di Gaetano Perricone
Domenica prossima 15 ottobre rivivrò una esperienza certamente gratificante, divertente, amabilmente stravagante, come componente – per la terza volta, con piacere e passione sempre crescente – del gruppo Leggendo Epruno, l’originale format teatrale pensato e messo in piedi da qualche anno con successo da Renzo Botindari, ingegnere palermitano nonché vecchio amico, con lettori non professionisti che fanno tutt’altro mestiere e che accettano per una sera di essere protagonisti dello spettacolo, accompagnati da brani musicali e da supporti multimediale.
Alle 18 torneremo dunque, con rinnovato entusiasmo, sul palcoscenico del magnifico Real Teatro Santa Cecilia, nel centro storico di Palermo, per lo spettacolo “Leggendo Epruno 6. La Misura“, scritto e interamente ideato da Epruno, al secolo Renzo Botindari, straordinario e generosissimo artefice e mente pensante dello spettacolo, che ringrazio di cuore per avermi nuovamente coinvolto. Con me, sul palco, gli altri amici Eprunici: Tiziana Caccamo, Antonella De Francesco, Mario Caminita, Andrea Sorci, Carmelo Castronovo, Manfredi Agnello, Fabio Cocchiara, Maurizio Salustri, Nadia Spallitta, Totò Cianciolo, Silvia Testa, Mariella Vanadia e naturalmente Renzo Botindari.
LO SPETTACOLO
“La Misura”, come detto, è il 6° episodio di “Leggendo Epruno”.
Avendo osservato i comportamenti umani, l’autore, uscendo fuori da una razionale formazione, concedendosi spazi di ironica “denuncia” si è chiesto: “Esiste un punto oltre il quale non ci si deve spingere?” Esiste una “Misura”?
E in più, l’uso di questa “misura” è frutto di “cultura filosofica”, di “saggezza popolare” o di qualcos’altro?
Il format originale ormai consolidato si snoda attraverso 12 quadri di narrazione (costituiti da 12 editoriali scritti dall’autore nel tempo), accompagnati da sottofondo musicale e immagini, uniti sulla traccia dell’argomento da una narrazione che descrive il senso della misura nelle varie accezioni, nella convinzione che la nostra società abbia da qualche tempo perso il senso della misura, risultando spesso spropositati o a volte inadeguati.
Consapevoli che la vita è spesa a misurarsi e misurando c’è anche un momento in cui le tolleranze vengono superate.
“Il viaggio”, “la pazzia” e “il sogno“ ci faranno sempre compagnia come nei precedenti incontri nelle serate di “Leggendo Epruno” e pertanto accogliendo il consiglio di Erasmo da Rotterdam (nominato eprunista antelitteram ad honorem) divenuto il motto Eprunico “chi sembra saggio fra voi, diventi folle per essere saggio“, misureremo la nostra “pazzia”.
Ci concederemo le consuete stravaganze ironiche insieme a momenti seri, leggendo quell’antologia di pasquinati brani, buona parte inediti e scritti per l’occasione, divenuti dei “pensieri” (già mai delle verità assolute), con la certezza dataci da Erasmo che “trattare argomenti leggeri in modo da creare l’impressione che si è fatto tutto fuorché parlare a vanvera è invece l’apice della finezza briosa.”
Leggendo Epruno è una occasione d’incontro degli amici ed estimatori dell’autore, rappresenta un periodico momento d’incontro per la comunity mediatica e nella volontaria partecipazione dilettantistica dei lettori basa la sua unicità di genere.
http://www.epruno.it/ leggendo-epruno/
Se domenica 15 ottobre avete tempo e voglia, noi Eprunici (quasi tutti nella gioiosa foto con il titolo, scattata dopo l’ultimo spettacolo) vi aspettiamo alle 18 al Real Teatro Santa Cecilia di Palermo per “Leggendo Epruno 6- La Misura“. Certamente non vi annoierete …
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