FONTE: ufficio stampa Fondazione Angelo D’Arrigo
Nella giornata di domenica 22 aprile (a partire dalle 10) il decollo di Gallodoro-Letojanni, da cui spiccano il volo deltaplani e parapendii che solcano i cieli del litorale ionico, sarà intitolato ad Angelo d’Arrigo, aviatore, deltaplanista e studioso del volo scomparso nel 2006.
L’iniziativa, fortemente voluta dal club di volo Etna fly, è stata promossa in collaborazione con la Fondazione Angelo d’Arrigo e il supporto dei Comuni di Gallodoro e Letojanni.
“Ciò che mi legava ad Angelo – ha spiegato Salvo Marchesano, presidente Etna fly – oltre alla passione per il volo, era una grande amicizia. Questa intitolazione vuole essere un piccolo e doveroso ringraziamento per tutto ciò che ha fatto, non soltanto per il nostro sport ma per tutto il territorio”.
“Nonostante le sue imprese lo abbiano portato a toccare vette altissime – ha aggiunto Alfio Currenti, sindaco di Gallodoro – Angelo d’Arrigo era una persona con i piedi per terra, come dimostra anche l’attaccamento che aveva nei confronti della nostra comunità. Siamo molto legati alla sua figura e alle sue imprese e l’intitolazione di domenica rappresenta il giusto riconoscimento per quanto ha fatto sul territorio, anche dal punto di vista della valorizzazione”.
“Angelo d’Arrigo – ha sottolineato Alessandro Costa, sindaco di Letojanni – è stato il pioniere di un’attività, quella legata al parapendio e al deltaplano, che negli anni ha regalato al nostro comprensorio grande notorietà, in particolare ai fini turistici. Non a caso Letojanni è, dal 2015, ‘Città del volo’. Questa intitolazione rappresenta un’iniziativa lodevole, soprattutto per dimostrare la gratitudine della nostra comunità nei confronti di un grande personaggio qual è stato Angelo d’Arrigo”.
“Mi preme ringraziare – ha detto Laura Mancuso, moglie di Angelo e presidente della Fondazione d’Arrigo – tutti coloro i quali hanno reso possibile questa intitolazione. Un meraviglioso riconoscimento capace di dimostrare ancora una volta come, a oltre dodici anni dalla sua scomparsa, il ricordo di Angelo resti vivo in tutti quelli che hanno lavorato con lui o semplicemente lo hanno conosciuto tramite le sue imprese, non soltanto sportive”.
Si ringrazia l’addetto stampa della Fondazione Carmelo Lazzaro Danzuso
Commenti recenti