di Gaetano Perricone
Mi sono emozionato moltissimo, anzi mi sono commosso stamattina, nell’aprire l’email notturna del mio amico fraterno Giacomo Drago, papà della deliziosa Giulia, una delle formidabili protagoniste il 7 settembre 2019, insieme ad altri otto ragazzi con sindrome di Down dell’associazione Down DADI di Padova de La scalata della vita fino alla cima del cratere della Bocca Nuova dell’Etna che ho raccontato nel mio libro. Nell’email c’è una importante notizia direi di valore nazionale e soprattutto fondamentale nel meraviglioso percorso di integrazione, di “vita vera“, compiuto da questi ragazzi seguiti da straordinari assistenti: l’apertura, in via Santa Sofia 100 a Padova, di DADI HOME, la prima struttura ricettiva italiana – non credo di sbagliare – interamente gestita da persone con sindrome di Down. Ma ecco l’annuncio dalla newsletter Vite Vere Down DADI:
“Carissimi soci, famiglie, operatori di Down DADI, oggi siamo felici ed emozionati: finalmente DADI HOME è realtà! Da venerdì 18 marzo apre ufficialmente le sue porte la struttura ricettiva che abbiamo tanto sognato e aspettato, per dare alle persone con disabilità un’opportunità di inclusione lavorativa e sociale, spendibile nel settore della ricezione turistica. Dalla reception all’accoglienza, dalla preparazione delle colazioni al rifacimento delle camere: Giorgia, Matteo B., Giulia, Matteo S. (Giorgia Boscolo, Matteo Bovo, Giulia Drago, Matteo Sbettega i loro nomi, onore e meritatissima gloria, n.d.r.) gestiranno tutte le attività e i servizi al cliente, con il supporto costante della coordinatrice dr.ssa Martina D’Ambrosio, affiancata dalla dr.ssa Martina Vitiello. Il viaggio per arrivare fino a qui è stato lungo, e a volte tortuoso, ma finalmente ce l’abbiamo fatta! E’ un successo per tutti ma in modo particolare per i ragazzi che ora potranno sperimentarsi in un luogo di lavoro reale vedendo valorizzate le loro potenzialità in un contesto cittadino di relazioni. Grazie di cuore a voi che avete contribuito a rendere possibile questo progetto innovativo, così importante per il futuro dei bambini, dei ragazzi, degli adulti con disabilità del nostro territorio. E’ un sogno che diventa realtà e, in occasione della Giornata Mondiale delle Persone con Sindrome di Down, rappresenta una conquista vera di indipendenza e inclusione sociale per le persone con disabilità e un miglioramento per la comunità intera. In attesa della grande inaugurazione ufficiale che si terrà a maggio (vi terremo informati sulla data!), da oggi sulla piattaforma Yourbanflat sono già attive le prenotazioni, questo è il link: YOURBANFLAT. DADI HOME e i suoi ragazzi sono pronti ad accogliere gli ospiti italiani e stranieri nelle cinque camere doppie dallo stile unico e raffinato e a rendere il loro soggiorno a Padova indimenticabile. Siete tutti invitati fin d’ora alla bellissima festa che stiamo organizzando per maggio e nel frattempo contiamo su di voi per diffondere la notizia in famiglia, al lavoro, fra amici! Grazie a tutti, insieme siamo una grande squadra!“.
Com’è fatto e cos’è in concreto DADI HOME, ho provato a spiegarlo nel mio libro, pubblicato a ottobre del 2020, quando la struttura era in fase di ultimazione. L’ho fatto con la preziosa collaborazione di Jehona Sehu, autrice del capitolo, bravissima psicologa Coordinatrice del progetto d’Autonomia della Cooperativa vite vere Down DADI e figura fondamentale nel progetto che in un primo tempo si chiamava DADI ROOMS, oggi DADI HOME. Il titolo che scelsi allora per questo capitolo (pagine 113-120 da La scalata della vita, Algra Editore), ultimo del libro proprio perché era una proiezione verso il futuro, fu appunto: “DADI ROOMS, il sogno che si realizza e il futuro: un mini-hotel interamente gestito da persone Down“. Eccone alcuni passaggi: “DADI ROOMS consiste nell’avvio di una struttura turistica ricettiva per il pernottamento e la colazione a Padova, gestita da persone con sindrome di Down e Disabilità Intellettiva. Il progetto ha previsto la ristrutturazione di un immobile situato in pieno centro storico a Padova, di proprietà della parrocchia di Santa Sofia e messo a disposizione della Fondazione vite vere in comodato gratuito, a condizione che ci sia l’impegno da parte della Fondazione a gestire e sostenere il progetto, nonché a provvedere al reperimento dei fondi necessari all’avvio. A ristrutturazione ultimata, la struttura potrà contare su cinque camere doppie con bagno, più una zona giorno, una cucina, e un’area riservata al personale. Le persone con Disabilità di Down DADI svolgeranno tutte le mansioni necessarie al suo funzionamento, dalla preparazione delle colazioni alla pulizia delle camere, dalle attività di reception ai servizi ai clienti; grazie a DADI ROOMS, quindi, i ragazzi potranno lavorare, vedendo valorizzate le proprie potenzialità, in un contesto cittadino e di relazioni … Perché proprio una struttura ricettiva turistica? La risposta è semplice: proprio perché, rispetto ad altre tipologie di attività, questa conformazione è più adatta alle persone con Disabilità Intellettiva e risponde meglio alla loro esigenza di “vita attiva inclusiva” … Per le famiglie di Down DADI, che credono fortemente nell’inserimento lavorativo dei propri figli e familiari con Disabilità Intellettiva all’interno del contesto sociale “reale”, DADI ROOMS è una grande scommessa. Non sarà immediato riuscire a inserire una struttura totalmente nuova nel circuito turistico della città, ricco di dinamiche commerciali e imprenditoriali molto complesse. tuttavia, chi ha pensato, creato, voluto DADI ROOMS ha fin dall’inizio cercato di pianificare tutte le fasi di avvio per poter raggiungere questo obiettivo, puntando a un servizio di qualità e contemporaneamente valorizzando le peculiarità “sociali” del progetto stesso … “.
Ho avuto la gioia e il privilegio di visitare la struttura lo scorso mese di settembre, quando sono andato a presentare a Padova La scalata delle vita. E’ stata un’esperienza emozionante e avendo conosciuto i ragazzi che la gestiscono, le loro meravigliose capacità e la esemplare determinazione nel percorso di integrazione, modello per tutti, non vedo l’ora di tornarci per soggiornare e vederli al lavoro.
Chiudo nel modo più bello ed emozionante, con la testimonianza straordinaria nella sua semplicità di Giulia Drago: “Sono Giulia e faccio la cameriera al nostro piccolo hotel Dadi Home. Sono molto felice e anche emozionata che arrivano i clienti. Con i miei colleghi è tanto tempo che faccio le prove per essere adeguata con i clienti. Il lavoro per me è molto importante. Oggi finalmente si apre….”.
Auguri con tutto il cuore e ad maiora, carissimi ragazzi e carissima Down DADI. In questo tempo della vita così buio e angoscioso, questa splendida notizia ci regala sorriso e speranza.
Con il titolo: da sinistra Matteo Sbettega, Matteo Bovo, Giulia Drago e Giorgia Boscolo. Nella fotogallery, i ragazzi al lavoro in DADI HOME e alcune immagini della struttura da “La scalata della vita”
Commenti recenti