Nella foto di Carmelo Nicosia del 2013, Stern al suo arrivo all’aeroporto di Catania con Ezio Costanzo

Fonte: Fondazione OELLE Mediterraneo Antico

ll Museo Storico dello Sbarco in Sicilia 1943, ospitato alle Ciminiere di Catania, si arricchisce di un nuovo spazio. Sarà inaugurato lunedì 25 settembre 2017, alle 18.30, il Phil Stern Pavilion, la sala dedicata alla vita e alle opere del fotografo americano Phil Stern, divenuto celebre per avere documentato con i suoi scatti lo sbarco americano in Sicilia nel luglio del 1943.

La nuova area museale – a cura dello storico Ezio Costanzo – ospiterà oltre settanta immagini scattate da Stern durante l’ Operazione Husky (lo sbarco anglo americano in Sicilia del luglio 1943) e donate dagli eredi del fotografo statunitense – che saranno presenti all’evento – alla Fondazione OELLE Mediterraneo Antico, guidata dall’imprenditrice catanese Ornella Laneri e da quest’ultima concesse in comodato d’uso al Museo Storico. “Le settanta fotografie di Phil Stern esposte in maniera permanente nel nuovo padiglione del museo hanno una duplice valenza – afferma Ezio Costanzo, curatore dell’evento e rappresentante per l’Italia della famiglia Stern – : storica ed artistica. Storica perché offrono, attraverso il documento fotografico, uno sguardo in più sulla Seconda guerra mondiale in Sicilia; artistica perché nelle immagini di Stern c’è un’osservazione particolare verso tutto ciò che ruota attorno a quei momenti di morte, che diventano narrazione e straordinari momenti compositivi. Stern sbarca in Sicilia il 10 luglio del 1943. Ha solo 24 anni ma le foto che scatta durante quei drammatici momenti sono già dense del suo talento”.

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Il padiglione sarà una vetrina anche per gigantografie, pannelli storici illustrativi, fotografie della vita dell’autore, poster, manifesti e immagini originali riguardanti gli anni del dopoguerra, trascorsi da Stern sui set di Hollywood e nel mondo artistico del jazz. «La Fondazione ha come scopo principale quello di supportare con azioni concrete artisti che abbiano una visione libera da confini spazio-temporali, divenendone essa stessa parte attiva – dichiara Ornella Laneri, presidente della Fondazione –La memoria è necessaria per riuscire a rendere il domani un’opzione possibile: è per questo che OELLE Mediterraneo Antico ha scelto di dedicare ampio spazio a donne e uomini che, come Phil Stern, hanno contribuito con le proprie opere a lasciare briciole di memoria in aiuto delle popolazioni del domani».

«La Fondazione si propone, inoltre, di accendere i riflettori sui luoghi dello sbarco quali territori interessati a possibili sviluppi socio-economici – spiega il direttore della Fondazione, Carmelo Nicosiatanto da immaginare la creazione di uno specifico distretto turistico culturale che metta in rete territori come Licata, Comiso, Noto, Gela». Il Phil Stern Pavilion potrà essere visitato durante gli orari di apertura del Museo Storico dello Sbarco in Sicilia.

BIOGRAFIAPhil Stern (Philadelfia, PA, 3 settembre 1919 – Barstow, CA, 13 dicembre 2014) all’inizio del secondo conflitto mondiale è uno dei tanti giovani americani che viene strappato alla spensieratezza dei suoi anni per affrontare la guerra. Parte volontario arruolandosi nei Darby Rangers del colonnello William Darby, ricoprendo il ruolo di fotografo nella rivista militare Stars & Stripes.

Alla fine del 1942 viene mandato al fronte, nel Mediterraneo, per seguire l’invasione alleata del Nord-Africa. Qui partecipa a diverse battaglie, tra le quali quella di El Guettar, in Tunisia, dove rimane lievemente ferito. L’anno successivo, il 10 luglio 1943, sbarca in Sicilia, nei pressi di Licata, al seguito delle truppe americane. Ha 24 anni e con le sue due macchine fotografiche, una Contax ed una Rolleiflex, immortala gli avvenimenti dell’Operazione Husky. Le fotografie di Stern in Sicilia sono fotografie piene di pathos e raccontano non solo la vita militare di quei giorni (lo sbarco, le azioni di battaglia, gli spostamenti delle truppe, l’occupazione delle città isolane) ma anche la vita sociale, la gente dell’isola nei tanti paesi attraversati dai soldati americani, l’incredulità degli anziani, la spensieratezza dei bambini. In Sicilia viene gravemente ferito e rispedito in America su una nave-ospedale militare.

Nel dopoguerra Phil Stern si dedica alla fotografia del mondo del cinema e del jazz. Va a vivere a Los Angeles prendendo in affitto un piccolo appartamento accanto agli studios della Paramount, dove resterà per tutta la vita. Diventerà uno dei più grandi fotografi di Hollywood, amico personale di James Dean e di Frank Sinatra, professionalmente amato da Marilyn Monroe, John Wayne, Marlon Brando e da tante altre stelle del cinema americano.

La voglia di fotografare inizia a 17 anni quando comincia a lavorare in un laboratorio fotografico di New York con mansioni molto umili, come quella di pulire i pavimenti e preparare prodotti chimici per lo sviluppo delle pellicole. Le sue qualità di fotoreporter vengono poi scoperte dai redattori della rivista Friday, che gli propongono di realizzare un servizio a Hollywood. Stern accetta, ma non tornerà mai più a New York, scegliendo di restare a Los Angeles, sedotto dal clima e dall’atmosfera del mondo di celluloide. Le sue fotografie sono state pubblicate dai maggiori giornali del mondo, tra cui Life, Collier’s e Look.

Nel 2013 Phil Stern ritorna in Sicilia dopo 70 anni. Ha 93 anni ma la sua età non ha fermato il suo sogno. Ritorna per inaugurare ad Acireale la mostra personale di immagini inedite sulla guerra nell’isola, ideata e curata da Ezio Costanzo. Il suo ritorno non è solo un viaggio nella memoria, ma una riconciliazione con questo territorio e la sua gente, la chiusura di un cerchio aperto il 10 luglio 1943.

Ringraziamo Ezio Costanzo per le splendide foto della gallery, che abbiamo il privilegio di pubblicare sul Vulcanico. Le ultime tre (5,6 e 7) hanno una firma prestigiosa: “Photo Phil Stern”, Sicilia 1943

 

 

 

Gaetano Perricone

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