di Gaetano Perricone
Ma quanto mi sono divertito a vedere Diabolik a cinema: ero troppo curioso, ci sono andato appena uscito e ho fatto bene.  Il film è riuscito a restituirmi tutto il fascino del celebre ladro, anche un po’ assassino, protagonista del fumetto creato nel 1962 dalle sorelle Angela e Luciana Giussani, precursore del genere “nero” italiano, che spopolò negli anni della mia gioventù e anche oltre.
Le sorelle Angela e Luciana Giussani, creatrici del fumetto Diabolik
Magnifica l’idea dei Manetti Bros di portarlo sul grande schermo, ottimo e molto piacevole l’adattamento cinematografico alle caratteristiche del fumetto nello stile, nei personaggi, nei costumi, nei colori, anche nell’ambientazione grossolana, anche nella lentezza forse voluta. Impeccabile, secondo il mio umilissimo parere da spettatore incompetente, la prova del tris d’assi degli attori protagonisti, perfettamente calatisi nei ruoli: Luca Marinelli, diabolico Diabolik, con adeguato phisique du role e con occhi sufficientemente di ghiaccio; la siciliana Miriam Leone bellissima, sensuale, a tratti identica nelle movenze alla Eva Kant del fumetto; Valerio Mastandrea credibilissimo nei panni del tenace e intelligente ispettore Ginko con la sua immancabile pipa, beffato fino in fondo dall’inafferrabile Diabolik. E poi tre super comprimarie molto amate dal grande pubblico in ruoli minori, ma determinanti nella storia: Serena Rossi, Vanessa Scalera e Claudia Gerini. 
Tanti colpi di scena e tanta, tanta ironia, ma soprattutto tante scene che davvero ci riportano dentro i ricercatissimi giornaletti del mitico Diabolik, divenuto un vero proprio fenomeno di costume e ancora oggi amatissimo, presenti in abbondanza nelle nostre case. Un tuffo all’indietro nel tempo che regala allegria insieme a molta nostalgia: il giornaletto costava allora 150 lire.
E finalmente e dopo tanti anni, ritrovandolo al cinema, ho capito perché Diabolik mi piaceva nonostante fosse un cattivo: era troppo sperto, per quei tempi tecnologicamente molto avanti, anche simpatico con la sua abilità nel prendersi gioco del povero Ginko comunque avversario tanto stimato dal ladro della improbabile Clerville da risparmiarlo quando avrebbe potuto ucciderlo. Insomma, in qualche modo, un super eroe dei nostri tempi.
Andatelo a vedere e divertitevi.

Gaetano Perricone

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