di Antonella De Francesco
Bisogna essere pronti o forse è meglio andarci impreparati a vedere l’ultimo film di Paul Verhoeven: Elle, adattamento del romanzo Oh… dello scrittore Philippe Djian ?
Magistralmente recitato da Isabelle Huppert mi è sembrato un film geniale. Sfugge dai canoni in tutto quello che rappresenta. Un mix di tecniche e di stili cinematografici diversi. Per più di una scena , colori e ambientazione ti riportano ai thriller di Hitchcockiana memoria, subito dopo ti ritrovi attorno ad un tavolo a cui siedono personaggi ( tra cui madre e figlia) disparati e grotteschi che sembrano mutuati da un film di Pedro Almodovar, più in là sei piuttosto dietro le quinte di Pulp Fiction. Non sai mai cosa ti aspetta nella scena che segue e cosa ti toccherà vedere.
Chi sono oggi i veri mostri? Quelli artificialmente creati per i videogiochi o le persone reali che popolano i nostri quartieri ? Quanto si può essere perversi e chi stabilisce cosa è morale o amorale? Quali confini esistono nella violenza del rapporto tra vittima e carnefice ? Quanto conta la religione, i suoi dogmi e che influenza hanno sulla società i suoi proseliti di fedeli?
Isabelle Huppert , nelle vesti di Michelle, è una splendida mantide religiosa che divora tutti, che non ha paura.
Circondata da uomini fragili, in apparenza moralmente ineccepibili, Lei (Elle, She) li conosce per quello che sono veramente ed è lì, nei luoghi bui delle loro perversioni, che li affronta. C’è tutto in questo film sul sesso e sulle sue fantasie, sulla religione, sul finto perbenismo borghese, sui traumi mai risolti e tutto questo è sulle spalle di Elle.
E più scopri quanto Elle sia amorale in tutto quello che fa e più non te la senti di giudicarla e alla fine non ti sorprendi del fatto che Lei resti lì, tutta d’un pezzo, così elegante, così spietata, così perversa, ma anche unico punto di riferimento per tutti.
Forse perché Elle non si stupisce mai di nulla, non si fa troppe domande, ne ha viste proprio tante fin da bambina, non ha paura dei suoi fantasmi, non teme anche i suoi istinti più bassi che non esita ad evocare anche negli altri .
Dal regista di Basic Istinct un film che non è per tutti. Ma se rinuncerete alla difese, dimenticando tutte le regole che morale e senso comune vi hanno inculcato e vi abbandonerete senza freni a questa pellicola senza veli, non resterete delusi, sicuramente ne sarete turbati.
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