di Gaetano Perricone
Martedì 9 luglio 2019. Sono alla mia scrivania, davanti al mio computer. Tappato in casa, con aria condizionata ed escamotage vari per affrontare un’altra giornata di caldo feroce. Oggi lo è più che mai, una cappa inesorabile, che mette a dura prova la resistenza anche di uno notoriamente “carne di crasto” (colorita ed efficace espressione palermitana che significa pellaccia dura).
Sette giorni fa ero appena tornato dalla meravigliosa Crociera ai Fiordi Norvegesi, 15 giorni sulla nave MSC Preziosa, affascinante città galleggiante dove puoi fare tutto e niente, stramangiare e camminare sui ponti per chilometri e chilometri, andare in palestra o a teatro, ballare o dormire, socializzare o farti i fatti tuoi. Un gran bel posto, oggettivamente, con una formidabile organizzazione e una grande attenzione alla pulizia, 1800 anime tra equipaggio e personale vario a fronte di oltre 3500 passeggeri provenienti da tutto il mondo.
C’ero anch’io, a bordo, tra il 17 giugno e il 1 luglio scorso, tra la partenza e l’arrivo al grande porto di Amburgo. Sono arrivato davvero in capo al mondo per fare ritorno i piedi dell’amata Etna. E’ stata una esperienza memorabile: la mia prima crociera in assoluto, pur avendo avuto la fortuna di girare mezzo mondo per scelta non ne avevo mai fatta una, ma la lunga navigazione ai favolosi Fiordi, tra luoghi fantastici e incontaminati nel cuore del Circolo Polare Artico e con il Sole di Mezzanotte, era un mio vecchio sogno.
L’ho realizzato ed è stato bellissimo, straordinario direi. Stamattina, ripensando a quei giorni così intensi e pieni di Bellezza con un clima più freddo che fresco, mi sono sentito più che mai come dentro quella pubblicità con persone che piangono al ritorno di una Crociera. E più che mai mi è venuta voglia di raccontarvi qualcosa, in forma di vero e proprio diario di viaggio. Ecco una sintesi degli appunti che ho preso diligentemente, da vecchio cronista, sul taccuino rosso omaggiato come ogni anno dall’Assostampa.
17 giugno 2019. Alle 22, puntualissima, la partenza dal grande porto di Amburgo, dove siamo arrivati dopo un lungo viaggio su tre aerei, da Catania a Roma, poi lo scalo a Francoforte, quindi l’arrivo all’enorme terminal MSC. Tanto popolo, poi le affollatissime ma altrettanto efficaci procedure di imbarco, quindi l’impatto elettrizzante con la meravigliosa e Preziosa … barchetta (!). I primi giri, che si riveleranno lunghi e complessi, per scoprirla un po’, poi la prima cena con i compagni di tavolo delll’intera Crociera: Cinzia e Nicola da Roma, Susanna e Giuseppe da Milano, meglio di così non si poteva. Poi a nanna.
18 e 19 giugno. Si naviga in un mare tranquillo. Più andiamo a nord, più la notte si va dileguando. Il 18 il sole tramonta alle 23,10, fa già molta impressione. Siamo sulle rotte degli antichi navigatori vichinghi e, cullato dalle onde, mi sento catturato dal fascino della scoperta di nuovi mari e terre lontane.
19 giugno. Prime emozioni con l’ingresso nel Moldefjorden, il bellissimo fiordo di Molde. Scatti a tempesta con il mio defunto smartphone, smarrito non so dove; per fortuna faccio subito un post su feisbuc e dunque le conservo. Natura incantevole, temperatura magnifica. Sbarco a Molde, 62esimo parallelo nord, prima tappa sulla terraferma, puntualissimi alle 15, anzi in anticipo come accadrà sempre. Passeggiata nella deliziosa cittadina norvegese, inevitabile qualche piacevole scatto con lei, la statua della signora con il cesto di fiori, simbolo di quella che viene chiamata la “città delle rose”. Il sole tramonta alle 23,45. Mi viene in mente il ritornello della canzone di Renzo Arbore: ma la notte, ma la notte no …
20 giugno. Navigazione. Cambia il colore del mare, diventa più grigio. Non si prendono più i canali Tv italiani, non c’è connessione Internet: suggestiva e non spiacevole la sensazione d’isolamento. Durante il viaggio da Molde a Tromso entriamo nel Circolo Polare Artico, che segna il punto più settentrionale in cui il sole di mezzogiorno è visibile durante il solstizio d’inverno e il sole di mezzanotte è ancora visibile durante il solstizio d’estate. Il Circolo Polare Artico è attualmente a una latitudine di 66°34,8′ Nord, ma il dato può cambiare in base all’orientamento assiale della Terra. Si crede che il primo esploratore che abbia tentato di attraversarlo sia stato nel 325 a.C. il greco Pytheas.
21 giugno. Baciato dal Sole di Mezzanotte, poi dell’Una. E’ alto, sembra quello di Mezzogiorno. E’ una esperienza pazzesca, memorabile, unica. La immortaliamo con mille scatti. La notte è sparita, c’è sempre luce, sarà così per altri sei giorni. Sembra tutto sballato, il normale ritmo biologico se ne va a quel paese. Entriamo nel Fiordo di Tromso, 350 km. sopra il Circolo Polare Artico. Su, sempre più su verso il Polo Nord, navigando per ore e ore, in un mare fascinosissimo. Una magica esperienza tra paesaggi incantati. A Tromso, considerata la “Porta della Norvegia per l’Artico“, c’è l’Università più settentrionale del mondo: la sua posizione la rende un luogo fondamentale per lo sviluppo di studi e ricerche sull’ambiente naturale. Troviamo e visitiamo un museo ricchissimo e appassionante, che racconta la storia della Terra, la cultura e le tradizioni del popolo nativo dei Sami – del ceppo dei Lapponi – e la splendida fauna artica. Avvincente la spiegazione e ricostruzione dello spettacolare fenomeno dell‘Aurora Boreale, qui intensamente visibile in autunno e inverno. Si torna sulla Preziosa, con una serata speciale nella discoteca Galaxy al 16esimo ponte, quasi sul tetto della nave, con una luce naturale quasi accecante. Con Daniela, Mariano, Mariella, Angela, Fabio. Cinzia, Nicola sembriamo ragazzini felici …
22 giugno. Navighiamo e balliamo un po’, ma senza troppo fastidi. Si sale, si sale. Sempre di più provo la sensazione di temerarietà dei navigatori antichi. Ai poli il sole sorge e tramonta una volta all’anno. Per sei mesi si alza lentamente per ridiscendere, fornendo una illuminazione costante. Per i restanti sei mesi, il sole rimane nascosto sotto l’orizzonte, immergendo i poli nell’oscurità: è la notte polare.
23 giugno – E’ una domenica indimenticabile: sbarchiamo alle 8 a Longyearbyen, la città più a nord del mondo, 2000 abitati circa (la metà ricercatori e studiosi, l’altra metà dediti al turismo): situata a Spitsbergen, è la capitale delle isole Svalbard, 78esimo parallelo, a 950 chilometri dal Polo Nord. E’ stata fondata e prende il nome da John Munro Longyear, inglese. la cui Compagnia di Carbone Artica ha avviato l’attività di estrazione nel 1906. Baciati dal sole per 24 ore, passeggiamo in uno scenario per noi inusitato, anche un po’ impressionante, carico di suggestioni, visitando il Museo naturalistico e quello delle grandi spedizioni Polari, tra mare e ghiacciai, orsi polari e renne vicinissimi e visitatori frequenti, grandi esploratori e eccellente birra, per una meravigliosa esperienza e una emozione unica. Siamo lì, davvero “in capo al mondo” ! Uno di quei luoghi fantastici del quale un giorno potrai dire: ci sono stato …
Ma l’emozione più grande arriva all’una della notte: a sorpresa, in una situazione assolutamente ideale con il mare calmissimo e una straordinaria visibilità, il comandante Stefano Aiello decide di portarci con la nave all’isola di Pyramiden, nel cuore delle Svalbard, nota per una grande miniera di carbone russa, a tu per tu con il favoloso ghiacciaio di Nordenskjold. Quasi lo accarezziamo con la prua della Preziosa; personalmente provo anche qualche brivido di paura. Per tanti passeggeri resterà il momento-clou della Crociera ai Fiordi.
24 giugno. Lasciata Longyearbyen con il cuore carico di immagini incredibili, si naviga verso sud attraverso le gelide acque polari in direzione Honningsvag.
25 giugno. Qui Capo Nord, tetto d’Europa ! Vi parla un piccolo uomo, estasiato dall’infinita meraviglia della Natura. E anche molto felice di questa straordinaria “conquista”.
E’ un altro di quei giorni che ricorderò per sempre: arriviamo in largo anticipo a Honningsvag, importante stazione di pesca e deliziosa cittadina, dove faccio piacevoli incontri con il mitico San Bernardo “Bamse“, eroico cane della Seconda Guerra Mondiale e con un gigantesco Troll. Ma è soprattutto il punto di partenza per l’escursione a Capo Nord, 71esimo parallelo Nord, luogo leggendario per la mia generazione e non solo, una delle attrazioni turistiche più famose al mondo. Il promontorio comprende una scogliera alta 307 metri, con un grande pianoro in cima. Ci arriviamo in pullmann, in tarda serata, dopo una affascinantissima ascesa nel paesaggio della tundra, senza un filo di vegetazione, tra larghe chiazze di ghiaccio e laghetti di ghiaccio sciolto. Il momento è solenne: letteralmente intabarrato, con il vento sferzante e gelido attorno che spinge vigorosamente, mi faccio fotografare abbracciato alla stele con le coordinate geografiche di NordKapp e con le due dita vittoriose accanto al grande globo simbolo di questo luogo unico e speciale. E’ il gran finale di un giorno fantastico.
26 e 27 giugno. Si naviga a lungo, verso sud. Il mare è agitato, arriva a forza 6, ma sulla grande nave lo sentiamo poco. Le due giornate passano tra conferenze informative sui luoghi della crociera della fantastica novantenne signora Hilda Belgrano, accattivanti mangiate, palestra e idromassaggio, incontri significativi: il più importante è quello con il cordialissimo comandante Aiello e i suoi ufficiali, che ci spiegano molte cose interessanti. Grande spazio per eccellenti spettacoli nel grande teatro, vero cuore della Preziosa, brillantemente promossi e organizzati dal direttore artistico Valerio Agnello.
28 giugno. Ore 7. Attraverso feisbuc, lancio il mio buongiorno dal meraviglioso fiordo norvegese di Geiranger, il Geirangerfyorden, il più bello, famoso e filmato del mondo, Patrimonio dell’Umanità Unesco. È valsa davvero la pena alzarsi stamattina alle 3 e mezzo e beccarsi un bel po’ di freddo per godersi la lunga e affascinantissima navigazione di circa 60 miglia nautiche in questi luoghi magici, di straordinaria bellezza e altrettanto grande pregio naturalistico.
Panorami mozzafiato, tra alti costoni rocciosi pieni di boschi e acque limpidissime e con fantastici riflessi, con il momento-clou del passaggio sotto le “Sette sorelle“, le famosissime 7 cascate a strapiombo a flussi separati una accanto all’altra, la più alta delle quali parte dall’altezza di 250 metri. Uno spettacolo della natura assolutamente unico, al quale ho avuto il privilegio di assistere, che conserverò per sempre negli occhi e nel cuore e che ho la gioia di raccontare nella fotogallery nei miei umili e appassionati scatti.
Foto ricordo mozzafiato a non finire e scorci di luoghi e paesaggi incantevoli, anche del delizioso villaggio di Geiranger e della sua magnifica cascata, nel cuore del fiordo norvegese più famoso. Anche se nessuno scatto, neanche il più professionale, può rendere fino in fondo l’incomparabile bellezza di questo sito tra i più apprezzati nel Patrimonio dell’umanità.
29 giugno. E’ tornata un po’ la notte, segno che stiamo ritornando. Bellissima e piena di spunti d’interesse anche l’ultima tappa del meraviglioso giro dei fiordi. Un po’ di ore di magnifica passeggiata per conoscere la linda Stavanger, quarta città della Norvegia, tra le sue deliziose case bianche, una importante Cattedrale del 1125, un fiorente centro pieno di accattivanti negozi … dai prezzi quasi inaccessibili, le sedie dei bar con tanto di pellicce predisposte per il freddo, pomodorini locali dagli strani colori, il museo del petrolio a testimonianza del gran numero di compagnie petrolifere commerciali ospitate nella città e tanta umanità che incarna l’anima di questo Paese, che dedica molta attenzione a ecologia e rispetto dell’ambiente, alle energie alternative, alle iniziative a misura di bambino.
30 giugno. Domenica, ultimo giorno di navigazione. Già assalito da nostalgia e ricordi di giorni e luoghi speciali.
1 luglio, lunedì, ultimo giorno. Approdo finale, con un pizzico di tristezza, di nuovo ad Amburgo. Lasciamo la Msc Preziosa, casa bella, accogliente, divertente per due settimane. C’è il tempo di un bel giro in autobus, tra l’infinito porto e il quartiere a luci rosse di San Pauli, la grande chiesa di San Michele e la magnifica Rathaus (il municipio) con la sua piazza, un ottimo “assaggio”di questa importantissima città tedesca sull’Elba, prima di ripartire per l’Italia.
Come tutte le cose più belle, finisce anche questa. Bellissima e realmente Preziosa per tutto quello che ci ha lasciato nel cuore e nella mente. Spero di essere riuscito, con queste righe, a trasmetterne qualcuna …
Con il titolo: sul ponte della Preziosa, a tu per tu con il grande ghiacciaio Nordenskjold a Pyramiden, Isole Svalbard, poco sotto il Polo Nord. Uno dei momenti più emozionanti della Crociera
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