di Monica Maimone

Monica Maimone con Gaetano Perricone
Monica Maimone con Gaetano Perricone

Non poteva avere esordio migliore Diversamente nonno, il libro del giornalista Gaetano Perricone (Algra Editore), la cui presentazione è avvenuta nel più ampio contesto dell’incontro-dibattito “Storie di nonni tra spazio interno e relazioni sociali” organizzato dalla Società Italiana di Psicologia Pediatrica il 14 febbraio presso PO. “V. Cervello di Palermo. La S.I.P.Ped. che si dedica alla formazione di psicolgi pediatrici favorendo un dialogo e la costruzione di un intervento integrato con i pediatri, di ogni specialità, con i ginecologi, e con i neuropsichiatri infantili, in una logica di inclusione e lavoro integrato che consente di andare “oltre la Psicologia in Pediatria”, ha voluto dedicare un approfondito incontro a una riflessione sulla rilevanza del legame con i nonni nel ciclo di vita.

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Nel contesto dell’alto valore scientifico e culturale dell’incontro, sono rimasta affascinata dagli specifici interventi durante la Tavola Rotonda, coordinata dalla professoressa Marianna Alesi, Università degli studi di Palermo, che, dopo l’introduzione della Presidente Professoressa Giovanna Perricone, ha sviluppato il tema “Essere nonno tra Archetipo, Immaginario sociale e Diritto”, a cura dello psichiatra Franco La Rosa, che ha ricollegato il tema alla matrice filosofica classica della nostra civiltà, la psicologa Elena Aragona, la docente universitaria Concetta Polizzi, l’avvocato Donatella Sanzo dell’Associazione Matrimonialisti Italiani, ridefinendo lo stato attuale del ruolo dei nonni e le dinamiche relazionali nelle famiglie d’oggi.

PRESENTO DIVERSAMENTE NONNO

La seconda parte dell’incontro è stata dedicata all’intervista all’autore condotta dalla dott.ssa Antonella Postorino consigliera dell’Ordine degli Psicologi Regione Siciliana che, fra battute e simpatiche curiosità svelate, ha ben consentito di approfondire il significato dell’esperienza che l’autore del libro vuole proporre. La parte conclusiva ha accolto un attuale contributo di ricerca a cura di Francesca Puccio, Daniela Taormina e Graziella Simplicio. La tematica affrontata costituisce un argomento di riferimento per la presa in carico dell’organizzazione del sistema famiglia, un sistema che oggi spesso entra in crisi per l’assenza di una rete supportiva. Il nonno, i nonni costituiscono in questo sfondo complesso una preziosa risorsa umana per il benessere di bambini e adolescenti.

Quando ho letto in anteprima il libro, non ho avuto dubbi sul suo autentico valore sociale. Nel mondo editoriale assistiamo sempre più a un proliferare di pubblicazioni di narrativa a sfondo autobiografico, una esigenza narcisistica di raccontare il proprio vissuto, le proprie esperienze, che non sempre può giustificare la scelta di rendere pubbliche queste storie individuali. “Diversamente nonno”, che parte proprio da una esperienza autobiografica, ha il merito di innestare una storia individuale nella più ampia storia collettiva della nostra società, affrontando una tematica attualissima e aprendo innumerevoli spunti di riflessione attraverso la testimonianza di vita raccontata, rappresentando così un punto di riferimento, un esempio di “buona pratica” e un nuovo modello di comportamento, proprio per questo, meritevole di essere condivisa attraverso la lettura.

Copertina G-Perricone (piatto)

Un altro merito dell’autore è, dunque, quello di rappresentare un emblematico e positivo simbolo di amore e umanità, il coraggio di aver condiviso la sua esperienza, senza celare le profonde emozioni e sentimenti che la sottendono, in cui molti possono riconoscersi, un dono di sé agli altri che tratteggia uno spaccato della nostra società così convulsa, disordinata, complessa, variegata e imprevedibile. Un dono di sé che si fa ulteriore azione, attraverso la scelta di sostenere una bimba adottata a distanza già da tempo cambiandone la vita, destinando i diritti d’autore della vendita del libro ad ActionAid Italia Onlus, azione che la dice lunga sulle profonde motivazioni che da tempo hanno maturato nell’autore. Una bimba che mi piace pensare “diversamente partecipe” della famiglia di Gaetano e Andrea.

Il terzo, e non meno importante, merito è quello di spingere alla riflessione anche su uno dei temi di più scottante attualità e sempre più dibattuti: la diversità come elemento di inclusione, l’amore al di là dei confini strettamente genetici, riconnettendoci inevitabilmente alle più ampie tematiche sull’accoglienza e l’integrazione.

Da questa storia, tra cambiamenti e innovazioni generazionali, emerge vincente l’immagine di una famiglia non convenzionale a rappresentare un efficace elemento di equilibrio che dà senso identitario alla vita del piccolo Andrea, che incede verso il futuro affondando solide radici nella trama variegata del vissuto ricco di valori e sentimenti positivi del nonno Gaetano, ripercorrendo ricordi e affetti e confermando una lezione: poco importa se questi nonni, come i padri e le madri, le famiglie, siano quelle tradizionali… i legami affettivi non conoscono il DNA!

Con Piricullo e Diversamente nonno
Il “Diversamente nonno” con il piccolo Andrea

Il “diversamente nonno” Gaetano incarna per Andrea la figura del “mentore” che sostiene, incoraggia, consiglia e, soprattutto, è presente ogni volta che c’è bisogno di lui: non cerca di imporsi, ma è disponibile, è un saggio che non pretende né di dimostrare né di avere ragione; è una persona forgiata dalla vita, in pace con se stessa che ha imparato ad ascoltare e capire i diversi punti di vista prima di fornire interpretazioni, intervenire o decidere. Un investimento emotivo, supportato dalla consapevolezza, che, spezzando i canoni delle relazioni parentali, si radica nella capacità d’ascolto del nonno Gaetano, innescata sin da quando Andrea era nel grembo materno, e che ha contribuito a mettere in moto un dialogo unico e privilegiato, dove le “parole autentiche” del nonno si sono iscritte segretamente nella memoria del nipote, innescando un processo, un “imprinting” che ha favorito e continuerà a favorire lo sviluppo delle facoltà relazionali, intellettive e affettive dell’amato nipote. Belle e toccanti le immagini che riportano ai voli di fantasia, il senso di libertà e i giochi, nel capitolo dedicato, dove l’alto valore del tempo dedicato e dell’esserci per l’altro, conduce all’intimità esclusiva costruita giorno dopo giorno attraverso una ritualità dell’incontro, oggi sempre più rara e per questo preziosa.

Un’ultima considerazione parte da Andrea, che con la sua presenza e la sua implicita curiosità, incita il nonno offrendogli lo spunto di riprogrammare la sua vita interiore. La chiave della convivenza tra le generazioni si trova in questa reciprocità dove si dà e si riceve nell’ineluttabilità dei cicli della vita.

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La professoressa Giovanna Perricone

Mi piace concludere questo breve resoconto, con le parole della Prof.ssa Giovanna Perricone, contenute nell’introduzione al libro, alla quale sono grata per l’organizzazione e la qualità dei lavori dell’incontro-dibattito a cui ho, con vivo interesse, assistito, a riaffermare concordemente, il particolare valore sociale di questo libro:

Un particolare contributo che il testo dà e che risulta di fortissima attualità è il suo ‘trasudare senso di generatività’, come possibilità di generare idee, rapporti, legami all’interno di una relazione non geneticamente determinata. Oggi chi scrive si trova a promuovere supporto a coppie impegnate nella procreazione medicalmente assistita, vedendo emergere un bisogno di procreazione spesso solo autoreferenziale e non sostenuto dal desiderio di generare. Noi non sappiamo come l’autore abbia vissuto la condizione di non procreazione, ma sappiamo che quella capacità di generare e in tal modo diventare più volte padre e nonno caratterizza il suo stare nella relazione con Andrea. (G. Perricone)”.

 

 

Con il titolo e nella fotogallery, tanti momenti della bellissima presentazione a Palermo di “Diversamente nonno”, all’Aula Fici dell’Ospedale Cervello e l’autore con i tanti amici intervenuti

 

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