di Gaetano Perricone
Ecco per voi un’altra bellissima storia d’amore e innamoramento per l’Etna di uomini e donne d’altri Paesi e altre culture.
Protagonisti sono due compagni di vita con un’affinità speciale che si chiama musica. Lei, molto bella e aggraziata, si chiama Lara Venghaus ed è un eccellente soprano lirico. Lui è direttore d’orchestra e pianista di prim’ordine e si chiama Michael Hoyer. Sono tedeschi e vengono da Bielefeld, una città della Germania poco conosciuta di 300.000 abitanti, vicina ad Hannover, una delle città tedesche più vivaci intellettualmente, che ho avuto il piacere di conoscere. Sono belli e ricchi di fascino, nella loro semplicità autentica, Lara e Michael. Sono anche molto colti, persone di grande spessore. E, nota insolita per dei tedeschi soprattutto al primo impatto, sono decisamente simpatici e con un bellissimo sorriso.
Michael ci racconta: “I miei parenti visitarono la Sicilia una ventina d’anni fa e mi entusiasmarono con le loro descrizioni. Così, dopo anni in cui ci siamo limitati a restare dalle nostre parti, nel 2013 decidemmo con Lara di venire in Sicilia. Cercammo un luogo dove stare bene, tranquilli, in uno dei luoghi più belli di questa vostra meravigliosa terra e ci ritrovammo in una deliziosa casa vacanza a Nicolosi, ai piedi dell’Etna, proprio nell’anno in cui la Montagna fu iscritta nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Siamo stati talmente bene, in questi posti e in mezzo a questa gente, che da allora siamo ritornati ogni estate. Ho conosciuto le vette delle Alpi, con le loro altissime, ripide pareti – continua Michael – Qui sull’Etna, quando ritorni dopo un po’ di tempo, trovi tutto diverso. E’ il grande fascino del cambiamento, della Terra che muta e si modifica”.
Mi piace sottolineare che la casa vacanza che ha ospitato le due “anime gemelle” tedesche, come sono stati definiti Lara e Michael, è di una cara amica e grande ex collega, Agata Puglisi, perno dello staff del Parco dell’Etna che ha lavorato con successo per il riconoscimento Unesco. Agata ha instaurato da allora un rapporto di amicizia assolutamente speciale con i due artisti.
Aggiunge Lara: “Quello che ci ha profondamente colpiti è l’affascinante contraddizione tra la millenaria, immutabile e straordinaria storia e cultura della Sicilia e il cambiamento continuo della Natura e della Terra, di cui l’Etna è simbolo universale. Di fronte a tutto ciò, l’uomo è infinitamente piccolo”.
E’ bello sentire le parole intense e appassionate di questi due personaggi molto interessanti, con un patrimonio culturale più che mai significativo, al cospetto della Grande Bellezza dell’Etna, dalla quale sono stati totalmente conquistati. “Siamo stati sul Cratere Centrale del Vulcano già nel 2013 ed è stata una esperienza fantastica, che ci ha molto emozionati. Ci siamo tornati ancora, a passeggiare nella zona sommitale, negli anni successivi, sempre entusiasti di questo bellissimo pezzetto di mondo. Noi pensiamo che qui sull’Etna sia questo il turismo più giusto, escursioni a contatto con una natura straordinaria. Pensiamo che la gente venga con questo spirito”, sottolineano Lara e Michael, quasi a volere suggerire qual è il modo migliore per visitare la Muntagna Patrimonio dell’Umanità.
Il rapporto tra i due artisti e l’Etna, come avrete capito, dal 2013 non si è mai più interrotto. Sono tornati ogni anno, d’estate, con grande entusiasmo e sono stati protagonisti di splendidi, apprezzatissimi concerti per pianoforte e voce a Nicolosi, “accolti in modo speciale da gente che si è tanto affezionata a noi e che ormai ci riconosce per strada”, tengono a dire. Il primo concerto, nel 2014, è stato proprio un omaggio al Vulcano entrato nella World Heritage List.
Sono tornati e torneranno ancora, i nostri amici tedeschi, testimoni viventi con questo loro innamoramento davvero speciale di quell'”eccezionale valore universale” che l’Unesco ha riconosciuto all’Etna, fatto di Natura Unica e Speciale, ma anche di cultura e di musica, di magnifica musica, che supera ogni muro e unisce popoli e sensibilità diverse. “La musica ha un ruolo molto importante per vivere insieme e meglio nella nostra Europa – dice Lara – Ogni Paese, l’Italia, la Germania, altri, hanno valori e tradizioni musicali diverse e straordinarie, con forti legami con i luoghi d’origine. Io, ad esempio, sono una grandissima estimatrice di Giuseppe Verdi, del suo valore assoluto nella storia della lirica e amo molto interpretarlo. L’incontro costante e la comunicazione tra queste culture diverse, lo scambio fra esperienze e storie differenti, credo siano fondamentali come elemento di aggregazione e di pace”.
Per finire, qualche breve nota biografica. Il giovane soprano Lara Venghaus nacque in una famiglia con solo pochi rapporti alla musica classica. L’artista tedesca appare come una ragazza magra e graziosa, ma è dotata di una voce possente con caratteristiche insolite e gli acuti incredibili. Ha un vastissimo repertorio, che è concentrato sull’opera lirica di Giuseppe Verdi ma che include anche le parti di soprano lirico-spinto di Beethoven, Weber e Puccini. Essendo entusiasmata dalla vita e dalla cultura italiana, una notevole parte delle sue attività si svolge in questo suo Paese prediletto.
Michael Hoyer è direttore d´orchestra e ha studiato al conservatorio di Wuerzburg, Franconia, con un allora discepolo di Richard Strauss. Al di là di questa formazione, ha portato avanti uno studio universitario di musicologia, filosofia e linguistica e si è laureato col voto “summa cum laude” con un trattato riguardando il potenziale semantico della musica. A partire da 1980 è direttore dell´orchestra universitaria di Bielefeld e del complesso da camera Polifonia Ensemble, fondato da lui stesso. È anche autore di alcuni racconti e di una serie di composizioni per canto e pianoforte o orchestra.
Ed ecco, dal Concerto per pianoforte e voce di Michael Hoyer e Lara Venghaus, nell’ambito del programma “Summer time 2017″ del Comune di Nicolosi, Elvira, Giuseppe Verdi da Ernani , Aria di Elvira”Ernani, involami”, con la stupenda voce di Lara
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