di Santo Scalia

La lingua inglese è una lingua molto diversa dalla nostra ma, per certi versi, più semplice e con una più accentuata capacità di sintesi.

Così, dai termini magazine – che per noi è “rivista” – e fan, diminutivo di fanatic – che in italiano sta per “appassionato” –  è nato il sostantivo fanzine, contrazione di fanatic magazine. Nella lingua italiana tale neologismo, più precisamente “anglicismo”, è stato accolto al femminile: una fanzine è quindi una rivista realizzata da appassionati, che prestano la loro opera a titolo assolutamente gratuito, e lo fanno con l’entusiasmo di chi ha a cuore la diffusione della conoscenza, in questo caso la conoscenza del proprio territorio e della sua storia.

Di quale territorio stiamo parlando? Di quello che, come si può leggere in uno degli articoli, è stato definito le tre emme: Mompileri, Massannunziata e Mascalucia.

Della realizzazione di una fanzine si è fatta carico l’associazione Mascalucia Doc A.C., un’associazione no profit finanziata solamente con il supporto economico dato dai suoi soci e dalle attività commerciali che volontariamente la sostengono.

L’esperienza delle fanzine è iniziata nel 2019, a giugno: in quell’occasione infatti venne pubblicato un numero-pilota, il numero zero; come recita la descrizione presente sul sito MASCALUCIA DOC, la pubblicazione è la «prima edizione storica della nostra fanzine associativa aperiodica. Dedicata al santo Patrono San Vito».

Dopo il numero pilota, la prima fanzine associativa aperiodica, il numero 1, è stata realizzata lo scorso settembre 2021 ed è stata interamente dedicata alla storia dello sfortunato casale di Mompileri, ricoperto dalle lave etnee nel 1669. La descrizione ci informa che si tratta di una «fanzine composta da  50 pagine tutte a colori che ripercorre la storia, gli avvenimenti e tutte le verità inerenti il sito storico-religioso di Mompileri (Fraz.Mascalucia-CT). Corredata da un ricco apparato editoriale e decine di foto inedite, è lo strumento più agile e veloce per una full-immersion nella nostra storia locale. Adatta per chi è curioso e vuole documentarsi ma anche per ragazzi e studenti in cerca delle nozioni di massima su Mompileri. Foto inedite e per la prima volta, la pubblicazione del certificato di morte di Fra Graziano, l’eremita di Mompileri. Un prodotto “culturale” assolutamente imperdibile

La realizzazione della prima fanzine – intitolata Mompileri, stupore dell’arte – si deve agli articolisti Paolo Aurite; Anna Bellamacina; Francesca Calì; Flavia Caruso; Belinda Castiglione; Carmela Conticello; Gianni De Luca; Don Alfio Lipera; Don Angelo Maugeri; Anna Lina Pesce; Don Alfio Giovanni Privitera; Giuseppe Reina; Grazia Restivo; Maria Grazia Sapienza; Giuseppe Alario Spadaro.

Vari sono stati gli aspetti trattati; questo l’elenco degli articoli:

Mompileri, Santuario – museo diffuso                                                                                         

Le tre emme: Mompileri – Massannunziata – Mascalucia

Excursus storico sulla Mompileri del 1500

Anno 1669: la grande ruina!

Poesia

Segni divini: il ritrovamento del simulacro di San Michele Arcangelo

Tra storia e leggenda: come fu ritrovata la Madonna delle Grazie! Una plausibile ricostruzione

Anno 1923: l’elevazione a Santuario Mariano “per tutta la diocesi nostra”

Anno 1955: il fortuito ritrovamento delle teste del Gagini

Le feste di Mompileri

Resti del passato: il museo delle preziosità mompilerine

Itinerari mompilerini: la chiesa della Madonna del Soccorso

Itinerari mompilerini: la chiesa della Misericordia

Itinerari mompilerini: la grotta dell’eremita Fra Graziano

Itinerari mompilerini: la chiesa Maria Santissima Annunziata

La simbologia di Mompileri

Dalla grotta al mondo: le due “peregrinatio Mariæ” mompilerine

Vivere il Santuario

Il Santuario in giubileo

Come si può vedere dall’indice su riportato, la pubblicazione ripercorre la storia del territorio, in particolare quella del casale mompilerino nel Cinquecento – prima della grande eruzione – e poi nel Seicento, descrivendo le fasi della tragica attività etnea del 1669. Non mancano, e non potevano mancare, i racconti dei ritrovamenti della statua di San Michele Arcangelo, della statua della Madonna delle Grazie e dei resti – le bellissime teste – delle statue marmoree gaginesche del gruppo statuario dell’annunciazione.

La lava dell’Etna infatti aveva già minacciato seriamente, nel 1537, la Chiesa Maggiore di Mompileri. Ed è forse grazie a questa che nel 1669, quando ha distrutto l’intero casale, è stata la stessa lava a preservare il simulacro della Madonna delle Grazie. La Fanzine ripercorre inoltre gli aspetti religiosi del Santuario, dall’elevazione a Santuario Mariano del 1923 alle feste di Mompileri, alle vicine chiese della Misericordia e della Madonna del Soccorso, non dimenticando l’ascetica figura dell’eremita, Fra Graziano.

Di Mompileri si è già occupato anche questo blog – ilVulcanico.it – proponendo vari articoli in occasione del 350° anniversario della terribile eruzione originatasi dai Monti della Ruina (oggi i Monti Rossi, presso Nicolosi): La grande eruzione dell’Etna del 1669 e Mompileri; Una storia d’amore a Mompileri e tante emozioni con “Le colate raccontate” e Le tre Statue di Mompileri, “che eran stupore dell’arte, se pure da humane, e non d’Angeliche mani furono scolpite”.

Chi volesse saperne di più sull’Associazione no-profit Mascalucia Doc A.C., sui progetti e le iniziative, o volesse visitarne lo shop online può utilizzare il seguenti collegamenti:

sito Web:                    http://www.mascaluciadoc.org/

e-commerce:              https://shop.mascaluciadoc.org

pagina Facebook:      https://www.facebook.com/MascaluciaDOC/

Infine, chi volesse mettersi in contatto con l’Associazione potrà scrivere al seguente indirizzo email:

[email protected] 

Con il titolo: particolare della testa dell’Angelo Gabriele – Mompileri (foto S. Scalia)

La copertina del secondo volume dell’antologia Sicilia Dime Novels
La copertina del primo volume

(Gaetano Perricone). Colgo spunto dalla bella e come sempre molto documentata presentazione del grande Santo Scalia per esprimere il mio profondo apprezzamento all’associazione Mascalucia Doc – a cominciare dalla brillantissima e appassionata presidentessa Francesca Calì, con la cara Mirella Sapienza memoria storica del gruppo, con Giuseppe Reina, Flavia Caruso e tutti gli altri componenti che non ho il piacere di conoscere – per l’intenso, eccellente lavoro di promozione della cultura in un territorio difficile. Tante le belle iniziative e le pubblicazioni che hanno realizzato prima di questa “fanzine”, in particolare i due ottimi, interessantissimi volumi dell’antologia di racconti brevi “Sicilia Dime Novels”, contest e sostanzialmente vera fucina di talenti letterari. Ho l’onore di avere scritto la prefazione del secondo volume, che vi invito a leggere e dal quale traggo questo breve passaggio che sintetizza bene il mio pensiero sui contenuti: “Mi piace moltissimo, dunque, la formula scelta da Mascalucia Doc per pubblicare i racconti partecipanti al concorso, tutti a tema libero, una vera e propria raccolta di fiori, piccole storie reali e di fantasia, drammatiche o piene di ironia, espressione di sensibilità ed emozioni diverse, di frammenti di vita ed esperienze differenti, con una forte attenzione alle tradizioni locali, accomunate da una grande passione per la scrittura”. Auguri di cuore e ad maiora a Mascalucia Doc, alla bravissima e deliziosa oltre che molto determinata Francesca Calì e ai suoi compagni di viaggio. Sono certo che sapranno regalarci ancora tanta passione e cultura.

 

 

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