FONTE: Ufficio Stampa Museo Pasqualino

Calogero Marrone

Anche quest’anno, il Museo delle Marionette Antonio Pasqualino di Palermo celebra il Giorno della Memoria: quando i cancelli dell’orrore vennero finalmente spalancati, lasciando tracimare una realtà fino a quel momento inimmaginabile. Ma la Storia è fatta di storie, di narrazioni che portano con sé germi di speranza contro la barbarie, come quella di Calogero Marrone. Un racconto tutto siciliano, narrato in forma di opera dei pupi, con cui il Museo ha scelto di celebrare il Giorno della Memoria.

Il Museo delle Marionette a Palermo

Venerdì 27 gennaio alle 17, lo spettacolo Dalla Sicilia a Dachau. Vita eroica di Calogero Marrone, della Compagnia Marionettistica popolare siciliana, testo e regia di Angelo Sicilia, racconterà la storia di Calogero Marrone, siciliano di Favara deportato nel campo di concentramento di Dachau in Germania. Uno “Schindler” siciliano, Marrone, che a Varese, durante il fascismo, falsificava i documenti d’identità degli ebrei e dei perseguitati politici per favorirne la fuga e la salvezza. Denunciato da un delatore, Marrone morì nel campo di sterminio nazista di Dachau nel febbraio del ’45. Una storia toccante, che non è passata inosservata: il siciliano eroe è stato infatti riconosciuto  “Giusto tra le Nazioni”.

Per meglio tratteggiare la figura di Marrone, ecco la sinossi del libro Un eroe dimenticato di Franco Giannantoni e Ibio Paolucci.

In questo libro si racconta la storia di un funzionario venuto dal Sud che diventa, suo malgrado, un eroe negli anni tempestosi e feroci della repubblica fascista di Salò. Il suo nome è Calogero Marrone. La sua città natale Favara, provincia di Agrigento. Inviso ai notabili del suo paese per il suo non nascosto antifascismo fino a dover scontare, innocente, alcuni mesi di galera, Marrone partecipa ad un concorso per applicato comunale e lo vince, trasferendosi, con la moglie e i quattro figlioletti a Varese, dove, anni dopo, viene promosso per le sue elevate capacità professionali e per la sua dedizione al servizio pubblico, capo dell’Ufficio anagrafe del Comune. E’ in questa veste che durante l’occupazione nazifascista rilascia centinaia e centinaia di documenti d’identità falsi soprattutto ad ebrei ma anche ad antifascisti, salvando, a prezzo della propria, la loro vita. Tradito da un delatore, Calogero Marrone, partecipe attivo della Resistenza, viene arrestato dai tedeschi della Guardia di Frontiera e consegnato alle SS. Torturato sotto interrogatorio, il suo calvario inizia dalla prigione di Varese per finire, attraverso altre carceri e il lager di Bolzano-Gries, nel campo di sterminio di Dachau, ultima tappa di un viaggio senza ritorno”.

Abbiamo chiesto ad Angelo Sicilia, ideatore dello spettacolo, figura di grande rilievo nell’affascinante arte dei pupi siciliani, creatore dei pupi antimafia, di regalarci per i lettori del Vulcanico un pezzetto del testo di Dalla Sicilia a Dachau. Vita eroica di Calogero Marrone. Ed ecco la Scena VI- Ufficio comunale, che racconta e fa comprendere cosa e come fece Marrone per falsificare i documenti d’identità e salvare la vita a tanti ebrei e antifascisti.

Calogero Marrone:  Allora Collotti… oggi siamo arrivati a quota 50! Presto vai a prendere altre carte d’identità in bianco che ci penso io!

Collega Collotti: Aspetta Marrone… non dobbiamo essere precipitosi… potrebbero accorgersi degli ammanchi di carte in bianco!

Calogero Marrone: Hai ragione… meglio completare questi ultimi nominativi. Ecco allora: Evelina Segre di Pavia… Diventa Marta Fabbri da Vicenza… Buono no?

Collega Collotti: Eh si!

Calogero Marrone: Ora tocca a Stefano Levi da Ferrara… che diventerà Luigi Canova da Milano… Paola Adelmann di Mantova diventerà invece… Laura Castori di Cinisello Balsamo… E Abramo Nissim di Pisa diventerà Ugo Roberti di Trezzano sul Naviglio… Che capolavori… ah? Che inventiva…

 Collega Collotti: Certo che ad inventare nomi sei proprio bravo!!! Però devi andarci più cauto Marrone! È pericoloso qui anche i muri hanno le orecchie! Devi fare attenzione!!! Molta…

Calogero Marrone:  Stai tranquillo Collotti… So quel che faccio… Allora: Isacco Toaff di Roma… diventa Francesco Verde di Como… e Rachele Mausner di Parma diventa Maria Brambilla di Cantù…

Onore per sempre a Calogero Marrone, eroe che non dimentichiamo. Grazie al Museo Pasqualino per la scelta del ricordo di questo straordinario personaggio nel Giorno della Memoria, ad Angelo Sicilia per il suo splendido lavoro e alla bravissima e generosa Alessia Franco per le sue preziose informazioni.

Con il titolo e nell’articolo: scene dallo spettacolo

Gaetano Perricone

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