Anna e Marco verticale
Anna Leonardi e Marco Neri, relatori all’interessantissimo convegno di sabato prossimo a Zafferana Etnea

di Marco Neri

La Sicilia e l’Etna sono luoghi meravigliosi,  ma a volte propongono qualche problema, anche rilevante. Non sto parlando del “traffico” suggerito da Gionny Stecchino in un famoso film di Benigni, bensì delle caratteristiche geologiche di questo spicchio di terra, stretto nella morsa tra due placche tettoniche che si fronteggiano da sponde opposte del Mediterraneo. Il risultato è una Sicilia triangolare, al centro del mare e dei pensieri, bordata ad Est da pericolose faglie sismogenetiche e dominata dai tremilatrecentoventiquattro metri del ripido cono basaltico dell’Etna.

Sotto la sua “pelle”, però, la Sicilia cela altri segreti. Il connubio tra fratture della crosta terrestre e vulcani, apre la strada alla risalita in superficie di grandi quantità di gas, non tutti innocui. Infatti, se i vulcani come l’Etna contribuiscono a generare da miliardi di anni l’aria che respiriamo, alcuni di questi gas non sono del tutto inoffensivi.  Come il gas radon, un gas “nobile” per definizione chimica, quanto subdolo e pericoloso per la vita terrestre. Vediamo perché.

Il radon è un gas chimicamente inerte, monoatomico, inodore, incolore ed insapore, otto volte più pesante dell’aria: praticamente invisibile come un fantasma ciccione e che quindi ha difficoltà a muoversi. Proviene dal decadimento radioattivo dell’uranio, presente in varia quantità soprattutto nelle rocce vulcaniche. Nelle Geoscienze, usiamo il radon per cercare di prevedere le eruzioni ed i terremoti, con alterna fortuna. All’Etna è un metodo che funziona più che altrove, ed infatti usiamo il radon per monitorare la sua attività vulcano-tettonica.

Il radon, però, è anche annoverato dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro come un cancerogeno del Gruppo 1. Nel Mondo, infatti, questo gas è considerato essere la seconda causa più frequente di cancro ai polmoni, dopo il fumo di sigaretta. Monitorare il radon, quindi, è diventato un dovere sancito da leggi europee, per fronteggiare questo nemico invisibile e migliorare la qualità di vita dei cittadini. Le popolazioni siciliane, ed etnee in particolare, sono potenzialmente esposte a concentrazioni pericolose di radon che può accumularsi all’interno delle loro abitazioni e questo è un problema che va affrontato.

2018 Scuole Zafferana Monitoraggio Radon VERTICALE

Da quest’anno è in atto una collaborazione tra l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo di Catania e l’Amministrazione Comunale di Zafferana Etnea (CT), al fine di monitorare le concentrazioni di gas radon nei suoli e negli ambienti di alcuni edifici strategici del territorio. L’iniziativa sarà presentata alla popolazione zafferanese il prossimo sabato 3 Marzo alle ore 16:00 presso Villa Mirador (Strada Provinciale Zafferana-Milo, n°23 – Zafferana Etnea), con il contributo fondamentale del Kiwanis Club di Zafferana Etnea. In questo primo seminario si parlerà del gas radon quale potenziale precursore di eruzioni e terremoti etnei. Recentemente, infatti, è stato possibile stabilire delle relazioni di causa-effetto tra le variazioni del radon rilevato nel sottosuolo e l’attività eruttiva e tettonica dell’Etna.

Una seconda parte del seminario illustrerà il radon quale potenziale inquinante delle nostre abitazioni. Nel seminario si parlerà anche di come il radon entra nelle nostre case, dei modi con cui possiamo misurarlo e dei possibili interventi di bonifica degli ambienti inquinati. Infine, si illustreranno le attività di monitoraggio del radon già in corso nel territorio etneo e che prossimamente comprenderanno anche le aule di alcune scuole di Zafferana Etnea, in cui saranno coinvolti gli studenti e gli insegnanti attraverso una partecipazione attiva alle attività di raccolta e pre-elaborazione dei dati. Un modo diverso di affrontare i problemi, condotto attraverso la consapevolezza, la conoscenza ed infine l’azione, ove necessario.

CONVEGNO

Il gas radon e l’Etna

Potenziale precursore di eruzioni e terremoti etnei, ma anche possibile inquinante delle nostre abitazioni. Attività di monitoraggio ed interventi di bonifica degli ambienti inquinati

Villa Mirador, Strada Provinciale Zafferana-Milo, n°23 – Zafferana Etnea

Sabato  3 Marzo 2018, ore 16:00

Ingresso Libero

Il link alla locandina:

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