di Gaetano Perricone
Avete ancora due giorni per vederlo al cinema. E’ “Handy. La rivolta delle mani siciliane“, il piccolo capolavoro del trentaquattrenne. siracusano Vincenzo Cosentino, in anteprima nazionale fino al prossimo mercoledì 26 aprile. Regista totalmente indipendente, film totalmente autoprodotto, che sta riempiendo le due sale siciliane di Catania (Cinestar I Portali, San Giovanni La Punta) e Messina (Iris) che lo proiettano.
Io l’ho visto e mi ha entusiasmato, ma anche fatto vibrare le corde del cuore. E’ geniale, profondo, appassionante, romantico, divertente. Una storia originalissima e intensa, ricca di grandi metafore. Il tema principale è la ribellione: Handy, la mano destra del mediocre scrittore mancino Martini, stufa di non essere mai usata, decide di staccarsi dal corpo dello scrittore e fuggire, per dimostrare a se stessa e al mondo di essere la migliore scrittrice siciliana di sempre. Handy ispirerà la rivolta di tutte le mani siciliane che, stanche di non essere adeguatamente valorizzate, scapperanno dagli italiani creando una vera e propria rivolta: Umani contro Mani. Non vi dico altro, la conclusione è davvero interessante …
Poi c’è il tenero, delizioso amore tra Handy e Manicure … e le loro dita e il loro romantico viaggio intorno al mondo, in luoghi fantastici. “Abbiamo provato a dimostrare come una mano possa recitare ed emozionare, comportandosi come un essere umano pur essendo soltanto … una mano”, ci ha spiegato il bravissimo Vincenzo Cosentino. E ci è riuscito benissimo, la storia d’amore tra Handy e Manicure è più che umana.
C’è tanto altro: quella che sembra una specialissima animazione, in realtà i perfetti movimenti … delle mani protagoniste; le divertenti trovate e i virtuosismi di Handy che lo rendono un film godibile anche per i bambini, nonostante la profondità della storia; la fascinosa, carismatica presenza del grande Franco Nero, conquistato a tal punto dalla qualità del film e dalla personalità del regista da decidere, sapendo delle difficoltà economiche, di recitare gratuitamente per aiutarlo.
Non aggiungo altro, se non le bellissime, toccanti parole di Vincenzo Cosentino, riportate sulla cartolina distribuita all’inizio del film, prima di entrare in sala. Un messaggio davvero speciale: “Grazie per essere venuto al cinema ! Questo film per me ha rappresentato la mia vita per tanti anni, 4 per farlo, 2 anni di festival e 1 anno di raccolta fondi per portarlo al cinema. Ma tu sei qui e la tua presenza ripaga anni di sacrifici … e chissà quanti ne hai fatti anche tu ! … Eppure sei qui, ce l’hai fatta, sino ad oggi ce l’hai fatta ! E ce la farai. Handy rappresenta proprio questo per me, ovvero che se Handy può farcela … se una piccola mano può arrivare sino in cima al Gran Canyon, allora tutti possiamo farcela … Questo era nato come un film. Ora è più di un film, anche grazie a chi lo ha sposato (i cinema aderenti). Rispettatelo, rispettatevi … e combattete per ciò in cui credete, anche quando sarete i soli a crederci. Perché prima o poi troverete sempre qualcuno pronto a darvi una mano“.
Questo è Vincenzo, personaggio estremamente interessante, quanto mai coraggioso e deciso, coinvolgente. Qui sopra vedete la foto ricordo che ho voluto fare con il regista dopo avere visto il film, con l’auspicio di poterla rispolverare con orgoglio fra qualche anno di fronte a una sua luminosa carriera, piena delle soddisfazioni che merita.
Andate a vedere “Handy”, una storia bellissima e piena di sorprese, che vi appassionerà e vi commuoverà. Intanto guardatevi il delizioso trailer.
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