di Gaetano Perricone

Chi ben comincia è a metà dell’opera”, recita uno dei proverbi più diffusi.

Ci sta tutto ed è di ottimo auspicio, per rilanciare qui sul mio blog, in fondo la sua sede naturale, la rubrica “Il Vulcanico rosanero“, che riprende a braccetto il mio carissimo Palermo all’inizio della nuova avventura in Serie B  dopo tre anni di sofferenze nelle serie minori per le ben note vicende societarie. Scrivo con piacere e incrollabile passione, con l’esperienza del vecchio cronista rosanero dei bei tempi del giornale L’Ora, ma soprattutto per divertirmi da appassionato di pallone e uomo libero; sullo sfondo c’è il mio legame affettuoso e profondo con la squadra della mia città, che non m’impedirà comunque – com’è sempre stato nella mia lunga carriera giornalistica – di esprimere osservazioni negative o critiche quando lo riterrò necessario. E ringrazio fin da adesso chi mi onorerà di leggermi dedicandomi qualche minuto della propria vita, anche fosse uno solo.

Fine della premessa, passo a qualche considerazione: saranno sempre poche e concise, io arrivo sempre due giorni dopo, a mente fredda e avete letto e visto già tanto sulla partita.

Matteo Brunori esulta dopo il rigore realizzato contro il Perugia

BELLE COSE.  Come ho scritto di getto sul mio profilo Facebook e come si dice in questi casi, è stata buona la prima, decisamente, per i rosanero al ritorno in Serie B. Il re è sempre lui, l’insaziabile Matteo Brunori e intorno a lui tutto gira: la perfetta esecuzione di un rigore importantissimo per il risultato ma soprattutto per la spinta psicologica che avrebbe dato, il formidabile assist a Salvatore Elia per il gol del raddoppio e della tranquillità – preceduto da quello altrettanto perfetto sempre per Elia nel recupero del primo tempo, con gol annullato dal VAR per un millimetrico fuorigioco – sono un bottino che conferma la centralità del centravanti (mi piace chiamarlo così) di origine brasiliana per il gioco e le sorti del Palermo. 

Mister Eugenio Corini saluta il pubblico

Ma non c’è solo Brunori, per fortuna: a parte la vittoria sul quotato Perugia – bella, meritata e di grande spinta -, il temuto debutto rosanero da matricola, peraltro ancora incompleta nell’organico, è stato positivo e incoraggiante, al di là delle aspettative. Il Palermo di Eugenio Corini c’è, può e deve migliorare tanto, ma con questo spirito, con questa voglia di correre e con un pubblico del genere può giocarsi il suo campionato. Bravo, intelligente e pieno di buonsenso si è dimostrato l’allenatore, che non ha voluto snaturare la squadra e il gioco che aveva regalato emozioni, spettacolo e il trionfo finale nella serie inferiore, limitandosi ai giusti inserimenti dei nuovi acquisti in un meccanismo collaudatissimo. Ha tenuto bene la difesa (certamente favorita dalla lunga inferiorità numerica degli avversari) con il supporto centrale che appare rassicurante del solido ed esperto romeno Nedelceauru al concentratissimo Marconi e il buon lavoro dei terzini Buttaro – andato addirittura molto vicino al suo primo gol in rosanero – e Sala. Ottimo davvero il muro a centrocampo della coppia formata dal riconfermato Damiani, in progressiva crescita nel corso della partita fino a diventare nei concitati minuti finali una specie di roccia insuperabile, con il figliol prodigo Jeremie Broh, per me e credo per tanti altro la vera e piacevolissima sorpresa dopo avere conosciuto un altro giocatore, incerto e spesso spaesato in campo, nella precedente esperienza rosanero. Anche se è un ritorno all’ovile, il suo rientro a Palermo va considerato a questo punto un acquisto prezioso. Bene anche il terzetto alle spalle del bomber Matteo: conosciamo bene l’efficacia delle accelerazioni improvvise e spettacolari di Valente, che deve trovare la forma migliore e Floriano, decisivi il suo scatto e il suo assist in occasione del primo gol, ma sabato sera ci siamo goduti l’eccellente esordio di Salvatore Elia, bravissimo nel trovare il rigore dell’1-0 provocando l’espulsione determinante del perugino Lisi, impeccabile nell’esecuzione del gol del 2-0, sfortunatissimo nell’episodio del gol annullato che aveva comunque messo a segno con grande precisione.

Il gol di Salvatore Elia

Tutto bene, dunque, tre punti per partire alla grande e una prova soddisfacente e incoraggiante; godiamoci la prima, beneaugurante vittoria rosanero, ma evitiamo gli entusiasmi prematuri. Ovvio, lo ho ribadito Corini, che per fare un campionato tranquillo e anche con qualche ambizione, servono alcuni rinforzi, a centrocampo e in difesa, che arriveranno in questi giorni, ma forse un’altra buona punta servirebbe, visto che il prezioso Soleri, in campo per tutto il secondo tempo contro il Perugia al posto dell’ammonito Floriano, è stato e sarà utilissimo anche in fase di tamponamento. Ma sul potenziamento dell’organico, oggi e più avanti se necessario, non dovremmo avere dubbi: altrimenti, cosa ci starebbe a fare il potente e attento proprietario City Group, che ha i piccioli e i contatti per portarlo avanti?

COSE MENO BELLE – Una l’ho notata e voglio dirla subito: i troppi passaggini e cincischiamenti tra il portiere Pigliacelli, che con i piedi ci sa fare sicuramente e i difensori in occasione di gran parte delle rimesse in gioco dalla porta rosanero. Una specie di torello al limite del rischio, che mi è sembrato baldanzoso e un po’ presuntuoso, anche se fatto con buon palleggio: contro il Perugia ci è andata bene, ma in altre occasioni e con un pressing di attaccanti avversari veramente forti, il Palermo ne incontrerà tanti, si potrebbe incorrere in gravissimi pericoli.

La festa dei rosanero sotto la Curva

NOTE E CURIOSITA’- Del campionato e delle altre squadre ho deciso di non parlare, almeno per tutto il girone d’andata: meglio guardare solo in casa propria e cercare solo di andare avanti e fare punti. Sul popolo rosanero che ha ampiamente riempito lo stadio Renzo Barbera ho poco da aggiungere: non erano gli oltre trentamila delle notti magiche dei play off vincenti, ma 21mila presenze con un tifo incessante all’esordio del 13 agosto, nel cuore delle ferie e della caldissima estate, sono davvero tante e fanno immaginare per una squadra che farà il suo dovere un sostegno veramente formidabile, il famoso uomo in più. Io – questa è la curiosità – la partita l’ho vista sulla piattaforma HelbizLive: smentendo qualsiasi mia preoccupazione pregiudiziale, tutto è andato in modo impeccabile. A fronte di un abbonamento a costi proletari, le immagini, la telecronaca, i replay, le schermate con i dati sono state veramente buona nulla da dire; e così questo lungo cammino del Palermo in un campionato pieno di insidie e con valori tecnici notevoli potrò godermelo, con le gioie spero tante ma anche con le inevitabili arrabbiature che ci saranno, anche da lontano nella maniera migliore.

Basta, passo e chiudo. Spero di non avervi tediato o annoiato. Il Vulcanico rosanero tornerà con voi dopo la stimolantissima sfida di Bari, in anticipo venerdì 19 agosto, prima durissima trasferta del campionato.

Con il titolo: il rigore dell’1-0, calciato da Matteo Brunori. Tutte le foto (di Tullio Puglia) dalla pagina Facebook ufficiale Palermo F.C. 

Gaetano Perricone

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