(Gaetano Perricone). Come sostengo spesso, se ben usati i social, Facebook e gli altri, sono strumento e veicolo di buona comunicazione su argomenti di grande importanza. Ecco perché, dopo avere letto e estremamente apprezzato questa “lettera aperta pubblica” sul drammatico problema degli incendi  che il Gruppo Spontaneo “Salviamo i boschi” ha indirizzato al presidente della Regione Rosario Crocetta, mi è sembrato utile contribuirne alla divulgazione attraverso questo blog, sempre molto attento alle questioni relative alla tutela e alla salvaguardia della nostra natura più bella. Anche perché l’imminente e preannunciato ritorno in grande stile del caldo africano non lascia presagire nulla di buono. Ed ecco il testo della lettera aperta, sperando che i promotori dell’iniziativa ne gradiscano la pubblicazione sul Vulcanico.

FOTO FUOCO

Fonte: GRUPPO SPONTANEO FACEBOOK “SALVIAMO I BOSCHI

LETTERA APERTA PUBBLICA

Al Signor Presidente della Regione Sicilia On. R. Crocetta

in questi giorni di “fuoco” rimaniamo attoniti, esterrefatti, per tutto quello che sta accadendo alla nostra amata Sicilia: la nostra terra sta bruciando, ogni giorno è “un bollettino di guerra”. Le nostre “perle più preziose”, i boschi, bruciati da mani criminali, stanno scomparendo e con essi la biodiversità che vive sotto e sopra gli alberi. Inoltre, fra pochi mesi, la stagione delle piogge sicuramente aggraverà questo “cataclisma” ambientale e idrogeologico provocando l’emergenza frane.

Con questa lettera aperta, il nostro gruppo spontaneo “Salviamo i boschi”, insieme a… tutti i gruppi ambientalisti di Sicilia, Le chiede di fare giustizia e di prodigarsi per porre fine a questo disastro in quanto esso è sicuramente causato anche da una palese miopia e incapacità politica.

Pertanto, Le CHIEDIAMO

1) di ritardare ed eventualmente annullare per quest’anno l’apertura della caccia, considerato che gli incendi hanno già sterminato e stanno ancora sterminando tutte le specie animali dei boschi

2) Di concedere delle deroghe alle normative attuali per permettere alle associazioni ambientaliste volontarie di adottare alcuni boschi bruciati al fine di far ricrescere al più presto ciò che è andato distrutto, concedendo ad esse (a titolo gratuito) gli alberi che la forestale coltiva nei vivai, con il coordinamento del Demanio Forestale

3) L’ utilizzo anche di profughi e rifugiati politici dopo un idoneo mini corso per la prevenzione degli incendi e disastri idrogeologici, la cui collaborazione potrebbe anche essere utile per ripristinare tutti i borghi rurali abbandonati costruiti sia in epoca fascista che dopo, circa sessanta in tutta la Sicilia . In tal modo si faciliterebbe l’integrazione dei migranti con un notevole risparmio economico sia nelle spese di gestione dei vari centri di accoglienza che nella vigilanza per il controllo e la prevenzione di incendi e frane

4) Di programmare fin da adesso un coordinamento di forze pubbliche e volontarie per evitare per il 2018 un’altra stagione di fuoco, con l’ausilio anche di supporti informatici , di videosorveglianza e di droni

5) l’ immediata sorveglianza dei boschi da parte dei militari, iniziando con quelli di maggiore pregio, visto che l’estate in Sicilia non è ancora finita e i rischi sono tuttora altissimi. I nostri boschi con la loro biodiversità hanno diritto a sopravvivere anche alle minacce della criminalità del fuoco

Gli amministratori di “ Salviamo i boschi”
Giuseppe Receputo- Vita Raiti- Mariella Contarino – Ornella Adamo – Loreto Fraterrigo – Giorgio De Simone

Foto dal web

Gaetano Perricone

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