti dell’iniziativa. Mi piace molto raccontarla e mi piace ogni tanto scrivere qualcosa di positivo sul Parco dell’Etna.
Primo protagonista è il pittore tarantino Paolo Triolo, geniale artista di fama internazionale che dipinge con le dita delle mani usandole come pennelli. Accompagnato sulla Muntagna dalla guida del Parco Franco Emmi – altro protagonista fondamentale – e ispirato dalla bellezza del vulcano Patrimonio dell’Umanità, il pittore ha realizzato alcune opere di grande fascino, come documentato nella fotogallery.
Protagonista assoluto della vicenda è tuttavia l’imprenditore Diego Cusumano, titolare insieme al fratello Alberto dell’Azienda Vinicola “Diego Cusumano” di Partinico. E’ rimasto profondamente colpito, come da lui stesso raccontato, da quanto accaduto la scorsa primavera sull’Etna: un ragazzino disabile è stato costretto, unico in un’intera scolaresca, a rinunciare alla escursione sul vulcano perché la sua carrozzella non era in grado di affrontare quel terreno. Cusumano, appresa questa storia da Emmi e dall’amico Paolo Triolo, ha acquisito alcune opere del pittore messe all’asta online e il ricavato è stato poi interamente utilizzato per l’acquisto di una Jolette, speciale carrozzella fuoristrada a una ruota – simile a un risciò cinese, che però va non solo tirato, ma anche spinto -, che consente anche a persone con problemi deambulatori e difficoltà motorie di poter essere accompagnati in passeggiate su terreni complicati ed escursioni sui sentieri.
Cusumano, con un gesto di grande generosità e sensibilità, ha quindi donato al Parco Jolette, che sarà a disposizione presso la sede dell’Ente per chi, facendo richiesta, se accompagnato da personale idoneo, vorrà avvalersi di tale ausilio per potere fruire pienamente della natura più bella; per far ciò, l’Ente predisporrà un apposito regolamento La breve e intensa cerimonia di consegna di Jolette è stata il momento conclusivo di questo bel progetto di solidarietà, patrocinato dal Parco, con la presenza anche di alcuni ospiti della Comunità di Capodarco di Linguaglossa e dei soci del CAI. “Non vogliamo che queste cose debbano più succedere e abbiamo deciso di fare qualcosa per chi ne avesse veramente bisogno“, ha spiegato l’imprenditore vinicolo.
La festa nell’antico ex Monastero di San Nicolò La Rena era iniziata con la bella ed applaudita esecuzione di brani natalizi da parte degli allievi dell’Orchestra dell’Istituto Comprensivo “Federico de Roberto” di Zafferana Etnea
E, portando avanti un’altra iniziativa di grande valore sociale, è stato anche presentato il vino denominato “Ricercato”, anno 2017, realizzato con le uve vendemmiate nel vigneto del campo sperimentale adiacente alla sede del Parco. Dal 2014 , come spiega l’enologo dell’ente Giuseppe Gumina, si vendemmiano le uve che danno il vino con la partecipazione di tutti i protagonisti di questa straordinaria storia di ripartenza, di recupero sociale, di crescita civile ma anche di studio, di apprendimento, di lavoro. Si tratta di un vino rosso corposo, dal gusto molto intenso, prodotto di una miscela umana e materiale insolita e dal fortissimo valore sociale. Per la sua realizzazione, dall’inizio del progetto, sono state coinvolte due categorie di ragazzi: i giovani studenti dell’I.I.S. (Istituto di Istruzione Superiore) “E. Fermi – F. Eredia” di Catania delle classi IV – V – VI Specialisti in Viticoltura ed Enologia, nell’ambito di un Progetto di “Alternanza scuola-lavoro”; e i giovani ospiti dell’I.P.M. (Istituto Penitenziario per Minorenni) di Acireale, nell’ambito del Progetto rieducativo “Catturati dalla pulizia” per imparare l’arte del vignaiolo. La miscela umana e materiale, veramente inusuale ma dal fortissimo valore sociale, tra i primi (Ente Parco, I.I.S. e I.P.M.), l’U.I.A. (Unità Intercomunale per l’Agricoltura) di Giarre e le uve dell’Etna (coltivate come detto nel vigneto sperimentale del Parco e vinificate nelle cantine dell’I.I.S.), ha già prodotto quattro annate (2014 – 2015 – 2016-2017) di questo vino particolarissimo, il “Ricercato”, che possiede ottime caratteristiche organolettiche ed anche impareggiabili sapori di ripartenza, di speranza e di prospettive per un futuro non più macchiato dal crimine.
Bella, significativa e festosa mattinata, insomma, con la presenza di tanti ragazzi e associazioni impegnate sul territorio etneo. Ho molto piacere di raccontarla sul mio blog, con affetto sempre grande per il Parco e apprezzamento per il lavoro oscuro di tanti bravi ex colleghi. E anche se lei mi rimprovererà, voglio citare la cara e bravissima Grazia Ollà, eccellente funzionario direttivo dell’ente, con Salvo Caffo nel settore della fruizione, sempre molto generosa ed efficace nel lavoro di organizzazione, con grande sensibilità per tutte le iniziative di educazione ambientale con le scuole e di solidarietà.
Con il titolo: “Jolette” nella sede del Parco dell’Etna. Nella fotogallery, Paolo Triolo mentre dipinge con le mani sull’Etna, alcuni momenti della festa al Parco e una suggestiva immagine dall’alto del concerto dell’Orchestra dell’Istituto Comprensivo “De Roberto” di Zafferana Etnea (gli scatti di Giuseppe Squillaci)
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