Riceviamo dall’Ente Parco dell’Etna e pubblichiamo:
In merito a quanto pubblicato relativamente alla questione “Spot Vodafone” e tenuto conto delle informazioni, spesso destituite di fondamento, che stanno circolando su alcuni mezzi di informazione, si chiede di voler pubblicare quanto segue.
Dalla documentazione in possesso dell’Ente Parco dell’Etna si può chiaramente evincere quanto segue:
- Dal ricevimento della prima mail, di richiesta di informazioni, al rilascio dell’autorizzazione ad effettuare le riprese dello spot sono trascorsi 12 giorni (compresi i festivi), durante i quali si sono tenuti contatti interlocutori per la composizione in senso positivo della istanza.
- Nessun diniego alla realizzazione dello spot è stato mai rilasciato o prospettato alla ditta che ha presentato istanza, la Akita Film S.r.l. di Milano.
- La richiesta per l’autorizzazione alla riprese dello spot, quindi, ha avuto un esito positivo e la sua istruttoria ha seguito esclusivamente l’iter e la prassi che caratterizza l’attività dell’Ente, come ovviamente impone la norma, i cui funzionari sono consci dell’enorme responsabilità di dovere contemperare la salvaguardia della complessità eco sistemica di un territorio di valenza planetaria con le istanze di sviluppo economico compatibili con la tutela dell’ambiente.
- Nessun intervento esterno ha o avrebbe mai potuto modificare tale iter.
- Nessuna responsabilità è da attribuire a funzionari dell’Ente Parco, in quanto l’esito è stato, nei tempi più che legittimi, assolutamente positivo e meno che mai ai vertici politici dell’Ente la cui ingerenza in atti di gestione è addirittura vietata dalla legge.
- Tutti gli atti da cui si evincono i fatti sono in possesso dell’Ente e sono a disposizione della stampa, che potrà prenderne visione presso gli uffici dell’Ente stesso.
Tiziana Lucchesi, Direttore Reggente, Ente Parco dell’Etna, Nicolosi (Ct)
Con il titolo: l’ex Monastero Benedettino di Sam Nicolò La Rena a Nicolosi, sede del Parco dell’Etna
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