(G.Pe.) Mi sembra molto carino e semplice il modo in cui questa bella iniziativa di pulizia ed educazione ambientale, che si è svolta domenica 9 maggio a Nicolosi in via Altarello (ingresso cava), è stata raccontata su Facebook, dunque lo riporto integralmente: “Oggi l’Etna sentitamente ringrazia: la ONLUS Plastic Free per le amorevoli attenzioni ricevute. il comune di Nicolosi per l’appoggio morale e materiale, la Guardia siciliana ambientale, i cavalieri di Santanicola, il Parco ciclistico dell’Etna, l’ AISA e tutti gli altri volontari che, per puro spirito di servizio, hanno dedicato tempo e fatica per rimuovere tonnellate di rifiuti dalla nostra amata Montagna”. 

Dunque ancora una volta – sono e sono state sempre molte, oggi come ieri, le bellissime e lodevolissime iniziative con spirito e aggregazione volontaria nella lunga, difficile, importantissima battaglia per la pulizia della meravigliosa area protetta attorno all’Etna Patrimonio dell’Umanità – tanti generosi, appassionati, motivati volontari  si sono impegnati a togliere munnizza e schifezze di ogni genere lasciata da persone, ancora troppe, senza nessun rispetto per il  meraviglioso ambiente dove vivono e senza il minimo senso civico.  Promotrice con molto entusiasmo della giornata  è stata Marinella Motta. “Lo scopo non è solo la pulizia, ma anche quello di spingere le amministrazioni ad attivarsi – ci ha detto, mandandoci  la significativa testimonianza fotografica della giornata Plastic Free, che pubblichiamo molto volentieri nella gallery –  Io per esempio sono la referente per Nicolosi e ho firmato col Comune un protocollo d’intesa per organizzare queste attività sul territorio avendone il supporto, insieme a quello dell’azienda che smaltisce i rifiuti, in questo caso Ecolandia”.

“Plastic Free Odv Onlus – leggiamo nel sito nazionale – è un’associazione di volontariato nata il 29 Luglio 2019 con l’obiettivo di informare e sensibilizzare più persone possibili sulla pericolosità della plastica, in particolare quella monouso, che non solo inquina bensì uccide. Nata come realtà digitale, nei primi 12 mesi ha raggiunto oltre 150 milioni di utenti e oggi, con oltre 900 referenti in tutt’Italia, si posiziona come la più importante e concreta associazione in questa tematica. Non solo online, Plastic Free, infatti, è impegnata su più progetti, dalla raccolta nelle spiagge e città al salvataggio delle tartarughe, dalla sensibilizzazione nelle scuole al progetto con i Comuni, dal Plastic Free Walk al Plastic Free Diving. Il vero problema è il rapporto tra la plastica e l’uomo, un fallimento. Questo è il motivo per il quale la plastica, in particolare quella monouso, deve essere tolta dalle mani della massa. Fino a quando non sarà trovata un’alternativa valida, è ancora giustificato il suo utilizzo dove può fare davvero la differenza, ad esempio nella medicina o dove non è utilizzata per 5 minuti e poi buttata via, spesso nell’ambiente. Molte persone sostengono che la plastica non ha gambe, non arriva da sola nell’ambiente, non è pericolosa. La nostra risposta è semplice: anche la droga, le armi e tante altre cose considerate pericolose non hanno vita, ma se in mano all’uomo creano distruzione, non c’è ragione di farle rimanere in circolazione”.

Obiettivi ancora più importanti in una prospettiva, speriamo non lontanissima, di rinascita dopo la pandemia, in cui l’autentica sostenibilità ambientale avrà un ruolo fondamentale per la società, l’economia, la cultura.

Gaetano Perricone

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