di Antonella De Francesco
C’è la legge degli uomini e poi c’è la legge del mare: inconciliabili? C’è la guerra, i nemici e poi ci sono gli uomini da ambo le parti, puoi distinguerli ? C’è il comandante e ci sono i sottoposti, ci sono ordini e regole ma prima di tutto c’è il rispetto, sei d’accordo? Se avete voglia di trovare risposte  su tutte queste domande di grande attualità, visto il tragico momento storico che stiamo vivendo, non perdetevi Comandante, di Eduardo De Angelis, sceneggiatura a quattro mani con Sandro Veronesi.
Il film narra la storia di Salvatore Todaro, magistralmente interpretato da Pierfrancesco Favino, che nel 1940 al comando del sommergibile Cappellini prima affondò il mercantile belga Kabalo e poi ne salvò i superstiti, mettendo a repentaglio la vita del suo stesso equipaggio, restando per più giorni in superficie, per condurli ad un porto sicuro .
Ci sono in atto diverse polemiche sul tema e sulla necessità di portare alla ribalta un “eroe” fascista che in realtà si distinse per le vittorie durante la guerra a fianco dei tedeschi, ma io ci ho visto più l’urgenza di rilanciare il messaggio che in mare ci si salva. Ci ho visto più l’esaltazione dei valori della solidarietà e della multietnicità e l’arricchimento che ne deriva.
Il sommergibile, come una madre, accoglie e consola tutti, ne custodisce sogni e paure, dal sud al nord d’Italia: chi prega, chi bestemmia, chi cucina, chi suona, tutti condividono, più che la passione per la guerra, il desiderio di restare vivi e di tornare a casa. Quei giovani militari che voltano le spalle alle fidanzate emaciate sulla banchina, mai sposate e già vedove, mi sembrano più che “pronti alla morte perché l’Italia chiamò”, sconfortati e costretti dal dovere alla guerra. La fierezza deve fare i conti con la paura e questa va ascoltata in noi stessi e negli altri, anche nei nostri nemici.
Poesia nelle immagini, alcune indimenticabili, di chi soccorre e chi inaspettatamente viene salvato, di chi muore inghiottito dal mare e chi resta sempre più sconfortato, di chi comanda ma resta umano ed è anche capace anche di ascoltare. Da vedere

Antonella De Francesco

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