di Gaetano Perricone
C’è già il ricercatissimo marchio per promuovere l’Etna, gli esperti a frenetico consulto per trovarlo possono fermarsi e rifiatare …
Basta andare a guardare le pagine 29 e 30 del dossier di candidatura nel Patrimonio Mondiale UNESCO, che ha portato al riconoscimento del sito Mount Etna nella lista dei siti naturali della “World Heritage List”. Sotto il titolo “Etna’s Landscape” (il dossier è in lingua inglese), il paesaggio dell’Etna, sono descritte in una pagina intensa e di forte impatto le straordinarie caratteristiche che rendono il più alto Vulcano attivo d’Europa … un marchio unico nel mondo.
Avendo avuto l’onore di partecipare, insieme ai colleghi dello staff Unesco del Parco dell’Etna, alla elaborazione e stesura di questa e altre pagine del dossier, offro ai lettori de IlVulcanico.it, come momento di utile conoscenza, la traduzione in italiano di queste note emozionanti, che di per sé costituiscono … un assoluto marchio di qualità !
Etna’s Landscape, il paesaggio dell’Etna
L’Etna si erge maestoso nel cuore del Mediterraneo come un gigantesco cono, posizionato ad una latitudine di poco maggiore rispetto a quella della Tunisia.
Esso sorge nella parte nord-orientale della Sicilia, in prossimità della costa, all’estremo margine meridionale dei Peloritani e dei Nebrodi, cioè in un’area molto vicina alla zona di collisione tra la placca euroasiatica a nord e quella africana a sud.
La sua immensa massa montuosa supera i 3330 metri di altezza; nell’arco degli ultimi ottant’anni la quota dell’Etna è cresciuta dai 3263 m. sul livello del mare misurati nel 1932 agli attuali 3353 metri del cratere di sud est. E’ dunque la cima più alta d’Italia se si escludono le Alpi e, contemporaneamente, il più alto vulcano attivo d’Europa.
Ciò lo rende uno straordinario punto di riferimento nel grande scenario del Mediterraneo: in condizioni metereologiche favorevoli, è perfettamente visibile dalle Isole Eolie, dalla Calabria, dalle Madonie (la catena montuosa della Sicilia occidentale) e dalla città di Palermo, dalla punta estrema meridionale della Sicilia, l’Isola a tre punte. Il cono d’ombra dell’Etna raggiunge il lago di Pergusa, proprio al centro dell’Isola, a circa 100 chilometri di distanza.
Il perimetro di base è di circa 250 km se si tiene conto del confine litologico o di circa 156 km se ci riferisce al confine propriamente geografico.
Se si osserva l’Etna da lontano, essa si mostra come una montagna gigantesca dalla forma quasi perfettamente conica. Il suo aspetto reale è tuttavia ben diverso: infatti il vulcano, al di sopra dei 2500 metri di altezza, perde la sua forma conica regolare, poiché a questa quota esso è troncato da un altipiano sul quale si innalza il cono terminale.
Inoltre, accanto al grande cono centrale, l’Etna presente parecchie centinaia di coni minori, i coni “avventizi”, i quali possono sono stati generati da numerosissime eruzioni che si sono succedute nel corso dei millenni. Di solito, di un vulcano si vede fumare la cima. Ebbene, a causa dei numerosi crateri che vi si aprono, l’Etna ha talvolta anche i versanti che fumano. E in occasione della eruzioni più intense, la colonna di cenere generata dal vulcano può raggiungere anche chilometri di altezza e la cenere può essere spinta dal vento per centinaia di chilometri.
L’aspetto complessivo del vulcano varia al variare del punto di osservazione: da nord e da sud appare come un classico cono costellato dai già citati conetti avventizi; da est – cioè dal mare – la maestosa mole dell’Etna appare smorzata dall’anfiteatro naturale della Valle del Bove; da ovest, il cono appare molto ripido, troncato all’altezza dei due terzi dal cratere del Piano.
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