Carissimi nipoti Adriano, Irene, Natalia, Francesco e pronipote Andrea
sono stata sollecitata da Gaetano a scrivervi questa piccola, ma grande memoria storica in questo momento così’ tragico per il mondo tutto, dove un piccolo virus ha dichiarato guerra al grande uomo, che attualmente sembra proprio in grave difficoltà. I colpiti sono milioni, così pure i morti, siano persone comuni o importanti. Chi vincerà? Nonno Ciccio diceva che le guerre e le malattie sono necessarie perché l’uomo capisca che non è il solo padrone della Terra!
Io ho vissuto la mia infanzia durante la Seconda Guerra Mondiale, ho perduto il mio papà, avevo solo otto anni ma avevo quattro fratelli e una sorella più grandi di me e una mamma forte, serena, coraggiosa, ma che alla fine si ammalò di cuore.
Allora non avevamo neanche di che vestirci perché ci avevano rubato tutto, anche le mutandine … Mia mamma non si scoraggiò e con alcuni sacchetti di stoffa, che contenevano lo zucchero per chi poteva trovarlo di contrabbando, ci confezionò le mutandine.
Il pane si faceva in casa, per una quantità sufficiente per una settimana, ma ci voleva il grano per fare la farina … Andò a comprarlo, coraggiosamente, in una grande masseria mio fratello Elio, il più piccolo dei quattro maschi, prendendosi anche un bel morso di un cane mastino,
Non c’era caffè, ma solo orzo torrefatto in casa con un apposito attrezzo e dolcificato con uno strano prodotto targato Kamel! Non mi ricordo da cosa fosse tratto, forse dalle carrube.
Al posto del Coronavirus c’era una zanzara che se pungeva provocava la malaria. Morirono tante persone. Avrei tante, tante cose da raccontare come facevano prima i nonni, ma ora c’è la televisione.
A me piaceva leggere e leggevo già i libri per grandi, perché quelli trovavo nella nostra libreria. La voglia di leggere non mi è mai passata.
La formazione avuta prima in famiglia e poi in collegio (dove sono stata per 7 anni) mi ha aiutata ad avere delle regole che in parte penso e spero di avere trasmesso ai miei due figli e ai miei alunni di scuola elementare.
Potrei scrivere per ore, ma non voglio stancarvi. Vi amo tutti e vi auguro ogni bene. Rispettate tutti e siate onesti.
Nonna Zina
Con il titolo: code per il pane durante la Secondo Guerra Mondiale (foto dal web)
Commenti recenti