di Delia Romano
Il 14 febbraio scorso, proprio nel giorno di S. Valentino, ho avuto l’opportunità di partecipare, presso l’aula Fici dell’Ospedale Cervello, a un incontro-dibattito organizzato dalla S.I.P.Ped. (Società Italiana di psicologia pediatrica) dal titolo “Storie di nonni tra spazio interno e relazioni sociali”.
L’argomento è stato introdotto dalla prof.ssa Giovanna Perricone, Presidente nazionale S.I.P.Ped. ed è stato trattato sotto vari aspetti, giuridici, sociali e psicologici. Finalmente è stata ben messa in rilievo la rilevanza del rapporto che normalmente si instaura fra due generazioni messe a confronto, così apparentemente lontane e così necessarie le une alle altre. Si è sottolineata la funzione educativa dei nonni nei confronti di bambini e degli adolescenti e il fatto che essi possono davvero costituire una notevole risorsa umana per il loro benessere, specialmente in un’epoca quale quella che stiamo vivendo, ove i ruoli ufficiali vanno costantemente in frantumi.
Nello stesso incontro, con un’intervista condotta dalla psicologa dott.ssa Antonella Postorino, segretaria dell‘Ordine regionale dei Psicologi, è stato anche presentato il secondo bellissimo libro di Gaetano Perricone, giornalista e scrittore palermitano che da tanti anni vive ai piedi dell’Etna, dal titolo accattivante “Diversamente nonno” pubblicato dalla casa editrice Algra di Zafferana Etnea e patrocinato da ActionAid.
E’ stato un immenso piacere per me rivedere Gaetano Perricone dopo tantissimi anni. Eravamo abbastanza vicini di casa e sebbene io fossi più piccola ricordo bene le piacevoli soste nel bellissimo e alberato viale Regina Margherita a Palermo, al ritorno da scuola, il liceo Umberto I, e l’incontro con i ragazzi più simpatici che abitavano in zona che frequentavano ancora o avevano frequentato il mio stesso liceo. Oggi, grazie all’amore per il Palermo, la nostra squadra del cuore, e a tante comuni passioni ho ritrovato questo amico e mi ritrovo a leggere e a commentare questo suo particolarissimo racconto.
L’autore, parlando di questo libro si è detto ammalato di “Nonnite” che altro non è se non l’ebbrezza che lo prende quando svegliandosi al mattino gli viene in mente che quel giorno vedrà il suo nipotino. La “diversità” del rapporto fra Gaetano e e il suo Andrea sta nel legame non di sangue esistente fra i due e tuttavia non per questo meno forte e anzi direi molto più forte, dato che si basa su una scelta consapevole d’ amore da parte di entrambi. Il bambino è il nipotino biologico della moglie di Gaetano e per questo, pur non avendo mai avuto figli, lui è divenuto “diversamente nonno”. E’ evidente che l’autore ha prima costruito un bellissimo rapporto familiare, fatto d’amore e di reciproca fiducia, con i genitori del bambino che lo hanno scelto per officiare le proprie nozze e per battezzare il piccolo come padrino.
La bellezza e l’originalità di questo testo sta proprio nella narrazione di questo grande amore nato fra lui e il piccolo Andrea, che fa bene alla sua anima e che dà un senso alla sua vita quotidiana. D’altra parte anche per il piccolo Andrea, che proprio oggi compie 7 anni (gli faccio tanti cri auguri) il nonno Gaetano è diventato un essenziale punto di riferimento per la sua formazione che arricchisce quella data dai genitori e dalla nonna. Così, per esempio, Andrea già conosce diverse canzoni rock degli anni ’70 perché gliele ha insegnate nonno Gaetano che ama anche giocare con lui, facendo uscire, per usare le sue parole “il Peter Pan che c’è dentro di noi”.
Insomma un libro da leggere tutto d’un fiato e non solo perché è scritto in maniera scorrevole e piacevole ma anche per la valenza sociale che riveste nella nostra attuale società e nell’ottica delle cosiddette famiglie allargate, che altro non sono che l’insieme delle esperienze emotive e dei legami affettivi che l’uomo può avere nel corso della propria vita. E infine perché, il racconto di Gaetano Perricone, oltre che essere un sincero ed emozionante viaggio dell’anima, ha con sé un importante messaggio che è quello che se si abbattono i pregiudizi sulle “diversità” e si costruiscono legami d’amore, questi certamente ci arricchiscono e danno un senso alla nostra vita.
Con il titolo: Andrea e la Smart, una grande passione
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